Phil Spector, leggendario produttore di artisti pop e rock e inventore del “wall of sound” è morto all’età di 81 anni.
Tra i suoi lavori Let It Be dei Beatles, alcuni album di John Lennon, collaborazioni con Rolling Stones e Tina Tuner.
Harvey Philip Spector (New York, 26 dicembre 1939), come riferisce il sito TMZ, è morto per complicanza da Covid-19. Il produttore stava scontando una condanna che prevedeva da un minimo di 19 fino all’ergastolo per l’assassinio di Lara Clarkson, una modella e attrice americana.
Il primo successo di Spector fu To Know Him Is To Love Him, realizzato quando era ancora al liceo. Iniziò poi un’ascesa inarrestabile segnata da brani leggendari come Unchained Melody dei Righteous Brothers, Be My Baby delle Ronettes e tanti altri brani da classifica.
Lara Clarkson (nata a Long Beach il 5 aprile 1962), star di Barbarian Queen e di altri film di serie B, è stata trovata uccisa a colpi di arma da fuoco nell’atrio della villa di Spector sulle colline di Alhambra. Fino alla morte dell’attrice, che Phil Spector sosteneva fosse un “suicidio accidentale”, pochi residenti sapevano addirittura che la villa appartenesse al produttore solitario.
Spector venne condannato a 19 anni di reclusione il 29 maggio del 2009 anche se negli ultimi giorni era stato trasferito in un ospedale a causa della sua infezione al coronavirus.
Molti anni prima, Spector era stato salutato come un visionario per aver incanalato l’ambizione wagneriana nelle canzoni di tre minuti, creando il ‘Wall of Sound‘ che fondeva vivaci armonie vocali con sontuosi arrangiamenti orchestrali per produrre grandi canzoni pop come Da Doo Ron Ron, Be My Baby e He’s a Rebel.
Leggi il nostro articolo su Phil Spector di qualche settimana fa. (LINK)