Oggi celebriamo una ricorrenza storica per il mondo della musica italiana: il celebre brano “Nel blu dipinto di blu” del mito Domenico Modugno viene insignito del prestigioso Grammy Award.
Come tutti sapete la canzone fu presentata all'edizione del Festival di Sanremo del 1958 e interpretata dallo stesso Modugno in coppia con Johnny Dorelli, la canzone sbancò il festival, batté la concorrenza e fu la vincitrice quell'edizione.
Dopo la vittoria alla rassegna sanremese moltissimi altri artisti la reinterpretarono. Fra i più importanti possiamo citare Fred Buscaglione che la incluse come lato B in un suo 45 giri, il cantante statunitense Al Martino che ne fece una cover per le discoteche del singolo, nel 1991 Barry White la incise col titolo di “Volare” nel disco “Put me in your mix”, nella iniziativa del 1985 (simile al Live Aid) che si chiamava “Musicaitalia per l'Etiopia” la canzone fu chiamata “volare” e fu cantata da moltissimi cantautori fra cui De Andrè, Dalla, Vasco Rossi, Nannini, Branduardi e molti altri.
Il disco vendette più di 22 milioni di copie in tutto il mondo, sbarcò negli Usa per mano della casa londinese Decca Records e restò in testa alle classifiche statunitensi per 5 settimane di fila (evento tutt'oggi unico nella storia della musica nostrana).
Nel 1959, alla prima edizione dei celeberrimi Grammy Awards (gli Oscar della musica), “nel blu dipinto di blu” vinse due premi come canzone dell'anno e come disco dell'anno, cosa non da poco. La canzone ebbe enorme successo anche in Francia, Olanda, Regno Unito e Norvegia.
Essa rappresenta inoltre un forte punto di rottura con la canzone italiana tradizionale. Per quanto infatti la struttura armonica fosse ancora “tradizionalista”, gli arrangiamenti sono rivoluzionari e di stampo “swing” che uniti allo stile degli “urlatori” (che in quegli anni spopolava nel panorama italiano) portò un elemento di novità rispetto al passato.
Renzo Tomasi – Onda Musicale
{loadposition testSignature}
