Paul McCartney scrive canzoni da quando era un adolescente e vive con i proventi della sua musica da più di 60 anni. Non è un caso se – secondo Forbes – è il musicista più ricco al mondo.
Paul McCartney e John Lennon: un binomio perfetto nei Beatles
Paul e John sono gli autori della maggior parte dei brani dei Beatles, eccezion fatta per qualche (rara) concessione a George Harrison il quale, dopo essersi liberato da questa sudditanza, ha creato diverse canzoni meravigliose, prima nei Beatles e successivamente come solista. D’altronde, sia Lennon che McCartney, dopo lo scioglimento dei Beatles hanno dato vita ad una carriera solista straordinaria. Purtroppo, quella di Lennon è stata stroncata dal folle gesto di un assassino l’8 dicembre del 1980 a New York.
Anche Paul McCartney, prima con i Wings e dopo come solista, ha realizzato un capolavoro dopo l’altro. Infatti, nell’era post Beatles, ha totalizzato ben 30 album in studio (di cui 7 con i Wings) e 10 album live (uno con i Wings).
La sua collaborazione con Michael Jackson
“Macca” ha fatto diverse e prestigiose collaborazioni durante la sua carriera, fra le quali quella con Stevie Wonder (con cui ha realizzato “Ebony and Ivory“), con Elvis Costello (nel 1989), con Kanye West (nel 2015) e con alcuni ex membri dei Nirvana. E anche con Michael Jackson che, pare, abbia espressamente chiesto di lavorare con lui. Fra i due nasce anche un’autentica amicizia, confermata in più di una circostanza da entrambi. La collaborazione con il Re del Pop gli è valsa una delle sue 81 nomination ai Grammy.

“Ciao sono Michael, Michael Jackson… “
Come scritto sopra Paul non ha mai esitato a lavorare con altri musicisti. Le sessioni – relativamente brevi – con Michael Jackson hanno portato alla realizzazione di tre canzoni. “The Girl Is Mine“, nominato ai Grammy, è stato il primo singolo di Thriller, mentre “Say Say Say” e “The Man” sono inserite entrambe nel disco di Paul “Pipes of Peace” (1982).
Le parole di Paul McCartney a David Letterman:
“Ero a casa e il mio telefono ha squillato e ho sentito una vocina. Trattandosi di un numero che non conoscevo ho detto: ‘Chi parla? Chi è al telefono?’ La vocina mi ha riposto ‘Sono Michael’. Io ho risposto ‘Michael chi?’ perche era un pò troppo generica come risposta. Lui ha detto ‘Sono Michael Jackson’ e poi ha aggiunto ‘Vuoi fare qualche hit di successo insieme a me?’ Così ho risposto : ‘Sì, certo!’. Ed è quello che abbiamo fatto, ed è stato davvero bello. Successivamente è venuto a casa mia e ha conosciuto la mia famiglia e il luogo dove vivevo … È stato molto bello. Ci siamo divertiti molto e abbiamo fatto un paio di dischi insieme e anche un video e siamo diventati davvero buoni amici.”
Lo stupore di Paul McCartey quando risponde al telefono
Sembra impossibile, ma Paul era completamente all’oscuro del fatto che il Re del Pop volesse lavorare con lui. Infatti, è piuttosto sorprendente che il team di gestione di Macca non lo abbia avvisato della telefonata di Michael Jackson. Appare quindi probabile che jacko si sia procurato il numero in maniera autonona, magari chiedenedolo a qualche amico in comune. E’ tuttavia più che comprensibile lo stupore (e anche lo scetticismo) di McCartney all’inattesa telefonata sul telefono di casa. Se Jackson in qualche modo ha rintracciato il numero di Paul senza passare attraverso un agente o un manager, è una cosa piuttosto strana. E inconsueta. Di conseguenza, Paul aveva tutto il diritto di mettersi un po’ sulla difensiva.
La fine della loro amicizia
Paul ha detto a Letterman che una volta Jackson gli ha chiesto un consiglio d’affari, per cui Macca gli ha consigliato di entrare nell’editoria musicale. Infatti, il Re del Pop ha fatto esattamente quello consigliatogli da Macca, solo che ha comperato i diritti di pubblicazione della musica dei Beatles, che Paul considerava una mossa poco opportuna (per non dire scorretta). Non solo Jackson ha acquistato i diritti sul catalogo dei Beatles (circa 47,5 milioni di dollari), ma si è anche rifiutato di dare a Paul e al resto dei Fab Four una quota maggiore dei profitti derivanti dai brani che hanno scritto negli anni ’60. La mossa di Jackson – acquistare le canzoni dei Beatles e non dare loro un profitto maggiore – ha deluso fortemente Paul, e i due non hanno mai più lavorato insieme.
Il commento al riguardo di Jackson
Michael Jackson ha descritto la vicenda nel suo libro Moonwalk, dove ha specificato di non avere fatto alcuna scorrettezza. Paul McCartney provò ad (ri)acquistare i diritti, insieme con Yoko Ono, ma non vi riuscì a causa del prezzo troppo alto. In più di una circostanza Paul McCartney ha mostrato di essersi sentito tradito da questa mossa, in quanto (credeva lui) erano amici, ma la risposta di Jacko è stata caustica: “sono solo affari“.
”Non abbiamo più affrontato il discorso e ho sperato che avremmo potuto sorvolare la cosa. Rimane un uomo meraviglioso, incredibilmente talentuoso e ci manca”
Paul McCartney