A due anni e mezzo dalla dichiarazione con cui Gene Simmons fece molto discutere, il celebre cantante e bassista dei KISS è tornato a ribadire che secondo lui il rock è morto. Ecco quanto ha affermato in una intervista rilasciata alla radio americana WWL.
“Il rock è morto. E’ per via di internet e Napster e tutta la roba di quel tipo. Ogni volta che scarichi e usi il filesharing, rendi impossibile a una nuova band il suonare a tempo pieno. Attualmente in giro c’è lo stesso talento che c’era quando noi iniziammo ma le nuove band sono costrette a vivere nelle taverne delle loro madri, perchè non possono fare questo come lavoro, perchè la gente scarica e fa filesharing. Fanno quello che vogliono e noi lo abbiamo permesso, perchè non abbiamo denunciato e ridotto nessuno in mutande per averlo fatto. E’ colpa di tutti, colpa delle etichette. Fai questa prova: dal 1958 al 1988 sono trent’anni, giusto? Durante quel periodo con le case discografiche… le grandi e cattive corporazioni chiamate case discografiche… ebbene senza di esse non ci sarebbero stati Elvis, THE BEATLES, THE ROLLING STONES, Jimi Hendrix… sai, giusto quel migliaio di grandi band. C’è stata Madonna, Prince, U2, AC/DC, noi forse e qualcun altro. Anche nel pop c’era Michael Jackson, i JACKSON 5… è un elenco infinito. Dal 1988 ad oggi chi sono i nuovi BEATLES? Dimmi cinque band in grado di reggere il confronto con THE ROLLING STONES, THE BEATLES, Elvis, Jimi Hendrix e via dicendo”. (fonte Metalitalia.com)
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