La leggendaria storia degli Yardbirds ha messo in evidenza tre fra i più grandi chitarristi mai esistiti.
Come molti dei loro coetanei britannici, gli Yardbirds hanno iniziato come gruppo di puro blues, eseguendo cover di canzoni di musicisti americani, che loro adoravano. Ma al loro interno avevano un’arma davvero speciale, un’arma che non tutte le band potevano permettersi: un trio di grandi chitarristi. A cominciare da Eric Clapton, che ben presto si stufò e se ne andò. E che venne sostituito da Jeff Beck, che, a sua volta, venne prima affiancato e poi sostituito da Jimmy Page. Dopo un album con la band, Jimmy Page ha “ristrutturato” la band con un nuovo cantante, un nuovo bassista e un nuovo batterista e – inizialmente – la ha chiamata New Yardbirds, prima di scegliere il nome definitivo: Led Zeppelin.
Jimmy Page ha assunto il ruolo di chitarra degli Yardbirds nel loro ultimo album (“Little Games“), un viaggio psych-rock occasionalmente sfocato che allontana ulteriormente la band dalle sue radici blues. Nonostante ciò, il disco include la strumentale “White Summer” (che Page avrebbe poi incorporato nei concerti dei Led Zeppelin) e la dinamica title track, che presenta il futuro compagno di band di Page, John Paul Jones, al violoncello.
Il nostro elenco delle 10 migliori canzoni degli Yardbirds enfatizza la parte musicale, non quella storica. Tutti e tre i chitarristi sono rppresentati nel nostro elenco (ovviamente).
Ecco le 10 canzoni che abbiamo scelto
“For Your Love” – Il primo singolo della band, rilasciato nel 1965, è un esempio perfetto del loro suono innovativo che univa elementi di blues e rock psichedelico. Non piaceva a Eric Clapton che pare detestasse suonarla.
“Heart Full of Soul” – Un altro grande successo del 1965, appartenente all’era post Clapton. Questa canzone presenta l’uso di un sitar, uno strumento raro nella musica rock di quel periodo, utilizzato dal neo arrivato Jeff Beck.
“Shapes of Things” – Un brano del 1966 che rappresenta perfettamente la transizione degli Yardbirds verso un suono più psichedelico, sperimentale e orientale. Contiene uno dei primissimi assoli di chitarra psichedelica ed è considerata da molti la prima canzone psychedelic rock. Nel 1968 venne inserita – rielaborata – nel disco Truth di Jeff Beck.
“Over Under Sideways Down” – Questa canzone del 1966 è un esempio delle innovazioni sonore degli Yardbirds. Accredditata a tutti i componenti della band, combina elementi rock blues e rock psichedelico.
“Happenings Ten Years Time Ago” – Una canzone del 1966 che vede gli Yardbirds esplorare il rock psichedelico in modo più profondo, con testi surreali e una struttura musicale complessa. E’ il primo brano che vede insieme Jeff Beck e Jimmy Page.
“Goodnight Sweet Josephine” – Una canzone del 1967 che è stata scritta da Jimmy Page, uno dei chitarristi degli Yardbirds.
“Ten Little Indians” – Una canzone del 1967 di Harry Nilsson che vede gli Yardbirds esplorare il rock psichedelico in modo più profondo, con testi surreali e una struttura musicale complessa.
“Train Kept A-Rollin” – Un classico del rock and roll inzialmente suonato nel 1951 da Tiny Bradshaw e reinterpretato dagli Yardbirds nel 1967, con un suono potente e una chitarra elettrica distorta.
“Think About It” – Una canzone del 1968, è un esempio delle innovazioni sonore degli Yardbirds, con il suo uso di effetti di feedback e distorsione.
“My Baby” – una canzone del 1968 che è stata scritta da Jimmy Page, uno dei chitarristi degli Yardbirds
