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P.P. Arnold: “Roger Waters è un vero perfezionista e sono onorata di avere lavorato con lui”

P.P. Arnold, al secolo Patricia Ann Cole nasce a Los Angeles il 3 ottobre 1946. E’ una cantante americana nata in una famiglia gospel ed è stata autentica icona swing nella Londra degli anni ’60.

Nella sua carriera, agli inizi, ha accompagnato Ike & Tina Turner come corista, prima di trasferirsi in Inghilterra, dove dal 1966 ha iniziato la carriera come solista. La sua grande carriera l’ha portata a collaborare, come corista, con Stevie Wonder, Barry Gibb, Eric Clapton, Rolling Stones, Peter Gabriel, Rod Stewart, Small Faces, Keith Emerson, e molti altri.

Inoltre, ha accompagnato l’ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters negli ultimi tre anni del tour “In The Flesh” e nel successivo “Dark Side of The Moon Tour“.

L’abbiamo contattata e lei, con grande disponibilità, ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

 

Sei nata in una famiglia gospel. Che cosa rappresenta per te questo meraviglioso genere musicale?

“La musica gospel rappresenta le radici della mia educazione musicale. Il mio sound, la mia espressione ed il mio feeling –  ci racconta la donna – sono il risultato della benedizione di essere nata in una famiglia di cantanti gospel.”

Quali sono gli artisti dai quali hai tratto l’ispirazione per la tua carriera musicale?

“Mahalia Jackson, Dinah Washington, Billie Holiday Aretha Franklin, Mavis Staples, Dionne Warwick, Tina Turner; artisti soul della Motown Soul come Martha & The Vandellas, the Supremes, Mary Wells, Marvin Gaye, Stevie Wonder, The Temptations and The Four Tops e tutto il fantastico roster di artisti R&B della Stax Records. Quindi con musicisti come Otis Reeding, Sam & Dave, Wilson Pickett, Carla Thomas, The Staple Singers e tutti i gruppi femminili della mia adolescenza come The Ronettes, The Blossoms e The Shirelles, giusto per nominare qualche gruppo ispiratore.”

Come si definirebbe P.P. Arnold oggi?

“Oggi descriverei P.P.Arnold come una vera Soul Survivor che è sopravvissuta per 50 anni nell’industria musicale, la maggior parte di questi anni li ho passati da artista indipendente è questo è molto rilevante. Sono stati anni accesi ed entusiasti. Sono veramente grata e mi sento estremamente fortunata ad essere ancora richiesta ed in salute per potermi esibire ad alti livelli e sono anche eccitata per le tante opportunità che ho ancora e che mi permettono di esibirmi e progettare ancora tanta musica dopo tutto questo tempo.”

Durante la tua carriera hai cantato con molti grandi musicisti come Rod Stewart, Graham Nash, Eric Bourdon, Ike & Tina Turner. Come sei entrata in contatto con questa cerchia esclusiva?

“Non ho mai avuto l’ambizione di essere una cantante professionista e l’idea di essere una persona di spettacolo nell’industria musicale non è mai passata per la mente. Un giorno tutto questo è cambiato  – ci spiega PP ARNOLD – quando, inaspettatamente, mi sono ritrovata nel soggiorno di Ike e Tina Turner a cantare con le amiche che stavano facendo le audizioni per diventare Ikettes. Erano appena state abbandonate da un altro cantante ed io ero lì, meramente, solo per aiutarle con il concerto. Ma fato e destino avevano altre idee per me ed è così che sono diventata un’Ikette. Per quanto riguarda le connessioni con altre cerchie il fato ed il destino hanno sempre giocato una parte importante per farmi essere nel posto giusto al momento giusto con altre giovani colleghe del tempo.”

Nel 1967 hai fatto una cover di un pezzo di Patty Pravo, “The Time Has Come”, che cosa ricordi a proposito della ragazza del Piper che sicuramente hai conosciuto? 

“È stata Patty Pravo che ha coverizzato la mia versione della bellissima canzone di Paul Korda, “The Time Has Come”, non il contrario. Non ne ho idea e non so niente a proposito della ragazza del Piper.”

Nel 1974 hai cantato in “Burglar” di Freddie King. Com’è stata quell’esperienza?

“Il mio amico Mike Vernon ha prodotto l’album “Burglar” per Freddie King. Mike mi ha chiamato per fare una sessione con un’altra cantante, Misty Browning. Freddie non era lì e quindi non l’ho mai incontrato di persone, ma la session è stata davvero piacevole.”

Sei stata anche corista per l’album “So” di Peter Gabriel. Com’è stato lavorato con il grande genio ed ex Genesis?

“Dato che sono anch’io un’artista solista, il mio sound è sempre stato richiesto in Inghilterra da artisti inglesi che amavano il sound soul americano. Recentemente sono tornata in Inghilterra e, ancora una volta, sono stata raccomandata per alcune session con Peter Gabriel. Non ero nel Regno Unito quando i Genesis erano più popolari e non conoscevo davvero Peter. Ho viaggiato verso il suo Real World home studio a Bath e mi sono unita a Dee Lewis e Coral Gordan. Abbiamo registrato “Sledgehammer”, “Big Time” ed abbiamo anche fatto una versione molto soul di “Don’t Give Up” che è stata però rimpiazzata dal duetto con Kate Bush. Non solo è stato un giorno veramente piacevole a livello musicale, ma io e Peter ci siamo esercitati con gli stivali anti–gravitazionali. Ne avevo un paio quando vivevo a Miami e lui era l’unica persona che conoscevo ad averne un altro paio, quindi mi sono allenata parecchio in quella stanza. Era un vero gentleman ed è stato molto divertente lavorare con lui. È stato un giorno delizioso.”

Nel 2000 sei stata in tour con Roger Waters per il suo “In The Flesh Tour”. Che cosa ricordi a proposito di quell’esperienza? Com’è stato lavorare con un perfezionista come Roger Waters, sia live che in studio per il suo album “Amused to Death” (1992)?

“E’ vero, ho fatto tre tour di “In The Flesh” con Roger. Nel 1999, nel 2000 e nel 2002 ed ho viaggiato per il mondo in prima classe. Ho anche viaggiato per tutto il mondo nel 2006, nel 2007 e nel 2008 con i tour di “Dark Side Of The Moon”, sempre con Waters. Viaggiare per il mondo con Roger Waters è stata un’incredibile esperienza di vita, tutto era di prima classe. Tutti quegli incredibili stadi sold out per esibirsi di fronte a migliaia di fans, viaggiare su jet privati, stare nei lussuosi hotel del mondo ed essere parte di una band formata da musicisti, sound, luci, tecnici e crew incredibili. La crew – prosegue la cantante – comprendeva tutti i migliori professionisti dell’industria assieme ad un brillante team logistico di manager, tour manager e catering. Era davvero incredibile. Amo lavorare con perfezionisti che lottano per gli standard più alti in ogni aspetto della creazione musicale negli studi per poi portarla on the road. Roger è un vero perfezionista e si può permettere di avere tutto il meglio per rendere i suoi concerti degli eventi incredibili. È stato assolutamente un onore ed un privilegio essere scelta come parte del suo team.”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Ho molti progetti e tutti riguardano la musica – conclude PP Arnold – e per rimanere sempre aggiornati è possibile visitare il mio sito www.pparnold.com o la mia pagina Facebook, dove sono contenute tutte le ultime notizie riguardanti quello che sto facendo – conclude la donna – e tutti i miei progetti futuri.”

 

— Onda Musicale

Tags: Keith Emerson, Barry Gibb, Eric Clapton, Roger Waters, Rod Stewart, Peter Gabriel
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