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Pink Floyd, “A Momentary Lapse of Reason”: ripartenza e…restaurazione – la storia del disco (seconda parte)

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‘Ripartenza e restaurazione’: titolo dell’11esimo capitolo di “Inside Out”, la prima autobiografia dei Pink Floyd scritta da Nick Mason. È ciò che avviene nel 1986/87 con “A Momentary Lapse of Reason” che esce il 29 ottobre in una nuova edizione.

Macerie e vuoto di ragione #2

I sospetti più oscuri di Roger trovarono infine conferma durante un consiglio di amministrazione autunnale della Pink Floyd Music Ltd (la holding che dal 1973 si occupava di tutte le transazioni finanziarie legate ai Floyd, con Waters, Gilmour, Mason, Wright e O’Rourke in veste di soci e codirettori).

Nel corso della riunione, apprese dell’apertura di un nuovo conto in banca per dare e avere denaro in connessione con “il nuovo progetto Pink Floyd”. Alla notizia, Roger esplose letteralmente, sparando il primo colpo della guerra floydiana. La sera di Ognissanti del 1986, Roger diede inizio ad una causa in Alta Corte di Giustizia per dissolvere la società – e così eliminare il gruppo – una volta per tutte.

Con queste azioni, Waters aveva attuato una svolta di 180 gradi rispetto all’offerta precedente di lasciare il nome a Gilmour e Mason. Quattro mesi dopo, inoltre, dovette subire una citazione di Steve O’Rourke contro di lui, per 25000 sterline di arretrati non pagati.

Il 10 novembre 1986, la EMI diede alle stampe il suo comunicato: “I Pink Floyd sono vivi e vegeti, e stanno incidendo in terra inglese”.

da sin.: Steve O’Rourke, Nick Mason e David Gilmour

A Momentary, l’Astoria e…Langley

La sede che fu scelta per le prime fasi di registrazione fu l’Astoria, lo studio-casa galleggiante di David Gilmour ormeggiato sul Tamigi vicino a Hampton Court.

La registrazione ebbe inizio utilizzando una macchina analogica a 24 piste con possibilità di sovraincisioni su un registratore digitale Mitsubishi a 32 piste. Fu la prima esperienza di registrazione digitale su nastro per i Pink Floyd.

Phil Taylor – l’angelo custode delle chitarre del padrone di barca – ricorderà poi che durante le registrazioni, David risalì il fiume, rimase a bordo per un weekend e registrò tutta Sorrow, comprese le parti di chitarra, la parte vocale e la batteria elettronica, cosicché quando il lunedì si riunirono di nuovo i musicisti, erano rimaste da fare solo le rifiniture.

Una minaccia sopraggiunse quando il livello del fiume si mise a salire così in fretta che l’intera imbarcazione cominciò a inclinarsi, sospinta dall’acqua contro uno dei pontili a cui era legata. Il fedele barcaiolo e custode Langley Iddins era lì, pronto a mollare la staffa minacciosa. Fradici ma riconoscenti, Nick e Dave in seguito gli offrirono di comparire in un ruolo da protagonista (come rematore) in uno dei filmati che proiettarono durante il tour. Quel mattacchione di Nick scrisse poi che “siccome Langley vive a bordo dell’imbarcazione e rema tutti i giorni, è il più vicino equivalente che io abbia mai incontrato al topo Ratty del libro di Kenneth Grahame Il vento nei salici”. Meno male che c’era Nick, a riempire d’ironia quel vuoto di ragione!

A Momentary: i dubbi

A posteriori, Nick si disse colpito da un paio di cose dell’album finito. Anzitutto, avrebbe dovuto dare maggiore fiducia a sé stesso e suonare tutte le parti di batteria. E, nel complesso, con David avrebbe dovuto osare di più. Col risultato che ne era venuto fuori un album “guardingo”, con pochi rischi. E le due sensazioni, messe insieme facevano sì che si sentiva lievemente distaccato da Momentary Lapse; sentiva che non avesse il sound Pink Floyd.

Durante le prima fasi di lavorazione, nessuno era sicuro che il progetto potesse restare a galla. Gilmour continuò a sostenere pubblicamente che i pezzi si sarebbero uniti in un album solista, oppure sarebbero stati l’inizio d’un gruppo nuovo di zecca.

Ma le case discografiche volevano un nuovo album dei Pink Floyd, avrebbero investito su quello, e rimasero tutt’altro che impressionate da quello che sentirono all’inizio. Dave ricevette l’intimazione nel corso d’un pranzo in riva al Tamigi con Ezrin e Stephen Ralbosky della CBS, che senza difficoltà esplose: “Questa musica non assomiglia per un cazzo ai Pink Floyd!”.

La scelta del titolo

Passarono tre settimane alla ricerca del titolo dell’album: ogni scelta doveva essere messa alla prova sotto parecchi aspetti. Piaceva? Era adatto alla musica? E Roger e i critici l’avrebbero usato contro?

Alla fine risultò evidente che non esisteva parola o frase su cui qualcuno non potesse ironizzare. Il titolo del nuovo album fu dibattuto fino all’ultimo momento, quando Of Promise Broken, Signs Of Life e Delusions Of Maturity lasciarono il posto a A Momentary Lapse Of Reason, un verso di One Slip, testo creato da David con Phil Manzanera.

Un fiume di letti / Il letto di un fiume

Dave arruolò Storm Thorgerson perché gli inventasse una copertina, come ai vecchi tempi. Per quanto Storm non si occupasse più di grafica da cinque anni – e fosse stato inizialmente contattato come regista, per realizzare video che accompagnassero il nuovo materiale in concerto – la sua visione surreale di letti ospedalieri allineati su una spiaggia dette a A Momentary Lapse Of Reason l’ultima vernice di autenticità floydiana.

L’efficace immagine di Thorgerson derivava da una frase di Yet Another Movie, “visioni d’un letto vuoto” e dalla vaga richiesta da parte di Gilmour di “un letto in una casa mediterranea, con vestigia di relazioni evaporate, lasciando solo un’eco”.

L’idea condusse Storm a suggerire che “invece di vestigia, avremmo dovuto metterci una miriade di letti. Pensai che sarebbe stato sorprendente vedere 800 letti messi in fila”.

Il suo collega Colin Elgie poi “convertì la mia immagine in quella di un fiume di letti”. Che poteva a sua volta essere interpretata come una sottile inversione della frase fatta “il letto d’un fiume” restituendo in tal modo l’immagine al “motivo del fiume” che doveva caratterizzare l’album.

Un fiume di letti…

7 sett. 87: A Momentary Lapse Of Reason is out!

Settesettembreottantasette: c’entra la numerologia? 7 7 8 7 è la sequenza: sembra un “momentaneo vuoto di ragione che lega una vita ad un’altra vita”: la vita dei Pink Floyd fino al 1983 alla vita nuova fortemente voluta  da Gilmour & Co.

Uno schizzo della cover

Quel vuoto temporale, quel vuoto di rapporti umani pieno di macerie, diventa un pieno di musica, finalmente: Signs Of Life, Learning To Fly, The Dogs Of War, One Slip, On The Turning Away, Yet Another Movie, Round And Around, A New Machine Part 1, Terminal Frost, A New Machine Part 2, Sorrow, sono i brani contenuti in A Momentary Lapse Of Reason, il nuovo album dei Pink Floyd!

La prima parte di questa storia è stata pubblicata qui il 15 ottobre.

— Onda Musicale

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