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Paul McCartney: “Who Cares” ed il suo messaggio anti – bullismo

In autunno l’ex Beatles Paul McCartney ha pubblicato il suo nuovo album dal titolo Egypt Station, il diciassettesimo come solista, riscuotendo subito un enorme successo di vendite.

Dopo la versione di Come On to Me girata dai fan (leggi qui), Macca ha appena pubblicato il suo nuovissimo videoclip musicale dal titolo Who Cares realizzato grazie alla regia di Brantley Gutierrez (è stato per molto tempo in tour con l’artista inglese come fotografo) ed il coreografo Ryan Heffington.

Il video vede Macca assieme all’attrice americana Emma Stone in un numero di danza assieme a mimi ed arlecchini in un set minimalista disegnato a mano. Il video è stato realizzato per dare il via alla campagna anti – bullismo con l’hashtag #WhoCaresIDo, campagna supportata da numerose organizzazioni no profit come Creative Visions Foundation, Artemis Rising e Blue Chip Foundation.

 McCartney ha poi dichiarato:

la speranza è che se ci sono bambini vittime di bullismo, e ci sono, forse ascoltando la canzone e guardando questo video potrebbero pensare che non è così male … che è il tipo di cosa a cui puoi resistere, riderci su e superare.”

Il video è stato girato in soli due giorni, verso l’inizio di ottobre, su un palco a Brooklyn e la sua realizzazione è stata una vera e propria sfida visti i tempi ristretti.

Nonostante siano passati anni, McCartney ricorda sempre il periodo trascorso assieme a John Lennon, George Harrison e Ringo Starr e sostiene che la musica dei Fab Four metta d’accordo generazioni intere perché

numero uno, è una forza positiva. Avevamo un sacco di potere ai giorni dei Beatles, anche adesso sapete? Ma questo potere l’abbiamo sempre usato dicendo alla gente ‘guardate, non l’abbiamo usato come Hitler’. Non abbiamo mai detto cose del tipo ‘seguiteci, impazzite e fate qualcosa’, ma in generale parlavano di pace, amore e tutte quelle cose ottimistiche e positive, sapete, negli anni ’60.”

— Onda Musicale

Tags: John Lennon, The Beatles, Ringo Starr, Paul McCartney, George Harrison, Egypt Station
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