Considerato uno dei jazzisti più influenti degli ultimi 50 anni e un Maestro dello strumento, aveva 89 anni. Suonò con Miles Davis, fondò i Weather Report, collaborò con Pino Daniele e, in Italia, fu spesso presente all’Umbria Jazz.
Re del sassofono, Wayne Shorter è morto a 89 anni. Collaborò con Miles Davis e si esibì con il Miles Davis Quintet in alcune registrazioni che furono considerare rivoluzionarie perché, a partire dalla fine degli anni ’60, contribuirono a definire la fusione jazz-rock: lo stile che Wayne Shorter coltivò poi negli anni fondando, con il pianista Joe Zawinul, i Weather Report .
Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 era stato membro e direttore musicale dei “Jazz Messengers” del batterista Art Blakey, band dell’era hard-bop di cui fissò i canoni.
Shorter, nella sua lunga carriera che ha attraversato tutto il XX secolo, non disdegnò incursioni in altri generi: collaborò con Joni Mitchell in almeno dieci dei suoi album, duettò con Carlos Santana e gli Steely Dan e, nel 1982, donò un cameo in “Bella Mbriana” di Pino Daniele di cui era amico e disse: “Era il gitano di Napoli, un innovatore, un musicista a 360 gradi. Voleva cambiare la musica della sua città, peraltro città della musica. E l’ha fatto.”
Wayne Shorter fu spesso ospite dell’ Umbria Jazz ed il suo eclettismo lo portò a vincere 11 Grammy.