In primo pianoMusica

Ecco 10 grandi band che hanno pubblicato due album nello stesso anno

Guns N'Roses

Queste dieci grandi band hanno vissuto dodici mesi fra i più impegnativi di tutta la storia della musica.

Pubblicare un album è un lavoro molto duro, figuramoci pubblicarne due

Non solo devi scrivere e registrare tutte le canzoni, ma c’è anche il problema di masterizzarle, organizzare eventuali sovraincisioni che potrebbero essere necessarie e dare tutti gli ultimi ritocchi. In passato, avresti anche avuto bisogno di fare copie fisiche di dischi, cassette o CD. Combina tutto questo con la stampa, i tour promozionali e molte altre adempienze burocratiche ed eccoti servito un programma estremamente impegnativo. Non c’è da meravigliarsi se, dopo aver registrato un album, alcuni artisti impiegano anni anche solo per iniziare a pensare di crearne uno nuovo. Non tutti però.

Le seguenti dieci grandi rock band hanno tutte pubblicato un album all’inizio dell’anno e replicato prima della fine dell’anno. (come direbbe un noto conduttore televisivo degli anni 90) La domanda nasce spontanea. Cosa potrebbe motivare le persone a vivere un’esperienza così estenuante? Passione per la musica? Il desiderio di capitalizzare lo slancio? Soldi? Sì, probabilmente l’ultima motivazione è quella maggiormente determinante.

10. Judas Priest – Stained Class & Killing Machine

L’album che la maggior parte dei critici descrive come la svolta dei Judas Priest è British Steel degli anni ’80. Per essere onesti, quel disco si apre con Breaking The Law, quindi è piuttosto difficile discutere questa affermazione. Prima di diventare delle megastar, però, la band di Birmingham stava cercando di farsi un nome. Il che includeva non una, ma due importanti uscite nell’anno 1978. Prima venne Stained Class a febbraio, che non solo portava un nome molto pungente, ma diede anche al mondo la gigantesca traccia Exciter. La canzone è ampiamente considerata un precursore del genere speed metal. Otto mesi dopo è arrivato Killing Machine, un altro album da record che ha visto i Priest adottare per la prima volta il loro famoso look in pelle. Nessuno dei due album ha sfondato in modo particolare, ma sono stati entrambi essenziali per gettare le basi per il monumentale successo che sarebbe arrivato poco dopo.

9. System Of A Down – Mezmerize & Hypnotise

Questo potrebbe essere un po’ doloroso per i fan di Serj Tankian e della sua band perché il 2005 è stato l’ultimo anno (fino ad oggi, almeno) in cui i System of a Down hanno pubblicato un album. Per inciso, ne hanno fatti due in un anno, quindi forse si stanno ancora riprendendo dall’enorme sforzo. Mezmerize e Hypnotise non solo suonano in qualche modo simili, ma sono usciti a distanza di sei mesi l’uno dall’altro. Prima venne Mezmerize, uno degli album più pazzi nella storia della band. Questo è in realtà piuttosto nella media per i loro standard. Contiene una delle loro più grandi canzoni di sempre, B.Y.O.B.

8. The Doors – The Doors & Strange Days

Anche se si potrebbe non pensare immediatamente ai pionieri della psichedelia The Doors come esempi di “hard rock“, ci sono sicuramente alcuni elementi più spigolosi nella loro musica che sono stati trasmessi alle generazioni future. Inoltre, nel corso degli anni, diversi gruppi hard rock hanno eseguito cover delle canzoni dei Doors per cui vogliamo inserirli in questa classifica. La band di Jim Morrison pubblicò il suo album di debutto omonimo nel 1967. Il disco fu un tale successo che fu rapidamente realizzato un seguito, che diede vita a Strange Days, più tardi dello stesso anno. La raccolta di canzoni distribuite su questi due album è straordinaria. Fortunatamente per noi, la data di uscita iniziale del primo album è stata posticipata dalla fine del 1966 al gennaio del ’67 quindi i Doors sono entrati in questa lista solo per quattro giorni. La band in realtà fece la stessa cosa quando pubblicò due album nel 1971, ma in uno di quegli album non c’era Jim Morrison. Ed è piuttosto evidente che non possiamo parlare di Doors senza di lui.

