I Little Birdy sono una band australiana di alternative rock formatasi a Perth, in Western Australia, nel 2002.
Il gruppo Little Birdy ha guadagnato fama nel panorama indie e rock alternativo grazie a un sound energico e melodico, influenzato da elementi pop e psichedelici, che li ha resi popolari soprattutto nelle stazioni radiofoniche alternative come Triple J. Il loro genere musicale principale è l’indie rock e l’alternative rock, con un approccio che mescola chitarre distorte, testi introspettivi e armonie vocali accattivanti, spesso paragonato a influenze di band come The Sleepy Jackson o Weezer.
L’origine del nome
Il nome “Little Birdy” deriva da una canzone omonima della band americana Ween, un gruppo noto per il suo stile eccentrico e sperimentale. Questo omaggio riflette l’amore del gruppo per la musica indie e underground, simboleggiando forse un “piccolo uccellino” che vola libero nel mondo musicale, rappresentando la loro umile origine e l’aspirazione a un volo creativo.
La storia di Little Birdy inizia con Katy Steele, la carismatica cantante e chitarrista, figlia di Rick Steele, un musicista blues locale, e sorella di Jesse e Luke Steele dei The Sleepy Jackson
Katy, che aveva già militato nella band The Plastik Scene, fu scoperta dal chitarrista e tastierista Simon Leach durante la festa per i 21 anni di suo fratello Luke, quando aveva circa 15 anni. Tre anni dopo, nel 2002, iniziarono a esibirsi come duo. Poco dopo si unirono Scott “Barney” O’Donoghue al basso e, con l’arrivo del batterista Matt Chequer, Leach passò alla chitarra elettrica. Questa formazione stabile – Katy Steele (voce e chitarra), Simon Leach (chitarra e tastiere), Scott O’Donoghue (basso) e Matt Chequer (batteria) – definì l’essenza del gruppo.
I primi anni furono segnati da esibizioni locali a Perth, dove il sound fresco e giovanile della band attirò l’attenzione della scena indie australiana
Nel 2003, vinsero il WAMi Award per “Indie-Alternative Song of the Year” grazie a una registrazione casalinga, un riconoscimento che li lanciò verso un contratto discografico. Il debutto ufficiale arrivò con l’EP omonimo Little Birdy nell’ottobre 2003, che raggiunse la posizione 27 nella classifica ARIA Singles Chart. Brani come “Relapse” (16° posto nella Triple J Hottest 100 del 2003) e “Baby Blue” (25° nella stessa classifica) catturarono l’immaginazione del pubblico grazie alla voce potente di Katy Steele e alle melodie accattivanti. Questo successo portò a un contratto con Eleven: A Music Company, distribuito da Virgin Records-EMI.
Nel marzo 2004 uscì l’EP This Is a Love Song, che debuttò al 22° posto, con il singolo omonimo che si piazzò al 40° nella Hottest 100
L’album di debutto BigBigLove, pubblicato nell’ottobre 2004, fu un trionfo: raggiunse il 5° posto nella ARIA Albums Chart e includeva hit come “Beautiful to Me” (8° nella Hottest 100 del 2004) e “Tonight’s the Night” (78°). L’album ricevette nomination agli ARIA Music Awards per Breakthrough Artist – Album, Best Rock Album e altri, consolidando i Little Birdy come una delle band più promettenti dell’Australia. In quel periodo, Katy Steele vinse il primo Jessica Michalik Contemporary Music Award nel marzo 2004, presentato al Big Day Out Festival, evidenziando il suo ruolo centrale come frontwoman.

Negli anni successivi, i Little Birdy ampliarono i propri orizzonti
Nel 2005, contribuirono con una cover di “Six Months in a Leaky Boat” (dei Split Enz) all’album tributo She Will Have Her Way, che raggiunse il 96° posto nella Hottest 100. Il secondo album, Hollywood, uscito nell’ottobre 2006, debuttò al 9° posto nella ARIA Chart e segnò un’evoluzione verso un sound più maturo e cinematografico, con influenze pop-rock. Il singolo “Come on Come on“, pubblicato a settembre 2006, divenne il loro maggiore successo commerciale, raggiungendo il 18° posto nelle classifiche e l’11° nella Hottest 100 del 2006. Il gruppo si esibì in festival nazionali come Falls Festival, Big Day Out, Sonic Bloom, Southbound e Great Escape nel 2007, e attirò interesse internazionale con tour a Londra e New York nel 2003
Vinsero ulteriori WAMi Awards, tra cui Most Popular Local Original New Act e Best Female Vocalist per Katy Steele
Nel marzo 2009, parteciparono al concerto benefico Sound Relief al Sydney Cricket Ground per le vittime degli incendi boschivi in Victoria e delle inondazioni in Queensland, dimostrando il loro impegno sociale. Il culmine della carriera arrivò con il terzo album Confetti nel maggio 2009, che balzò al 6° posto nella ARIA Albums Chart. Prodotto con un tocco più elettronico e sperimentale, includeva collaborazioni illustri come quella con Paul Kelly in “Brother” (singolo di febbraio 2009, con Kelly ai cori e all’armonica). Altri singoli furono “Summarize” (aprile 2009), “Hairdo” e “Stay Wild”, che riflettevano una band in piena maturazione artistica
L’album ricevette nomination agli ARIA Awards, ma segnò anche la fine di un’era
Nel febbraio 2010 Matt Chequer annunciò sul sito della band che Katy Steele si era trasferita a New York per perseguire opportunità soliste, portando allo scioglimento del gruppo dopo otto anni di attività. I Little Birdy avevano pubblicato tre album in studio, due EP e numerosi singoli, accumulando premi e un seguito fedele nell’indie rock australiano.
Sebbene scioltosi nel 2010, il progetto Little Birdy non è svanito del tutto
I membri della band hanno proseguito carriere individuali: Katy Steele ha lavorato su progetti solisti e collaborazioni, mentre gli altri hanno contribuito a varie band e produzioni. Nel 2019, la band si è riunita per un tour commemorativo in Australia, celebrando i 15 anni di BigBigLove, con esibizioni che hanno entusiasmato i fan nostalgici. Ad oggi non ci sono annunci di un nuovo album, ma il gruppo rimane un’icona dell’alternative rock degli anni 2000 in Australia. La loro storia è quella di un “little birdy” che ha volato alto, lasciando un segno profondo nella musica australiana, grazie a un genere che fonde rock alternativo con indie pop energico e testi personali.








