Oggi compie gli anni James Hetfield, nato a Downey il 3 agosto del 1963, cantante e chitarrista dei Metallica, famoso gruppo thrash metal americano noto in tutto il mondo.
James Hetfield è figlio di un camionista e di una cantante lirica il giovane James dimostra subito una forte attitudine verso la musica. Prende infatti lezioni di pianoforte da piccolo per poi passare alla batteria e, successivamente, alla chitarra che imbraccia ancora oggi.
Al liceo James entra subito in contatto con altri giovani musicisti in erba che, come lui, condividono la passione per il rock. Tra i suoi idoli c’è l’istrionico Steven Tyler degli Aerosmith a cui seguono altre band come Black Sabbath, Led Zeppelin, Kiss e tanti altri nomi classici.
A scuola forma, e milita, in varie band e conosce il futuro primo bassista (prima che incidessero ovviamente) dei Metallica, Ron McGovney. I due diventano molto amici e, nel 1981, rispondono ad un annuncio del batterista Lars Ulrich che voleva formare una band. Tra i vari chitarristi che si susseguirono il più famoso, e controverso, fu senza alcun dubbio lo scatenato Dave Mustaine. Purtroppo Mustaine viene cacciato per il suo carattere e per il suo abuso di alcol e droga e se ne va anche McGovney.
Mustaine fonda dunque il gruppo dei Megadeth mentre McGovney, dopo alcune brevi esperienze, ha appeso il basso al chiodo. Ulrich ed Hetfield “arruolano” dunque Kirk Hamett alla chitarra, Exodus, e Cliff Burton al basso. Il quartetto incide dunque l’album d’esordio, “Kill ‘Em All”, nel 1983 a cui seguono altri capolavori del metal come “Ride the Lightning” (1984) e “Master of Puppets” (1986).
Purtroppo la tragedia è dietro l’angolo e, nel 1986, il talentuoso bassista perde la vita in un incidente stradale. Nonostante il dolore per la perdita dell’amico i tre decidono di continuare.
A Burton seguono Jason Newsted e Robert Trujillo (Suicidal Tendencies) e, nonostante alcuni album discutibili, i Metallica sono ancora uno dei nomi più noti del metal. Nel 2016 la band pubblica infatti il suo decimo album in studio, “Hardwired… To Self-Destruct“.
