Da quando esiste la possibilità di mettere la musica su un supporto riproducibile, chiunque o quasi può registrare qualcosa. E non sempre la scelta dell’immagine delle copertine è azzeccata.
Ok, lo ammetto. Anche io mi sono infognato con Bad Album Cover Collective, un gruppo Facebook che colleziona centinaia di copertine di dischi (più o meno reali, a dire la verità) che sono veramente brutte. Ma così brutte da fare il giro e diventare belle.
Ne ho scelte un paio per voi ma vi consiglio di dare uno sguardo alla loro pagina.
Anal Cunt, Everyone Should Be Killed, 1994

Gli Anal Cunt sono un gruppo grindcore americano e questo è il loro album di debutto. Purtroppo non è un genere che mi appassiona ma l’ho ascoltato ugualmente. L’unica cosa interessante è che il disco, che dura poco meno di un’ora, è composto dalla bellezza di 58 (CINQUANTOTTO!!!!!) tracce, della durata media di circa 1 minuto.
La copertina li vede prendersi a pugni. Direi un’immagine da avere sulla parete che sta di fronte al vostro letto, così potreste svegliarvi tranquilli e sereni. Evidentemente hanno preso alla lettera il titolo del loro album cercando di massacrarci tutti quanti!
Brainstorm, Smile A While, 1972

I Brainstorm, invece, ci deliziano con una copertina che ci riporta immediatamente ai nostri incubi peggiori. In realtà i Brainstorm sono uno dei primi gruppi prog tedeschi, e devo dire che l’intreccio particolare degli strumenti a fiato con il normale organico della classica rock band è molto interessante.
Anche loro avranno deciso di seguire lettera per lettera il titolo del disco, e cercare di strapparci un sorriso? Con me ci sono riusciti, grazie a una delle copertine più orrende.
Mike Crain karatist preacher, God’s Power, 1971

Ovviamente non poteva mancare il predicatore karateka. Mike Crain è il predicatore preferito di tutti noi, anche se non lo conosciamo. Lui e sua moglie andavano in giro per gli USA dimostrando a suon di arti marziali quanto Dio sia potente e grande. Mike crede fermamente che Dio gli abbia dato la missione di convertire i fedeli scettici. A suon di pugni e calci. Notevole.
Indubbiamente è abbastanza grande il loro ego, vista l’immagine della copertina. Il disco ha un lato con della musica, l’altro con un sermone piuttosto pittoresco e selvaggio.
Allan Smethurst aka The Singing Postman, First Class Male, 1971

Di Allan si può dire tutto, tranne prenderlo in giro. Questo signore inglese, che di professione faceva il postino, ha vinto anche dei premi non così sconosciuti.
Però la copertina è davvero brutta forte. Sarà che lui, nonostante la posa da bon viveur, dà chiaramente l’idea di essere una persona semplice, che non si trova a suo agio con le macchine fotografiche; oppure sarà il titolo dell’album (Uomo di prima classe) associato all’immagine di Allan che, reggendo in mano una chitarra qualunque ti sorride sornione in alta uniforme da postino.
Non saprei, ma quel che conta è che lui se ne frega e che quel sorriso significa solo “avrò portato la raccomandata alla signora White?”
Creed, Weathered, 2001

I Creed sono famosi. Band post grunge che ha raggiunto vette non da poco, tipo 28 milioni di dischi venduti tra il 1995 e il 2012, solo negli Stati Uniti. Evidentemente, però, la loro musica è migliore delle copertine dei loro dischi. Non saprei, forse il grafico è un cugggino che proprio non può stare senza lavoro.
Il disco, tra l’altro, è stato l’ultimo prima dello scioglimento della band (che si è poi riunita qualche anno dopo). Il tour annesso è partito col botto, anzi con la botta in testa ricevuta da Stapp (il cantante) subita in un incidente stradale. Insomma, tra una cosa e l’altra la band lascia perdere nonostante la fama. Sicuramente non hanno mai pensato di cambiare grafico per le loro copertine…