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Kool & the Gang, la band leggenda del disco-funk.

Nel cuore di New York, a Manhattan, ben quarantatré anni fa, nell’aprile del 1977, apriva i battenti il mitico Studio 54, la discoteca per eccellenza, con i suoi 1800 metri quadri di pista.

Un luogo all’interno del quale tutto era concesso, un luogo destinato a divenire, in brevissimo tempo, il più famoso tempio americano della musica dance.

Fu un nightclub celebrato poi in tutto il mondo, anche perché frequentato da molti personaggi famosi come Elisabeth Taylor, Sylvester Stallone, Michael Jackson, Andy Warhol, John Travolta, Liza Minelli, Grace Jones e tanti altri, che in quel posto amavano organizzare le loro costosissime feste di compleanno, molto fantasiose, subito celebrate sulle pagine dei giornali, e sicuramente uniche nel loro genere.

La fama dello Studio 54, però, non era dovuta solo alla presenza dei VIP, ma anche alla ricercatezza della musica che veniva ballata a più non posso fino alle prime luci dell’alba, alla vivacità dei temi delle serate che si rivelavano ogni volta a dir poco alternativi, sempre molto spinti, e spesso e volentieri sinonimi dei peggiori eccessi dell’essere umano.

Feste private e segreti a parte, ogni megaparty era comunque esclusivo, ogni sera tutto era studiato e diretto da una regia particolarmente dinamica, che accompagnava il pubblico attraverso musiche ad altissimo volume, collegate a spettacolari effetti stroboscopici, in una effimera fuga dall’alienazione della realtà. Si racconta anche di salette nascoste, di orge, alcolici a volontà, ed in particolare di un uso sfrenato di cocaina.

La “pacchia”, però non durò molto, perché dopo soli tre anni di attività, il proprietario, che in poco tempo si era arricchito, un po’ per il notevole afflusso di gente e un po’ organizzando i costosissimi festeggiamenti per i VIP , fu arrestato per possesso di sostanze stupefacenti ed evasione fiscale.

Come già detto, quasi tutto quello che succedeva all’interno dello Studio 54 di New York, che comunque rimase aperto fino al 1986, veniva puntualmente documentato sulle pagine di tutti i giornali del mondo. Addirittura faceva “moda” anche la scaletta dei brani che erano ballati dai fortunati che riuscivano ad entrare, superando i rigorosi controlli posti all’ingresso.

Oltre a questo, venivano prodotti anche CD con le compilation “suonate” allo Studio 54, e quindi i famosi Dj’s , John Benitez, Tony Humphries e Tony Carrasco avevano la possibilità con i loro mixaggi di fare tendenza a livello mondiale, incidendo anche sulle vendite del fiorente mercato discografico di allora.

Lo Studio 54, ovviamente, non era l’unica discoteca del mondo. Durante il fenomeno musica dance, nel periodo di maggiore diffusione a partire dalla metà degli anni ’70 fino alla prima metà degli anni ’80, si assistette all’apertura di tanti altri similari luoghi d’intrattenimento in tutta Europa. Furono infatti tanti gli imprenditori che si buttarono a capofitto in questo business, alcuni di loro particolarmente invogliati anche dal grandissimo successo ottenuto nel 1977 dal film musicale “La febbre del sabato sera” di John Badham, interpretato dall’attore John Travolta, con una colonna sonora che vendette la bellezza di quaranta milioni di copie in tutto il mondo. Tra le canzoni che componevano la musica del film cult “Saturday Night Fever” composte per lo più dai Bee Gees, c’erano anche loro, i mitici Kool & the Gang con la loro “Open Sesame”.

Il gruppo Kool & the Gang, solitamente formato da 8 musicisti eccezionali, è nato ufficialmente nel 1969 dopo vari rimaneggiamenti della propria struttura e del   nome, e vanta una carriera prorompente di livello mondiale durata per ben 50 anni.