7. Queen – Queen II & Sheer Heart Attack

Ancora una volta, alcuni potrebbero trovare un pò difficile accettare che i Queen compaiano in uan classifica di band hard rock, ma ci sono alcuni esempi -contenuti in questi due album – che aiuteranno i più scettici a convincersi. Nel luglio del 1973, Freddie, Brian, John e Roger si riunirono per pubblicare il loro album di debutto. Il disco è un tale sucecsso che, otto mesi dopo, hanno deciso di farne un altro. Infatti, Queen II uscì l’8 marzo 1974 ed è descritto da molti critici contemporanei come l’album più difficile di tutti i tempi dei Queen. Il gruppo stava ancora iniziando a incorporare alcune delle armonie stratificate che avrebbero definito il loro suono negli anni successivi. Queen II non è pieno di canzoni particolarmente note al grande pubblico, ma ha gemme nascoste al suo interno come Father to Son e Ogre Battle. Otto mesi dopo è arrivato Sheer Heart Attack. L’album ospita anche rocker a tutto campo come Brighton Rock e Stone Cold Crazy. Il 1974 è certamente un anno straordinario per i fan dei Queen.

6. Periphery – Juggernaut: Alpha & Juggernaut: Omega

Formatisi nel Maryland nel 2004, i Periphery sono noti come pionieri del djent, sottogenere del prog metal. La band ha realizzato all’inizio del 2015 Juggernaut: Alpha. Il disco è stato definito come un doppio album, ma la band ha preso la decisione di pubblicarlo in due volumi separati lo stesso giorno. Juggernaut: Alpha e Juggernaut: Omega contengono 17 canzoni distribuite su 80 minuti di ascolto con brani come “The Scourge“, “Hell Below” e “MK Ultra“. Entrambi gli album sono stati elogiati individualmente al momento della loro uscita, ma è stato anche notato come i due dischi si unissero bene fra loro. Se ritienete che il djent possa interessarvi, questi due album potrebbero essere il punto di partenza perfetto.

5. Guns N’ Roses – Use Your Illusion I & Use Your Illusion II

Pubblicare due album singoli nello stesso giorno è una cosa particolare, ma sicuramente nessuno è così pazzo da pubblicare due album doppi nello stesso giorno. Tranne i Guns N’Roses. Nel 1991, i Guns rilasciarono un maremoto di musica. Con Use Your Illusion I e II, entrambi usciti il 17 settembre del 1991, la band ha pubblicato trenta canzoni con una durata totale di oltre due ore e mezzo di ottima musica. È davvero difficile lamentarsi di questo. Le loro cover di Knockin’ on Heaven’s Door e Live and Let Die sono strepitose, così come entrambe le versioni di Don’t Cry. Impossibile non menzionare Civil War, 14 Years, The Garden, Dead Horse e November Rain. Fatevi un regalo: indossate delle buone cuffie, prendete degli spuntini appetitosi e concedevi oltre 150 minuti di alcuni dei migliori brani rock della soria della musica.

4. Kiss – Kiss & Hotter Than Hell And Destroyer & Rock And Roll Over

Tutti sanno che i Kiss adorano fare soldi, quindi non dovrebbe sorprendere che la band abbia deciso di fare il doppio lavoro per due anni. E non hanno nemmeno dovuto sostituire il loro cantante principale. Il primo album della band – che era omonimo, dato che sembrano essere tutti in questa lista – uscì nel febbraio 1974. A questo seguirono alcuni tour piuttosto intensi e le loro prime esibizioni televisive, trovando anche il tempo per scrivere e registrare l’album numero due. Hotter Than Hell è arrivato sugli scaffali solo otto mesi dopo e, nonostante fosse un grande successo, ha venduto molto meno del suo predecessore. Gene Simmons deve essersi rimasto molto male. Il terzo album della band, Dressed to Kill, fu effettivamente pubblicato appena cinque mesi dopo Hotter Than Hell nel marzo 1975. La band si prese quindi un anno di pausa, prima di tornare in studio per registrare altre due raccolte nel 1976. Cinque album in tre anni. Non male.

