Albert King è stato uno dei più grandi chitarristi blues della storia, noto per il suo stile unico e la sua voce potente.
Un bluesman dalle caratteristiche non comuni
Nato nel Mississippi il 25 aprile del 1923, Albert King (al secolo Albert Nelson) ha iniziato a suonare la chitarra da bambino e ha iniziato a esibirsi in pubblico negli anni ’40. Suo padre, catechista, abbandonò moglie e figli quando Albert aveva soltanto cinque anni. Cresciuto in una famiglia che oltre a lui comprendeva altri dodici tra fratelli e sorelle, durante la sua infanzia cantò nel coro gospel della chiesa locale.
Come molti altri, inizia a suonare in una piantagione di cotone
Cominciò a suonare la chitarra quando si trasferì in una piantagione di cotone dell’Arkansas, costruendosi rudimentali strumenti a corde. Nel 1939 gli fu regalata la sua prima chitarra con la quale, dopo il lavoro, girovagava per club e balere di strada. La sua carriera musicale è decollata negli anni ’60, quando ha iniziato a registrare per la leggendaria etichetta blues Stax Records di Memphis. Il suo primo album per la Stax, “Born Under a Bad Sign“, è diventato un classico del blues ed è stato acclamato dalla critica per la sua combinazione di riff di chitarra taglienti, testi emotivi e arrangiamenti sofisticati.
Era mancino ma suonava una chitarra per destri
Sebbene fosse mancino, Albert King suonava chitarre da destrimano (più economicamente abbordabili) rovesciandole, come fatto anche da altri musicisti (come Jimi Hendrix), ma non invertiva l’ordine delle corde, disponendo quindi dall’alto verso il basso Mi cantino, Si, Sol, Re, La, Mi. Il suo particolare stile di esecuzione era caratterizzato da frequenti bending e da un fraseggio lento e sofferto. Ha influenzato profondamente lo stile di molti chitarristi delle generazioni successive, fra i quali: Jimi Hendrix, Eric Clapton, Gary Moore, Mike Bloomfield, Stevie Ray Vaughan, Angus Young e John Mayer.
King è stato noto per la sua chitarra Gibson Flying V, che ha suonato con grande maestria e creatività
Il suo stile di chitarra è stato influenzato dalla musica gospel che ha ascoltato durante la sua giovinezza, ma ha anche incorporato elementi di jazz e rock. La sua voce profonda e grintosa ha dato ancora più potenza alle sue performance dal vivo e alle sue registrazioni. Albert King ha continuato a registrare e a esibirsi fino alla sua morte nel 1992, influenzando generazioni di chitarristi blues e rock. Ha collaborato con numerosi altri artisti durante la sua carriera, tra cui Stevie Ray Vaughan e Eric Clapton.
Il suo vero impatto sulla musica non può essere misurato solo in termini di record venduti o concerti suonati
Albert King ha contribuito a definire il suono del blues moderno e ha aperto la strada per una nuova generazione di musicisti che hanno tratto ispirazione dalle sue innovazioni musicali.
La sua influenza è stata riconosciuta in molti modi, tra cui l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2013. Ma la sua vera eredità è il suo contributo al blues, alla chitarra e alla musica in generale. King è stato un artista di grande talento e di grande impatto, e la sua musica continuerà ad ispirare e ad emozionare gli appassionati di musica per molti anni a venire.
La sua scomparsa
Albert King muore il 21 dicembre 1992 a Memphis (Tennessee) a causa di un attacco cardiaco. È sepolto nel Cimitero dei Giardini del Paradiso di Edmondson, in Arkansas.