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Stranger Things – Seconda stagione: “Questi non sono incubi: succede davvero!”

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Stranger things 2

La stagione più debole della saga si lancia in molte direzioni ma non è sorretta da una vicenda principale abbastanza forte.

Il successo mondiale della prima stagione di “Stranger Things”, la serie horror ambientata negli anni ’80, ha portato Netflix a realizzarne rapidamente una seconda per la gioia dei suoi fan. Le nuove avventure della comunità di Hawkins, scritte e dirette da molti soggetti ma sempre con la supervisione dei Duffer Brothers, sono state messe on line nell’ottobre 2017. Anche il cast è stato riconfermato, e accanto a Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Natalia Dyer, Charlie Heaton, Joe Keery e Cara Buono troviamo le nuove entrate Sadie Sink, Dacre Montgomery, Sean Astin e Paul Reiser.

La trama riparte quasi un anno dopo le vicende narrate nella prima stagione, precisamente nell’ottobre del 1984. Poco prima di Halloween Will ha delle frequenti e preoccupanti visioni del Sottosopra, nelle quali vede una figura simile ad gigantesco ragno sovrastare la città. Joyce e Hopper portano pertanto il ragazzino a fare frequenti visite presso il laboratorio di Hawkins, ora gestito dal dottor Sam Owens. Intanto in città arrivano due nuovi abitanti, il bello e violento Billy e sua sorella Maxine (detta Max) che attira subito l’attenzione di Will, Dustin e Lucas.

Tramite un flashback scopriamo che Undici è riuscita a scappare dal Sottosopra, ed è stata nascosta da Hopper in una baita di sua proprietà. L’uomo è riuscito a scoprire la vera identità della ragazza, e a trovare sua madre. Stanca di stare relegata, Undici fugge e si reca proprio dalla donna, che purtroppo vive in stato catatonico; scopre così che il suo vero nome è Jane. La ragazza successivamente va da sua “sorella” Kali, un’altra giovane fuggita dal laboratorio e che ora vive a Pittsburgh; con lei vivrà alcuni giorni da “criminale” vendicandosi dei tecnici di Hawkins.

Dustin trova uno strano animaletto nel bidone delle immondizie, e lo tratta come un cucciolo finché i ragazzi non capiscono trattarsi di un altro vorace mostro fuggito dal Sottosopra, e che purtroppo non è da solo. Unendo le loro forze i nostri protagonisti dovranno fare fronte a tutto questo, per salvare le loro vite e quelle dei loro cari.

Recensione

La seconda stagione di “Stranger Things” è quella che i critici definiscono come “interlocutoria”, ovvero un ponte di passaggio tra la precedente e la terza. Gli autori hanno cercato di diversificare il prodotto, prendendo i protagonisti e mettendoli di fronte a nuovi nemici, e introducendo personaggi ex novo. Il risultato è la stagione più debole della saga, che si lancia in molte direzioni ma non è sorretta da una vicenda principale abbastanza forte.

Per fare qualche esempio, il personaggio di Kali è interessante, ma poi non viene più utilizzato dopo la breve parentesi di Undici a Pittsburgh; sarebbe stata una buona idea se Jane l’avesse portata con sé a Hawkins per combattere i mostri. Il fatto che il laboratorio cambi di colpo la sua funzione e diventi una clinica psichiatrica è straniante. L’idea che dal Sottosopra, invece che il Demogorgone della prima stagione, escano altri mostri a casaccio sembra un segno di carenza di inventiva da parte degli autori. Non è bello che il personaggio interpretato da Sean Astin sia stato introdotto per poi essere immediatamente ucciso; spiace, perché incontrava il favore degli spettatori. Tutta la vicenda del campo di zucche è insulsa, al punto che non l’ho nemmeno accennata nel riassunto della trama.

La seconda stagione ha anche dei lati positivi, ovviamente: l’atmosfera, la simpatia dei personaggi, le musiche, l’ambientazione… sono però tutte cose che avevamo già visto nella prima. Manca – insomma – un vero elemento di novità, che era stato il cardine del successo delle prime puntate.

Colonna sonora

Tra i punti di forza della stagione ho elencato le musiche, e la sua colonna sonora è a livello qualitativo della precedente. Le musiche sono composte da Michael Stein e Kyle Dixon della band elettronica Survive; ritroviamo quindi i brani strumentali stranianti, quasi metafisici, a cui la prima stagione ci aveva abituati. Nella serie vi è anche un ampio ricorso alle canzoni edite, tra cui segnalo Ghostbusters di Ray Parker Jr e Scarface (push it to the limit) di Paul Engemann, in entrambi i casi tratte dalle pellicole con il medesimo titolo. Purtroppo manca un pezzo che abbia un ruolo importante nella storia, come era “Should I stay or Should I go” dei Clash nella prima stagione.

Le musiche di Stein e Dixon sono state inserite nella raccolta “Stranger Things 2 (Soundtrack from the Netflix Original Series)” con questa tracklist:
  1. Walkin in Hawkins
  2. Home
  3. Eulogy
  4. On the Bus
  5. Presumptuous
  6. Eight Fifteen
  7. The First Lie
  8. Scars
  9. I Can Save Them
  10. Descent into the Rift
  11. