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Intervista agli Human Tapes, fuori con “Il più stanco”

Il più stanco

Fuori dal 10 ottobre “Il più stanco”, il nuovo singolo degli Human Tapes. Un brano che sa mescolare influenze differenti su una base R&B mantenendo uno stile accattivante e sensuale.

“Il più stanco” siamo tutti noi che inseguiamo la perfezione senza concederci una pausa. Gli Human Tapes criticano questa società legata all’apparenza, alla corsa, in un modo elegante. Non puntando il dito, non criticando apertamente ma mettendo i riflettori su chi non ce la fa più e nonostante questo continua senza arrendersi.

“Il più stanco” è uscito il 10 ottobre — com’è nato questo singolo? Da dove viene l’idea o l’emozione che vi ha spinti a scriverlo?

Di quella sera ricordo lo stupore con cui tornai a casa: avevo scoperto una bellissima realtà sociale nel mio paese e ne ero fiera, entusiasta. Mi resi conto di quanto spesso mitizziamo ciò che è lontano, ignorando le meraviglie che abbiamo sotto gli occhi. Forse lo facciamo perché non conosciamo un altro modo di pensare, perché ci hanno insegnato che per migliorare bisogna andare chissà dove. Ma non è sempre così. Le opportunità non sono uguali per tutti, eppure chi ha meno spesso è il più corretto, il più puntuale, il più concreto, è quello stanco che però si alza all’alba con il sorriso, perché per lui realizzare i sogni conta più che sognarli.

Il testo parla di una società ossessionata dalla perfezione. Quanto di questa stanchezza sentite anche nella vostra vita o nel mondo musicale di oggi?

Direi che la pressione è tanta, ogni giorno ci confrontiamo con l’idea di non essere mai abbastanza, ma col tempo abbiamo imparato ad accettarlo. Viviamo in un mondo dove gli standard sembrano sempre più elevati: dobbiamo essere belli, ricchi, talentuosi, poliedrici, sportivi, ma anche colti, profondi e sensibili. Scegliere di essere sé stessi è la cura. Le nostre imperfezioni ci rendono unici e raccontano la nostra storia. Se il mare avesse tutte le onde uguali non ci lascerebbe senza parole ogni volta che lo guardiamo.

“Una culla per chi non riesce a fermarsi” è una descrizione bellissima. Che cosa vorreste che chi ascolta provasse alla fine del brano?

La musica è meravigliosa perché si presta alla libera interpretazione. Non credo sia possibile individuare un sentimento univoco per tutti, ma se dovessi sceglierne uno, sarebbe l’empatia.

Human Tapes significa “nastri umani”: come nasce questo nome e che cosa rappresenta oggi per voi?

Il nome nasce dalla nostra passione per il lo-fi e per le audiocassette. Ma più di ogni altra cosa, ci affascina l’idea che sulle cassette si possa registrare e cancellare all’infinito: è questo il concetto che più ci rappresenta. Amiamo metterci in discussione, sperimentare nuovi stili e generi, cancellare e riscrivere, senza mai dare nulla per scontato.

Dopo brani in Inglese e in Italiano, vi sentite più liberi a scrivere nella vostra lingua madre o l’Inglese rimane parte della vostra identità sonora?

In realtà l’Inglese era solo una maschera, un velo tra noi e il mondo. Le parole c’erano ma restavano un po’ nascoste, protette dal calore del nostro respiro e lontane dal giudizio degli altri. L’ Italiano è il nostro atto di coraggio e di autenticità a cui non rinunceremo più.

Dall’album “Childhood” a “Saturn Flower”, fino a “Leggerezza” e ora “Il più stanco”, sembra che ci sia un filo conduttore di introspezione e cambiamento. Qual è la vostra evoluzione più grande come band?

Ogni brano è sicuramente una fotografia di quel preciso momento, un frammento che racconta ciò che stavamo vivendo in quell’istante. Siamo una band in cui prevalgono la democrazia e il confronto: questo ci permette di crescere costantemente, sia a livello personale che musicale. Riusciamo ad evolverci e a restare uniti nonostante i cambiamenti individuali e artistici, perché condividiamo una base comune. Siamo quattro persone molto riflessive, a volte un po’ nostalgiche, ma con un punto fermo che ci lega: la musica. È il nostro linguaggio, il nostro unico modo di stare bene.

C’è già in vista un nuovo album o altri singoli dopo “Il più stanco”?

Assolutamente si non è un segreto, ci saranno singoli e ci sarà un album, nei prossimi mesi tante belle sorprese.

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— Onda Musicale

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