Luciano nato in Germania nel 2004. Ballerino professionista, cantante e cantautore già da bambino.
Fa il suo debutto sotto il nome artistico “Lusiano” o come conosciuto dai social “Badlusiano” nel settembre di quest’anno con la sua hit “Passa la Weed” ha spopolato su Tik Tok e ha attirato molta attenzione mediatica per il suo stile crudo reale e soprattutto unico.
Ciao Luciano, piacere di conoscerti, come stai?
Ciao Pasquale … in questo momento sto molto bene , sono in un periodo in cui sto ritrovando tante cose che avevo dimenticato di me , sto bene e sto imparando. Ma fondamentalmente sono molto grato.
Nasci come Luciano, ma in arte sei Badlusiano
In realtà il mio nome d’arte é “Lusiano” , sui social mi chiamo “Badlusiano” perché per tanto tempo le persone utilizzavano l’aggetivo “bad” oppure “baddie” per descrivermi.
Come nasce la tua passione per la musica ?
La mia passione per la musica nasce praticamente con me, mamma e papà ballerini. A 6 anni ballavo e cantavo come se mi stessi esibendo ai Grammy, il mio primo amore è stata Lady Gaga e Shakira. Le loro abilità nel cantare e nel fare performance hanno fatto nascere in un me bambino la voglia di ripetere queste cose.
Quando hai scritto il tuo primo brano?
Il mio primo brano l’ho scritto a 12 anni, il titolo era “Ain’t gon do it” non lo ricordo bene, ma ricordo che la scrissi sul mio tablet giocattolo.
Il 18 settembre è uscito il tuo primo singolo “Passa La Weed”, come nasce?
Passa la Weed nasce in una notte d’estate con alcuni amici tra risate notturne e sigarette, mi ero convinto già da un po’ a rilasciare musica, non cercavo un pezzo preciso, sono semplicemente andato con l’onda di pensieri ed ho iniziato a scrivere Passa la Weed, in quel momento…beh, volevo me la passassero.
Poi il 28 ottobre hai pubblicato il tuo secondo singolo dal titolo “Vibe”
Vibe é una canzone che ho avuto per mesi prima di farla uscire . Nasce in una sessione di studio pomeridiana di un luglio napoletano caldissimo , il mio produttore di quel momento si innamorò del ritornello appena lo scrissi , sapevo fosse un sound molto diverso da ciò che viene proposto in Italia , ma io me ne innamorai subito e volevo farla sentire al mio pubblico , poi il video ? Lo guardo ancora almeno una volta al giorno.
In particolare quali temi affronti nei tuoi brani, e perché ?
Nei miei brani affronto qualsiasi tipo di tema, da “urban” e leggeri a tempi più seri e personali. Chiaramente avendo rilasciato solo due singoli il pubblico non ha ancora avuto modo di sentirmi completamente , ma Lusiano parla di vita vera, di strada, di tutto ciò che un normale adolescente che segue un sogno penserebbe.
Il verso di una tua canzone che ti racconta meglio, e perché ?
Per il momento la scelta è limitata ma direi sicuramente “Dici no però fotti col mio vibe” Perché per quanto può sembrare una frase semplice, esprime la mia volontà nel rendere la mia musica e il mio “vibe” credibile, nonostante ci siano ancora persone che si soffermano sul primo pensiero che hanno quando mi vedono. Il primo pensiero purtroppo a volte è quello di un ragazzo che viene definito “gay “ e basta , come se il modo in cui mi esprimo e la persona che sono venissero messe in secondo piano. Io sono solo e semplicemente me stesso, la mia musica parla e chi ha l’intelligenza di ascoltarmi lo sa.
Dimmi tre aggettivi per descrivere la tua musica
Direi: cruda, reale e dinamica.
Il duetto dei tuoi sogni: con chi?
Nicki Minaj. E credo che lo ripeterò fino alla morte, però se ne dovessi pensare ad uno più plausibile direi Anna, credo che il nostro stile si mischierebbe bene.
A chi ti ispiri quando scrivi?
Quando scrivo mi ispiro a me e a tutto ciò che mi circonda, la musica per me è una cosa estremamente personale ed anche nel pezzo più leggero come Passa la Weed si può sentire che ciò che sto rappando venga da me.
Progetti futuri? Album?
Nel 2025 voglio rilasciare un Ep, sono sempre in studio, sto componendo una marea di brani. Un album é sicuramente uno dei miei obiettivi principali.
Grazie mille Luciano e in bocca al lupo per tutto.
Grazie a te Pasquale per avermi dato questa bella possibilità di parlare un po’ di me.