Famosissima band nota per le canzoni come “Celebration” (1980), “Cherish” (1984), “Jungle Boogie” (1973), “Summer Madness” (1974) e la già nominata Open Sesame(solo per citarne alcune), Kool & the Gang ha vinto due Grammy Awards, sette American Music Awards, ha composto venticinque successi Top 10 in R&B, nove successi Top Ten – Pop e può vantare ben 31 album con disco oro e platino.

La forza dei Kool & the Gang è stata quella di cambiare spesso il loro stile musicale, arrivando di successo in successo, a confezionare una particolare “chimica musicale”, come definita da loro stessi, capace di regalare spettacoli meravigliosi di musica suonata in maniera impeccabile, che rallegrava, che faceva ballare, insomma che metteva di buon umore.

Tutto cominciò nel 1964, nel New Jersey (U.S.A.), quando Ronald Bell e suo fratello, Robert “Kool” Bell, un eccellente bassista, uniti da un profondo amore per la musica, si aggiunsero agli amici del quartiere di Jersey City, Robert “Spike”Mickens, Dennis “Dee Tee”Thomas, Ricky Westfield, George Brown e Charles Smith mettendosi a suonare sul serio, per creare una miscela musicale esplosiva di jazz , soul e funk.

Sono datati 1973 i loro primi grandi successi come “Funky Stuff”, “Hollywood Swinging” e il disco di platino “Smash Jungle Boogie” che introducono nel mondo della musica internazionale i nuovi arrangiamenti, che entusiasmano molto, non solo il pubblico ma anche famosi artisti dell’epoca, tra cui il grande James Brown.

Da allora, altri successi si sommarono ai successi già ottenuti con i brani “Summer Madness” incluso nella colonna sonora del film “Rocky” del 1976 con Sylvester Stallone, e nel 1980 con  il celeberrimo brano “Celebration” uscito come singolo, rimase sei settimane in cima alla classifica R&B, divenne un singolo pop n. 1, nonché un brano intramontabile poi inserito nella Grammy Hall Of Fame.

Nel 1994 la canzone“Jungle Boogie” dei Kool & the Gang é nella colonna sonora del film “Pulp Fiction”  di Quentin Tarantino.

Altre canzoni famosissime sono “Fresh” (1969), “Get Down On It” (1981), “Ladies Night” (anno 1979, con l’ingresso nel gruppo di un nuovo cantante JT Taylor) , “Funky Stuff” (1973). (solo per citarne alcune).

Tra i loro 26 album prodotti in carriera, “The spirit of the Boogie” del 1975 è considerato il loro migliore, non solo per i ritmi innovativi ma anche perché segna un passaggio importante della band dal funky alla disco-funk .

I memorabili ritmi di batteria di Kool & the Gang, il basso, la chitarra e le linee dei fiati, costituiscono degli arrangiamenti originalissimi in grado di ispirare nel futuro numerosi artisti tra cui i Beastie Boys, Jay-Z, Madonna, Janet Jackson, Cypress Hill e P. Diddy.

Un’altra band eccezionale (oltre 70 milioni di dischi venduti nel mondo), tra l’altro ancora oggi molto richiesta, che per 50 anni ha continuato a girare il mondo, attraversando ben tre generazioni, e affiancando sul palcoscenico artisti del calibro di Kid Rock, Dave Matthews Band, Elton John, The Roots e più di recente anche le leggende del rock Van Halen.

Kool & the Gang è un altro esempio di band straordinaria, protagonista indiscussa della disco music, una musica a suo tempo molto snobbata dai critici e profondamente odiata dai cultori del rock, che con il senno del poi andrebbe, secondo il mio modesto parere, rivalutata, riconosciuta e definitivamente bollata come vera musica da ascoltare ancora oggi, magari con un orecchio diverso.

— Onda Musicale

Tags: Andy Warhol, La febbre del sabato sera, John Travolta, Grace Jones, Carlo Zannetti, James Brown, Michael Jackson, Bee Gees
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