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Ray Davies: ecco la canzone preferita del frontman dei Kinks

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Nel 1964, in mezzo all’esplosione di band come Beatles, Hollies, Rolling Stones e Zombies (solo per citarne alcune), fa il suo esordio anche una band originaria di Muswell Hill, distretto di Londra situato a nord: The Kinks.

Il nome che li renderà riconoscibili non nasce subito

Una volta raggiunta una formazione più o meno stabile, scelgono di chiamarsi Boll (o Bo) Weevils. Con questo nome pubblicano due demo “I Believed You” e “I’m A Hog For You Baby” (è il 1963). Cambiano in The Ravens, ma nemmeno stavolta il nuovo nome è un preludio all’inizio del tanto agognato successo, dato che non riescono a trovare una compagnia disponibile a far firmare loro un contratto discografico, nonostante i provini fatti.

La svolta arriva all’inizio del 1964

Quando il loro nuovo batterista – dopo la dipartita di Micky Willet – diviene Mick Avory (sarà l’inizio di un rapporto destinato a durare, pur con fasi alterne, sino al 1984) e la band – che nel frattempo ha acquisito una formazione stabile composta da Ray e Dave Davies, Pete Quaife e lo stesso Avory – firma per la Pye Records, scegliendo oltretutto il nome definitivo che la renderà inconfondibile: The Kinks.

La sua canzone preferita

Tra tutte le canzoni nel suo repertorio (sia come solista che nei Kinks), Ray Davies sembra preferire “Come Dancing“, contenuta nel disco “State Of Confusion” del 1983, ispirata dal ricordo di di sua sorella maggiore (Rene), morta di infarto mentre ballava in una sala da ballo. Il testo, cantato dalla prospettiva di un “ragazzo barrow dell’East End”, parla, appunto, della sorella del ragazzo che va ad un appuntamento in una sala da ballo.

Il tema dell’album stato in parte ispirato dall’altra sorella Rose a cui era stata in precedenza dedicata la canzone dei Kinks Rosie Won’t You Please Come Home), ed era emigrata in Australia dopo la guerra. Nel corso di una dozzina di canzoni meravigliosamente evocative, l’album si impreziosisce di una cronaca intima e familiare con osservazioni satiriche e spesso commoventi sul cambiamento dei costumi della vita pubblica inglese, in risposta al fortunato declino dell’impero britannico.

Il ricordo di “Come Dancing” e della sorella Rene

Rene è morta ballando in una sala da ballo a Londra tra le braccia di uno sconosciuto. Era sposata e viveva in Canada dal Canada ed è stat per me una grande fonte di ispirazione. E’ stata lei a regalarmi la mia prima chitarra che è stato, purtroppo, un regalo d’addio.”

La canzone vanta anche un ritmo di batteria davvero imponente di Mick Avory

Mantieni Mick Avory nervoso e otterrai grandi prestazioni da lui. È fautore di alcune delle grandi parti di batteria della nostra discografia. Il suo rullo di tamburi in “Come Dancing“, … è totalmente in ritardo. È totalmente non pianificato, ed è quello che era così magico quando stavamo suonando.”

La melodia è stata una sorta di trionfo per Davies, che la considerava una delle sue preferite

Nell’affermare che la melodia della canzone sia magica, Davies dipinge il ritratto di un’Inghilterra che presto sarà spazzata via dalla marea del tempo e della memoria. La melodia fornisce agli ascoltatori un mosaico per entrare e uscire dal mondo della musica,merito del cantautore. La melodia aiuta a canalizzare il sapore della memoria per far scatenare la band e per farla ruggire. Le chitarre esplodono nel mezzo del brano e il finale esplode con la ferocia di un colosso muscoloso. Davies suona un ritornello e un’appassionata parte vocale.

All’interno dei perimetri del rock, la melodia (in genere) aveva un sapore più nostalgico ed è per questa ragione che essa rimbalza di continuo creando la sensazione che la nostalgia non è sempre la risposta più adatta a catturare determinazione e risoluzione. È stata la sfortunata sorella di Davies, infatti, a ispirare il brano e il risultato finale è un pezzo bellissimo.

— Onda Musicale

Tags: Dave Davies/The Rolling Stones/The Beatles/The Kinks/The Zombies
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