3. Led Zeppelin – Led Zeppelin & Led Zeppelin II

Il 12 gennaio 1969, la storia è stata scritta quando i Led Zeppelin hanno mosso i primi passi nel mondo della musica registrata in studio. Il loro primo album è iniziato in modo monumentale con l’epico Good Times Bad Times. L’album è andato sempre più rafforzandosi dopo, con canzoni come Dazed and Confused, Communication Breakdown e How Many More Times. Quindi, cosa fai dopo aver pubblicato uno degli album più iconici di tutti i tempi? Pubblichi un altro degli album più iconici di tutti i tempi! I brani contenuti in Led Zeppelin II sono seguiti in ottobre, per lo più scritti durante i numerosi tour che la band aveva intrapreso nel corso dell’anno. L’album era un mix di diverse sessioni di registrazione e nastri, ma è riuscito con un suono fantastico. Si apre con Whole Lotta Love e prosegue con Ramble On, Thank You e Heartbreaker. Il 1969 non solo segnò la fine degli anni Sessanta, ma segnò anche un cambiamento monumentale nel panorama rock, che i Led Zep stavano guidando proprio in prima linea.

2. Black Sabbath – Black Sabbath & Paranoid

I Black Sabbath furono determinanti nel plasmare il suono del genere verso la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Dopo aver suonato il loro primo spettacolo come Sabbath nell’agosto del 1969 e aver firmato un contratto discografico nello stesso anno, il primo album del gruppo uscì nel febbraio del nuovo decennio. Potremmo elencare un sacco di canzoni da esso, ma potremmo anche dire che la maggior parte dei critici lo considera il primo album heavy metal in assoluto della storia. Quello che faremo è elencare le canzoni del loro sucecssivo album, Paranoid, uscito a settembre. A parte la title track – originariamente scritta come “riempitivo” per l’album – Paranoid ospita capolavori come War Pigs, Iron Man, Fairies Wear Boots e molto altro ancora. Si colloca costantemente tra i migliori album mai realizzati, metal o meno, e ha lasciato un’eredità nel business che pochi altri potrebbero mai sperare di ottenere.

1. AC/DC – High Voltage & Dirty Deeds Done Dirt Cheap

Gli AC/DC hanno pubblicato per la prima volta un disco con il nome di High Voltage nel 1975, sebbene fosse disponibile solo nella loro natia, l’ Australia. Quando arrivò il momento di pubblicare un album a livello internazionale, pensarono chiaramente che non aveva senso sprecare un nome perfettamente riuscito, e così chiamarono anche il secondo High Voltage.

La versione del 1976 dell’album è quella che la maggior parte delle persone conosce. Sulla copertina c’è una foto di Angus Young che fa una faccia buffa, difficile da dimenticare. Solo un paio di canzoni dell’originale vennero inserite nella versione successiva, ma i nuovi brani erano abbastanza validi da spingere High Voltage a raggiungere cifre di vendita altissime. Solo quattro mesi più tardi uscì Dirty Deeds Done Dirt Cheap, il secondo album internazionale della band. Solo che negli Stati Uniti fu pubblicato solo nel 1981. Il punto è che in quel periodo la band pubblicava così tante cose stellari che è difficile tenerne traccia.

— Onda Musicale

Tags: Queen, Led Zeppelin, Black Sabbath, Kiss, Judas Priest, System Of A Down, Jim Morrison, Guns N' Roses, The Doors, AC/DC
Sponsorizzato
Leggi anche
Alanis Morissette: ecco “No return”, colonna sonora di ”Yellowjackets”
 “Feelin’ Good” è il nuovo singolo dei The Last Drop of Blood