Gian Maria Bragantini è un produttore ed artista italiano che sta conquistando la scena musicale nazionale ed internazionale attraverso il suo potente mixing di alta qualità, cercando costantemente sonorità innovative.
Lo abbiamo contattato per questa interessante intervista.
Da qualche giorno è uscito il tuo nuovo singolo dal titolo “Feel The Beat”. Raccontaci cosa rappresenta per te questo lavoro
“Il mio lavoro rappresenta in tutto e per tutto la mia vita professionale a cui dedico gran parte di tutte le mie giornate. Con Feel The Beat ho voluto rappresentare sonorità raffinate ed allo stesso tempo potenti, dando un’impronta diversa dai soliti dischi, volevo differenziarmi, voglio essere unico nel mio genere con un disco inedito; infatti il disco parte già con un groove d’impatto per poi sprigionare la sua potenza all’arrivo della cassa con il basso. L’elemento principale è lo strumento a corda che ho utilizzato durante la stesura che cresce lentamente per arrivare all’apice della sua sonorità; poi d’improvviso si ferma e ripartono cassa, basso, voce, parole e lentamente cresce di nuovo lo strumento a corda. Con le parole voglio esprimere la voglia di portarvi nel mondo della musica e di farvi ballare. Ci sono 2 intercalari diversi, uno più potente dell’altro. Uno in stile africano, l’altro per differenziare e dare potenza al brano e renderlo unico. Rappresenta il disco riempi pista, quello da mettere quando le persone presenti sono già pronte per ballare alla grande. Personalmente voglio che non ci sia nulla al caso, lavorando come DJ e come produttore cerco sempre di affinare l’orecchio e sono costantemente alla ricerca di sonorità innovative nell’ambito Tech House e non solo. Amo precisione, correttezza, ambizione e cultura musicale, con i collaboratori cerco di fare le giuste scelte sotto il profilo personale e professionale. Posso dire di essere sulla strada giusta e non è il momento di sbagliare, anzi.“
Quando nasce in te la passione per la musica e quali sono stati gli artisti ai quali ti sei ispirato?
“Ho cominciato già a 7/8 anni ad ascoltare musica e a ricevere lezioni di pianoforte; a 13 compravo con mia mamma i primi dischi e li ascoltavo con i giradischi technics sp 15, amplificatori mc intosh valvolari e diffusori Bose. Successivamente si è passati ai compact disc per arrivare ai giorni nostri con l’utilizzo dei file che amo anche’essi, se hanno una eccellente qualità. Mi sono ispirato a diversi artisti degli anno 70 come KC & Sunschine Band – Le Chic – Donna Summer – Kool and The Gang – Bee Gees – Depeche mode – Gloria Gaynor – Cerrone – The Trammps – Sister Sledge – Molella – Eiffel 65 – Prezioso – Snap! – Corona e molti altri.”
Cosa ne pensi della situazione della musica dal vivo?
“Anche se la musica dal vivo sappiamo essere tutto un’altro mondo, amo anche quella. Il primo concerto che ho visto sono stati i Pink Floyd in Arena a Verona e poi è stato un susseguirsi di concerti: da Vasco Rossi ai Dire Straits a Jovanotti, per citarne alcuni.”
Tra pochi giorni inizierà il festival di Sanremo e, con esso, le immancabili polemiche. In genere tu lo segui? Lo farai anche quest’anno?
“Si seguo sempre il festival di Sanremo e anche questa settantatreesima edizione sarà così. Le polemiche non mancheranno anche quest’anno, ma non fanno parte del mio interesse. Mi concentro di più su quale sarà la canzone che andrà di più nell’anno in corso o quella che si può remixare al di la del risultato che per l’artista sappiamo essere importantissimo.“
Ascoltando il tuo nuovo brano e guardando l’ottimo videoclip che lo accompagna ci chiediamo quanto lavoro ci sia dietro una produzione musicale come questa.
“Se vuoi lavorare bene con qualità e che piaccia al pubblico, dietro alla mia produzione c’e’ veramente tanto, tanto lavoro partendo dall’idea alla stesura a mix e Mastering che sono solito fare – anche’essi – curando al massimo la qualità dei video, la promozione, la presentazione, insomma un sacco di energie. Ma la voglia e l’innata passione non ti fanno mai sentire stanco, anzi – finito uno brano – penso già ad un altro.”
Durante le tue serate cerchi sempre di instaurare un rapporto con il tuo pubblico. Cosa rappresenta per te la gente presente alle tue serate?
“Durante le mie serate cerco fin da subito la connessione con il pubblico perché voglio che stia bene e che balli e fin che non li faccio ballare non mollo. La gente può seguirmi su Facebook, Instagram, Spotify, TikTok, Twitter, Apple Music, Beatport e Traxsource.”
Che progetti hai per il futuro?
“Per il futuro prossimo – penso a marzo – uscirà un nuovo disco, un progetto importantissimo di cui non vi posso svelare ancora niente. L’ unica cosa che vi posso dire è che il disco è già pronto ed è una hit tech house.”