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Stefano Pisetta racconta il suo nuovo disco “Milkshake”

Il 15 dicembre è uscito "Milkshake", (leggi l'articolo) il primo disco in studio del musicista trentino Stefano Pisetta che da anni suona con Claudio Baglioni. Il disco è composto da 10 tracce interamente composte, arrangiate e suonate dal batterista e polistrumentista trentino.

L’album è il frutto di un lungo lavoro di elaborazione creativa di Stefano e si può collocare nel genere musicale classificato come crossover, jazz, groove e funk.

Abbiamo incontrato Stefano Pisetta a pochi giorni dall’uscita del disco, quando è passato a salutarci nella nostra redazione di Onda Musicale.

Milkshake è un disco di brani strumentali interamente scritti e arrangiati da me – ci racconta Stefano – e il più vecchio nasce circa 10 anni fa. Il disco viene completato solo adesso a causa dei miei impegni lavorativi che mi portano ad allontanarmi da casa per lunghi periodi. Però anche quando sono in tour, nei ritagli di tempo, scrivo delle cose che poi metto da parte. Come con i pezzi di Milkshake.”

Impossibile non farti una domanda sulla tua collaborazione con Claudio Baglioni.

“Suono con Baglioni da diversi anni e posso dirti che è una persona molto pignola nel suo lavoro e che non trascura mai alcun dettaglio. Claudio Baglioni è un grandissimo professionista che non lascia mai nulla al caso e cura sempre anche il più piccolo dettaglio. Inoltre è sempre molto attivo e alla ricerca di novità. E’ davvero un grande piacere suonare insieme a lui”.

Il tuo disco Milkshake vede una serie di collaborazioni importanti, fra le quali spicca il nome di Andrea Braido.

“Andrea è stato fondamentale per me e per la mia crescita musicale. E’ grazie a lui che io ho avuto la possibilità di conoscere il mondo musicale ad un certo livello. Andrea mi ha presentato e fatto conoscere delle figure che hanno significato molto per me e per la mia musica. Entrando in quel mondo magico, ero ancora molto giovane, ho avuto modo di suonare con Mina. Ricordo che avevo 23 anni. Mina è un’artista fantastica e immensa, è stata un’emozione che non scorderò mai.”

Un altro nome che spicca, fra i tanti, è quello di Marco Brioschi.

“Marco è un grande trombettista, molto virtuoso. Lo ho conosciuto quando suonavo con Fiorella Mannoia e lui si è prestato molto volentieri a suonare nel mio disco nelle tracce 3 e 4.”

Fra i vari nomi che hanno collaborato alla realizzazione del tuo disco troviamo Piero Fabrizi, Paolo Gianolio, Sara Picone e Franco Testa. Cosa ci racconti di loro?

Piero Fabrizi è il produttore di Fiorella Mannoia, un grandissimo della musica italiana. E’ un professionista estremamente preciso ed esigente negli arrangiamenti. Ho imparato davvero tanto da lui. Paolo Gianolio ha lavorato, fra gli altri, con Vasco, Mina, Ramazzotti. E’ l’arrangiatore storico di Claudio Baglioni e il Direttore Musicale con cui lavoro negli ultimi 10 anni. Un professionista immenso e un grande maestro per me. Sara Picone è una delle voci femminili più interessanti di questo momento in Italia, dal talento vocale non comune. Franco Testa è un bassista molto importante nella musica italiana. Ha suonato con tutti i grandi big della musica italiana e la sua collaborazione è stata molto preziosa.”

Che progetti ha Stefano Pisetta per il suo futuro?

“Il mio impegno al Conservatorio di Trento è molto importante ed io ci tengo molto – racconta Pisetta – in particolare al progetto “Popular Music” di cui sono il responsabile. Inoltre, prosegue il tour "Capitani Coraggiosi" di Baglioni e Morandi ed io sarò impegnato con loro. Una grande responsabilità e un grande onore.”

Quando è nata la tua passione per la musica?

Da ragazzo ascoltavo funk, jazz e un po’ di tutto, come molti ragazzi della mia età. Ho sempre prestato  particolare attenzione alla melodia nei brani che ascoltavo. Ricordo di essermi innamorato della chitarra dopo avere visto alla televisione il concerto dei Pink Floyd a Venezia.(leggi l'articolo). Da quel momento ho iniziato a studiarla seriamente e dopo un po’ ho capito che mi piaceva suonare tutti gli strumenti. Ad un certo punto sono passato alla batteria anche se non ho mai smesso di suonare un po’ di tutto. Nel disco Milkshake, infatti, tutti gli strumenti sono suonati da me.”

Stefano Leto

— Onda Musicale

Tags: Fiorella Mannoia, Pink Floyd, Mina, Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Andrea Braido
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