Fuori dal 23 maggio “AOC”, il nuovo singolo degli Zipper Blues. La band di Verona torna con un singolo rock pieno di energia, il primo tassello di quello che sarà il loro prossimo album
Il brano si apre con la frase “Appellation d’Origine Contrôlée” per poi esplodere con chitarre potenti e una voce graffiante pronta a farti entrare nel vivo. “AOC” il nuovo singolo degli Zipper Blues è incalzante, ritmata e tutto ciò che un’amante del rock può apprezzare.
Il 23 maggio è uscito “AOC”, un singolo potente e pieno di energia. Cosa rappresenta per voi questo brano ?
AOC per noi rappresenta una sorta di riconferma, come a voler gridare la voglia di essere schietti e diretti, con un nuovo lavoro , che a noi in primis, ha fatto capire quanto vogliamo andare dritti per la nostra strada, senza condizionamenti.
Il titolo richiama l’Appellation d’Origine Contrôlée, legata alla certificazione di qualità nel mondo del vino. Come nasce questa metafora e cosa volete comunicare con essa?
Il pezzo nasce in un periodo in cui Sara, la cantante, molto appassionata di vini, come tutta la band del resto, studiava le zone vitivinicole francesi, per i suoi studi da Sommelier e ha pensato di dedicarci un testo. Il pezzo è nato di getto, sorretto da una base strumentale dritta e autentica come la musica alternativa degli anni 90. La musica originale va protetta, come si fa con le
denominazioni per i vini. Ecco AOC.
Avete detto che “AOC” era rimasto in un cassetto per un po’. Cosa vi ha fatto capire che era arrivato il momento giusto per tirarlo fuori?
AOC è stato uno dei primi pezzi che abbiamo composto, ma all’epoca , non ci aveva convinti del tutto e abbiamo deciso di non includerlo nel nostro primo EP. L’anno scorso è nata l’esigenza di uscire con un nuovo lavoro, per dare continuità al progetto e registrare i brani nuovi che avevamo. Non potevamo lasciare questo brano ancora chiuso nel cassetto così abbiamo ricominciato a suonarlo, dandogli altre vesti. Abbiamo capito che il brano era maturo quando abbiamo sentito le prime registrazioni in studio. Parte del merito va sicuramente anche a chi ci ha prodotti, per aver saputo trovare la giusta pasta sonora, per questo pezzo.
Avete definito “AOC” come il primo tassello del vostro prossimo album. Che tipo di viaggio musicale dobbiamo aspettarci?
AOC è sicuramente il brano più carico del disco. Altri pezzi avranno carattere più intimo e malinconico. Il nostro mondo sonoro è sempre stato caratterizzato da alternanze molto variegate, fatto di dualismi, e contrapposizioni. Le nostre influenze musicali sono diverse, e i pezzi funzionano solo quando riusciamo a trovare un equilibrio che soddisfi tutti. Le tematiche
affrontate nel disco, vengono come sempre dalla vita di tutti i giorni, e parlano di fratture, prese di posizione, scelte, di amicizia e di amore per la musica. I brani hanno delle sfumature che potranno regalare all’ascoltatore libere interpretazioni per creare il proprio viaggio individuale.

L’attività live è un pilastro del vostro progetto. Com’è il vostro rapporto con il palco e cosa possiamo aspettarci dai concerti di quest’estate?
Siamo molto soddisfatti perché nell’ultimo anno siamo riusciti ad incrementare l’attività live e per noi esibirci dal vivo è fondamentale. Il live è l’atto conclusivo che sta dietro la scrittura di un pezzo. Sentiamo di non averlo concluso se non siamo riusciti a portarlo live almeno una volta.
L’idea di scrivere pezzi propri nasce primariamente dalla necessità di comunicazione che ognuno di noi Zipper Blues,ha. Portare i nostri pezzi dal vivo è la massima espressione del nostro desiderio di comunicazione. Insomma, quando abbiamo qualcosa da dire, non riusciamo a stare zitti. Abbiamo lavorato molto sui nostri set, per riuscire sempre a ricreare il giusto mood, anche visivamente, e in questo senso e possiamo dire di essere cresciuti molto! L’attività live per l’estate sarà abbastanza intensa, e si concentra soprattutto tra giugno e luglio. Prenderemo parte ad un paio di festival locali, qui nella provincia di Verona, e parteciperemo a rassegne musicali tra Veneto e Lombardia. Certamente sarà la condizione giusta per avere un pubblico carico che ci darà la spinta giusta per dare il meglio e contiamo di fare degli show super rock’n’roll.
Ci sono aneddoti o momenti particolari che vi portate dietro dai recenti contest e festival?
La parte divertente di quello che facciamo come band è che noi riusciamo sempre a divertirci in qualsiasi situazione perché abbiamo instaurato un rapporto di amicizia molto importante. Ricordiamo con gusto un live in occasione della festa della musica a Brescia, dove Sara, la mattina seguente a una serata fuori bella carica, non ha sentito la sveglia e non si è presentata
in Sala Prove. Siamo andati a prenderla sotto casa suonando ripetutamente il campanello. Si è dovuta preparare in fretta e siamo arrivati giusti giusti per l’orario del nostro live. Da allora, ogni volta che ci diamo un appuntamento, abbiamo un orario che vale per tutti, ed uno specifico, per Sara (LOL)
