Abbiamo intervistato la rock band romana in occasione dell’uscita dell’album “Cherry Heart” .
In occasione dell’uscita di “Cherry Heart” (Vrec/Audioglobe), il secondo album della rock band romana degli Electric Cherry, li abbiamo intervistati per approfondire il loro progetto.
Descrivete la vostra band in 5 righe. Da dove provenite e il genere che proponete. Dateci dei riferimenti ad artisti a cui vi ispirate.
Stefano (bassista)
Siamo quattro persone molto differenti tra loro, se prese singolarmente, per carattere, propensione naturale e approcci specifici legati alle proprie esperienze di vita. La cosa incredibile è che se tutto questo viene ingaggiato in quello che per noi è il nostro ambiente naturale, quello che si ottiene è una grande energia creativa. Lo vogliamo chiamare rock? Hard Rock? Classic Rock? Non ci interessa.
A livello musicale, il background, bene o male, si ritrova nelle radici del rock con i Led Zeppelin in prima linea fra tutti, ma non mancano influenze di Beach Boys, Guns ’n’ Roses, Royal Blood, Rival Sons, Nothing But Thieves, Soundgarden.
Cosa vi spinge a fare musica?
Alessandro (chitarrista)
Questa è una domanda che se la fai a 100 musicisti diversi, ottieni 100 risposte diverse: ognuno di noi quattro ha una risposta profondamente personale in merito.
Andando a fare una sintesi, però, fare musica è un bisogno primario, al pari di mangiare, respirare, fare l’amore.
Quando suoniamo siamo parte di un flusso unico dove si agisce, dove non c’è bisogno di parlare per capire cosa intendono gli altri e ti viene quell’irrefrenabile voglia di battere il piede a terra. Fare musica è una necessità, una fuga, un modo per autodeterminarsi. Quindi lo facciamo per dire: “cazzo, questi siamo noi!”.
Perché avete intitolato il disco così?
Chris (cantante)
“Cherry Heart” è il titolo di uno dei brani contenuti nell’album, una ballata dal retrogusto beatlesiano. Oltre a questo, è un omaggio alla passione che andiamo a mettere, in quanto “ciliegie elettriche”, nella musica che creiamo. Tutto il nostro cuore.
Qual è il brano di “Cherry Heart” a cui siete più affezionati (ogni membro della band può dire il suo)? Raccontateci un aneddoto sulla realizzazione del disco.
Chris (cantante)
Questa è una domanda complicata per me. I testi che ho scritto sono in buona parte autobiografici… c’è davvero molto della mia vita. Dovendo sceglierne uno, probabilmente direi “Slower”. Nel suo testo ho riposto sentimenti veramente profondi con delle parole che raccontavano semplicemente quello che stavo vivendo.
Stefano (bassista)
“Dust in my Fist”: il riff di chitarra iniziale, l’incedere della strofa, l’apertura del ritornello, la variazione prima della parte finale e tutto il cantato creano a mio gusto un mix davvero esplosivo. Lo trovo un brano ben riuscito sia a livello di struttura oltre che di arrangiamento e composizione.
Giorgio (batterista)
Direi “Wipe It out”, perché è quella dove sono riuscito ad entrare più in sintonia da un punto di vista musicale: dove più picchio sui tamburi, più mi diverto. È un’emozione molto difficile da spiegare.
Alessandro (chitarrista)
Io dico “Anyway you want”, perché dentro ha tutto quello che deve avere un pezzo per me: un riff che spacca, un ritornello che apre, un solo cantabile, uno special semplice ma efficace che cambia l’armonia con un solo accordo in più e il finale con la batteria che raddoppia. Semplicemente perfetto.
Di aneddoti ce ne sarebbero tantissimi: il disco ha avuto una gestazione particolare ed ogni seduta di registrazione è stata fatta nel nostro piccolo studio, che è un mondo a sé stante. Basti pensare che nel periodo estivo, per le take di batteria, la temperatura interna alla sala di registrazione ha raggiunto i 43 gradi con tasso di umidità del 79%.
Per non farci mancare nulla, durante la registrazione del disco il batterista lavorava a Torino, quindi, abbiamo dovuto fare incastri degni dei migliori giocatori di Tetris.
Che farete nei prossimi mesi?
Giorgio (batterista)
Una sola parola d’ordine: suonare. Vogliamo portare il nostro album in giro per farlo ascoltare a più persone possibili. Restate sintonizzati sui nostri canali social: #Stay Rock, Stay Electric!