Il brano in anteprima assoluta a Sky tg24 il giorno 12 gennaio e fuori il 14 in radio e negli store. Davide Melis è il vincitore del premio Lucio Battisti per la canzone d’autore di Molteno ed autore di altri originali brani legati a temi di attualità o del sociale (“La Terra della Pace”, “La Crisi” e “Generazione Covid”).
L’eclettico cantautore Davide Melis ci porta nel “girone infernale” di multe e sanzioni. Protagonista del videoclip l’uomo comune, un “looser” sommerso da multe e sanzioni, tasse e ingiunzioni di pagamento, buste e cartelle esattoriali; aprendole una dopo l’altra entra in una specie di trance e immagina di trasformarsi in una sorta di Joker, fino ad impugnare una mazza da baseball per farsi giustizia da solo.Un brano con un sound fresco, caratterizzato da riff di synth e tastiere, grazie all’arrangiamento di Edoardo Bruni. Ne abbiamo parlato con Davide Melis.
Come nasce Molte Multe?
“Molte multe” è un brano che ho scritto per esprimere il mio disagio per un sistema che non condivido; il fastidio e l’impotenza di fronte alla perdita di “buon senso” e al sempre più frequente utilizzo di multe e sanzioni, non tanto al fine di favorire il rispetto delle norme, quanto per far tornare i bilanci delle amministrazioni nel tentativo costante di spremere dai portafogli della gente più soldi possibile, eludendo il principio della proporzionalità.
Purtroppo l’utilizzo di evoluti sistemi informatici, banche dati, tracciamento, telecamere, geolocalizzazione, etc.., permette di sanzionare con una grande facilità; ma nel contempo rende difficile opporsi ad eventuali “abusi” o errori… Così si crea una grande disparità di trattamento tra chi può permettersi di pagare e chi si ritrova sommerso da cartelle che lievitano nel tempo. Chiaramente alla fine io canto solo una canzone, al limite tra ironia, satira, protesta e disperazione… (e con un pizzico acido di provocazione?).
Da questa idea poi si sviluppa anche il concept del video; Raffaele Abbinante (assieme a me e al videomaker Paolo Meroni), visto che spesso ho postato alcune mie fotografie truccato da joker, e dopo aver visto l’eccezionale interpretazione di Joaquin Phoenix nell’omonimo film, ha avuto l’intuizione di creare una specie di cortometraggio per raccontare di “un uomo comune” che a causa di una situazione percepita come profondamente ingiusta, nell’incapacità di reagire, si trasforma nella sua parte folle o distruttiva perché non vede altra via d’uscita da questo tunnel che, invece che nero, abbiamo immaginato…VERDE, come il colore della rabbia e come il verde di chi è al verde. La reazione non può che tradursi in un impeto di ribellione, tra le lacrime di disperazione e le folli risate di chi non può fare altro che prendersi gioco della situazione, purtroppo piuttosto comune a molti (forse troppi).
Ti occupi spesso di temi sociali, vogliamo ricordare il tuo precedente singolo “Generazione Covid”?
“Generazione Covid” è un “racconto ironico” su fatti, purtroppo, estremamente seri. La pandemia, il lockdown, i contagi, la paura, l’isolamento e la nostra “umana fragilità”… Abitudini spesso stravolte come poche altre volte nella storia della civiltà. Ma noi siamo ancora qua…In piedi e a testa alta a lottare tutti i giorni in questa vita che, spesso, è “vita solo a metà”.
Sei stato vincitore del premio Lucio Battisti per la canzone d’autore di Molteno; raccontaci questa emozione.
Anche se ormai sono passati diversi anni sono molto orgoglioso di questo riconoscimento perché mi ha fatto capire che avevo le qualità necessarie per poter scrivere canzoni… Non mi ha dato fama o visibilità (se non per un breve periodo) ma certamente quella convinzione nelle mie capacità di espressione che servono per scrivere canzoni… E scrivere canzoni per me è vitale; è la mia valvola di sfogo, la mia poesia, la mia autoanalisi, la mia follia, la mia fotosintesi e la mia energia.
Cosa bolle in pentola, Davide Melis?
La vita ormai va così veloce che ho imparato a fare progetti solo a breve scadenza; quindi per ora penso alla pubblicazione dei prossimi singoli e del mio secondo album da solista dal titolo “Secondo Me(lis)” che mi auguro uscirà entro l’anno prossimo e che possa soprattutto emozionare e far riflettere chi mi ascolta…
Qui il sito web di Davide Melis.