Recensioni e Interviste

Lambstone: la rock band si racconta al nostro giornale. Ecco l’intervista

In occasione dell’uscita del secondo album Higher Deeper della rock band dei Lambstone, abbiamo scambiato due parole con Giogio “Dexter Ancora”, lead guitar della band.

Descrivete la vostra band in cinque righe. Da dove provenite ed il genere che proponete. Dateci dei riferimenti ad artisti a cui vi ispirate.

I Lambstone sono una band “modern-rock” con influenze alternative rock (BUSH, CREED, PEARL JAM), caratterizzata da una forte componente melodica ed emotiva. La band è di origine milanese e si è fatta già conoscere nel 2015 con il singolo “Grace” in rotazione su Virgin Radio Italia. Il nostro album di debutto, pubblicato nel 2017, si intitola “Hunters & Queens” (Vrec /Audioglobe) ed è stato registrato con Pietro Foresti, produttore multi-platino di esperienza internazionale.

Cosa vi spinge a fare musica?

“Nella band ascoltiamo tanti generi diversi; alcuni di noi hanno un background tipicamente rock o metal, altri prediligono sonorità più alternative e prog in senso ampio. Probabilmente quello che unisce la band è un certo amore per il rock degli anni 90/2000, americano ma non solo, spesso etichettato come grunge o post-grunge. Tutto questo calderone ha generato il nostro sound e la voglia di creare qualcosa di unico e personale per trasmettere le nostre emozioni a chi ci ascolta e ci segue.”

Perché avete intitolato il disco così?

“Il dualismo e la contrapposizione sono concetti che ci interessano particolarmente, è stato cosi anche con “Hunters & Queens”.  Higher Deeper allude a certe altezze che a volte raggiungi o credi di aver raggiunto che poi portano a volte a discese ripide quanto rovinose, a profonde fasi di depressione che però possono portare a una rinascita altrettanto improvvisa ed esaltante.”

Qual è il brano dell’album a cui siete più affezionati?

Sicuramente “Deep” è il brano più introspettivo e a cui probabilmente siamo più affezionati. E’ stato il primo singolo della del nuovo album Higher Deeper, uscito nel 2019 prima del periodo più difficile della pandemia e con la collaborazione della distribuzione digitale di  Universal Music Italia di cui siamo molto orgogliosi.”

Raccontateci un aneddoto sulla realizzazione del disco

“Questo è un album che ha attraversato due anni difficili per la musica. Prodotto e registrato tra il 2019 e il 2020 ha dovuto aspettare il 2022 per vedere la luce in fondo al tunnel. Sicuramente non possiamo dimenticare l’inizio della registrazione in studio dell’album, quando il nostro batterista “Castello” ha registrato i primi due brani con 40 di febbre… e non sappiamo ancora e non sapremo mai se fosse solo una semplice influenza.”

Che farete nei prossimi mesi?

“Speriamo che il 2022 sia l’anno della rinascita della musica e dei concerti, per cui, il nostro obiettivo primario è quello di suonare il più possibile, dai club alle manifestazioni più importanti come il Pistoia Blues Festival dove abbiamo suonato nel 2017 e 2019. Interviste e radio tour saranno di contorno al nostro viaggio on the road!”

— Onda Musicale

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