Intervista ai Quarzomadera in occasione dell’uscita di “Zyra” , sesto album in studio della storica rock band lombarda.
In occasione dell’uscita di “Zyra” (Vrec/Believe), sesto album in studio della storica rock band lombarda Quarzomadera, approfondiamo ulteriormente il loro progetto per chi ancora non conoscesse la band composta da Davide Sar (voce e chitarra), Oreste Bruzzano (basso) e Tony Centorrino (batteria) .
1) Descrivete la vostra band in 5 righe. Da dove provenite ed il genere che proponete. Dateci dei riferimenti ad artisti a cui vi ispirate.
Davide: siamo un power trio di genere alternative stoner rock da Monza e Milano. Riferimenti: Kyuss, Queens of the Stone Age, Clutch, Colour Haze ma siamo influenzati da tutto ciò che è rock, passato e presente.
2) Cosa vi spinge a fare musica?
Davide: consideriamo la musica come lo sfogo creativo che più ci si addice, comunicare attraverso suoni e testi la nostra personale visione del mondo e della realtà è sempre stata un’urgenza che nasce spontaneamente, senza forzature ed obiettivi prefissati se non quello di fare ascoltare ciò che facciamo, misurandoci costantemente con noi stessi ed il pubblico.
3) Perché avete intitolato il disco così?
Davide: “Zyra” è il pianeta della salvezza e della speranza con caratteristiche simili alla Terra nel film sci-fi del 1951 “Quando i mondi si scontrano” diretto da Rudolph Mate’ (del quale è previsto a breve un remake), dove l’umanità, sempre alle prese con gravi problemi sociali e conflitti, potrebbe risorgere e pensare ad un futuro migliore dopo essere stata annientata da un terribile evento cosmico. Crediamo che gli interrogativi su cosa ci aspetterà negli anni a venire, alla luce di quanto accade nel mondo, siano all’ordine del giorno ed abbiamo tratto ispirazione dal film per farne un album musicale i cui testi analizzino questi temi.
4) Qual è il brano dell’album a cui siete più affezionati? Raccontateci un aneddoto sulla realizzazione del disco.
Tony: “Urano”
Oreste: “Pitecantropi”
Davide: “Casi diversi, Vite diverse”. Il fatto forse più curioso nella realizzazione dell’album è che su desiderio del capo della nostra label Vrec David Bonato, siamo rientrati in studio per realizzare un nono brano inizialmente scartato (perché in realtà ne avevamo previsti otto). I tempi di uscita dell’album si sono così allungati ma ne è valsa decisamente la pena, perché il brano in questione “Alchimia” è ora un punto di forza delle nostre scalette dal vivo.
5) Che farete nei prossimi mesi?
Davide: sicuramente faremo dei live a supporto dell’album e cercheremo di promuoverlo attraverso tutti i canali a nostra disposizione, dato che, come accade spesso per molte band e solisti, consideriamo l’ultima fatica come la più appagante e riuscita, consapevoli comunque che l’ultima parola spetta sempre a chi ci segue ed apprezza.


