Recensioni e Interviste

La Classe Dirigente: la nostra intervista

In occasione dell’uscita del disco “Termini per una resa”,  intervistiamo la band La Classe Dirigente, nome nuovo nella discogrqafia per un progetto in realtà già consolidato con il nome di Nadiè.

Il disco è uscito, oltre che in digitale, anche in versione CD e LP da collezione tramite Vrec Music Label.

Descrivete la vostra band in 5 righe. Da dove provenite ed il genere che proponete. Dateci dei riferimenti ad artisti a cui vi ispirate.

La classe dirigente è una band di Catania, che si forma nominalmente nel 2024 dalle ceneri dei Nadiè, band attiva dal 2005. Il genere è un pop d’autore con venature post rock e orchestrazioni. Ci ispira il cantautorato italiano anni 70 e la tradizione del rock inglese nella sua versione più ispirata.(Alfio – Batteria) 

Cosa vi spinge a fare musica?

La necessità di dover dire qualcosa e non ci interessa a quante orecchie ma a quali. (Francesco – Chitarra)

Perché avete intitolato il disco così?

Perché ci piace poter combinare il senso del titolo. Termini per una resa, cioè parole che vogliono rendere il senso profondo di un significato. Siamo molto legati ai nostri testi. (Giovanni – Voce)

Qual è il brano dell’album a cui siete più affezionati (ogni membro della band può dire il suo)?Raccontateci un aneddoto sulla realizzazione del disco.

Questo disco è senza dubbio magico, ogni brano ha un suo lato ‘esoterico’. Tra tutti, “Francesco ha abbandonato”, brano che chiude il disco, scritto per una ragazzina che si è lanciata dall’ottavo piano. Evento realmente accaduto che, in seguito, ci ha colpito da vicino in un modo totalmente inaspettato e assurdo. (Gianpiero – Basso)

Che farete nei prossimi mesi?

Sicuramente gireremo l’Italia a suonare e promuovere il disco. C’è tanta voglia di suonare dal vivo, accrescere e consolidare il nostro pubblico. (Marcello – tastiere) 

— Onda Musicale

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