3. ‘Shine On You Crazy Diamond, Pts. 1-5’ – Pink Floyd (13,29)
E’ un brano musicale scritto da David Gilmour, Roger Waters e Richard Wright nel 1974. La canzone è uno struggente omaggio all’ex componente della band Syd Barrett, che aveva lasciato il gruppo nel 1968. Fu eseguita per la prima volta durante il tour francese del 1974, e l’anno successivo fu inserita nel concept album Wish You Were Here del 1975. Con una durata complessiva di 26 minuti, si tratta della canzone più lunga composta dai Pink Floyd.
4. ‘Sister Ray’ – The Velvet Underground (17,29)
Sister Ray è una canzone del 1968, inserita nell’album White Light/White Heat. Il critico musicale Lester Bangs la paragonò a opere come Free Jazz di Ornette Coleman o The Black Saint and the Sinner Lady di Charles Mingus. La canzone si distingue per la lunga durata (più di 17 minuti) e per il missaggio confuso ma potente. Gli strumenti sono quasi fusi in un’unica massa rovente di suoni e stridii. La canzone si regge su 3 accordi di base per tutta la sua durata, sulla quale vengono effettuate improvvisazioni, rallentamenti ed accelerazioni.
La composizione non viene apprezzata mentre in seguito diventa un classico del rock più estremo, uno dei più primi esempi di punk, heavy metal e noise. A questo proposito Lou Reed disse:
Allora stavamo già facendo dell’heavy metal. Voglio dire, se Sister Ray non è un esempio di heavy metal, non lo è nessun’altra canzone. Nessuno aveva mai sperimentato quello che noi facemmo nel secondo album, quando usammo elettronica pura.”
Il brano è basato su alcune delle tematiche ricorrenti di Lou Reed: l’abuso di droghe, la violenza, l’omosessualità e il travestitismo. Il testo del brano è una sorta di omaggio alle atmosfere descritte dallo scrittore Hubert Selby nel romanzo Ultima fermata Brooklyn.
Mi piace pensare a Sister Ray come ad un travestito spacciatore di eroina.
Un gruppo di drag queen si portano a casa dei marinai,
si bucano e nel mezzo dell’orgia irrompe la polizia