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“La Storia del Concept Album”: la necessità di conoscere i significati del rock

«In questo libro passato, presente e futuro dei “concept album” e delle opere rock si fondono e si confondono tracciando, attraverso mezzo secolo di soggetti, trame, copertine, opere multimediali, successi e flop, una storia irregolare, osservata in profondità, aprendo parentesi come sipari nel grande teatro del rock». (Introduzione di “Opera Rock. La storia del concept album“).

Risultato che sorprende

Quando due personalità molto diverse tra loro si sfidano nella stesura di un libro sulla storia delconcept album”, il risultato non può che essere sorprendente. Stiamo parlando di Daniele Follero – giornalista e autore, le cui riflessioni concettuali  iniziano con il libro “Concept Album” (Odoya, 2009), e di Donato Zoppo – giornalista, conduttore radiofonico, e autore di vari libri su nomi storici della musica come King Crimson, Area, PFM, Lucio Battisti e Genesis.

La genesi della collaborazione

La genesi della collaborazione tra i due ce la spiega proprio Daniele nei momenti iniziali di un’intervista della rassegna “Parola ai libri!”, organizzata dal blog “The Pink Truth. La verità sui Pink Floyd”, una rassegna che dà volto e voce ai libri: «Un anno prima di prendere i contatti con l’editore [Hoepli – La Grande Libreria Online], io e Donato collaboravamo per Rockerilla e scrivemmo un importante articolo sul prog. Dato che avevamo già collaborato in passato, pensai che fosse la persona giusta per ampliare il discorso sul “concept album” intrapreso nel 2009 con l’uscita del mio libro [“Concept Album” (Odoya, 2009)]. Il progetto era molto impegnativo: infatti, abbiamo impiegato vari mesi solo per catalogare i dischi da studiare, poi è stato tutto molto più naturale. È stato un lavoro di due anni di ricerca, di stesura e di collaborazione molto divertente, dato che abbiamo due stili completamente diversi. Un lavoro davvero stimolante».

Aggiunge Donato:

C’è stata, intanto, una conoscenza professionale, dato che Daniele fu il primo a trattare in maniera scientifica e analitica la materia, e fu inevitabile intervistarlo. Lo intervistai successivamente anche per il libro sui Kiss [“Kiss. Le maschere del rock” (Odoya, 2009)]. In più, c’è stata la collaborazione per un giornale storico come Rockerilla. Quindi, era un percorso che, professionalmente parlando, si era già incrociato».


La forza di “Opera Rock. La storia del concept album”

risiede proprio nell’unione di due personalità e stili così diversi tra loro, ma – al tempo stesso – così connessi. La sua particolarità, invece, si evince proprio dalla spontaneità con cui si lascia leggere: è un libro che ti cattura, che ti accende la curiosità, che ti porta ad approfondire, che ti obbliga all’ascolto. Insomma, un libro che ti connette alla musica, alla storia, alla cultura, ma che allo stesso tempo ti arricchisce senza pretendere nulla da te.


L’importanza del contesto storico-culturale – elemento cardine del libro – è spiegata dallo stesso Donato:

Reputo il contesto storico-culturale necessario ed obbligatorio quando si parla di gruppi storici come Beatles, Pink Floyd, King Crimson, New Trolls. La saggistica rock per troppo tempo si è fermata soltanto all’elencazione o ai semplici aneddoti, o ad una trattazione analitica che, però, ha tralasciato il contesto e la storia. Non dobbiamo dimenticare che da Elvis Presley fino ad oggi, il rock ha profondamente segnato la storia del secondo Novecento. Ad esempio, l’album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles, che non a caso è molto presente nel libro, ha una tale influenza nella storia del Novecento, che è impossibile non conoscere l’intero contesto. Il caso “The Wall” [il “concept album” pubblicato dai Pink Floyd nel novembre del 1979, a cui è dedicato un intero capitolo del libro] ha avuto, poi, uno svolgimento tale da confrontarsi con uno degli eventi più importanti del Novecento: la caduta del muro di Berlino. Raccontare la storia del rock significa raccontare un intero secolo, in particolare gli ultimi 50 anni del Novecento, in cui il rock ha avuto una presenza centrale. Infatti, il Premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan ha certificato l’influenza extra-musicale di una figura musicale del rock».


Interessante notare che lo scopo iniziale del libro era quello di essere un’enciclopedia dei “concept album”.

Lo stesso Donato conferma tale scopo: «Tutta l’operazione partiva inevitabilmente dalla catalogazione dei “concept”, stabilendo prima cosa fosse un “concept album” e andando, poi, a vedere quali erano tutti quelli pubblicati, per avere una sorta di dominio storico, cronologico e discografico. L’enciclopedia dei “concept album” è diventata, successivamente, una vera e propria storia, che segue sia un percorso prettamente cronologico, che un taglio anche contenutistico con degli approfondimenti mirati».


L’evoluzione del “concept album”

è raccontata con metodo e scrupolosità, senza risultare pesante al lettore: la struttura di “Opera Rock”, infatti, permette di avere una chiara visione della narrazione della storia. In altre parole, non è un libro da leggere tutto d’un fiato, non è una storia racchiusa da un inizio e una fine, non è un saggio farcito di nozioni pretenziose. Insomma, non è un libro qualunque. Questo libro è un’autentica guida: un percorso interattivo che, attraverso le tappe della storia della musica rock, amplifica il modo di vedere le cose, dando la possibilità al lettore di interagire con esso, con i più influenti dischi del rock – The Dark Side of the Moon, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, Tommy, Berlin, e tanti altri – a fare da cornice musicale alla lettura stessa del libro. Percezione sonora (musica) e tattile (libro), che si fondono in una piacevole armonia dei sensi, lasciando al lettore un piacevole senso di benessere.


Questo libro è il chiaro esempio della fusione tra musica e testo, tra brano e spettacolo, tra concept album e opera rock.

È il libro perfetto per ogni appassionato di musica, per spingersi oltre l’apparenza ed intraprendere un percorso che va al di là della musica. Perché il rock non è un semplice genere musicale; il rock è un modo di stare al mondo. E Donato Zoppo e Daniele Follero ci hanno regalato una piccola opera culturale, capace di svelarci i concetti più oscuri della musica – a mio parere – più significativa della storia culturale recente. Una storia assolutamente da conoscere.

a cura di Andrea Parente

— Onda Musicale

Tags: Concept Album, The Wall, The Beatles
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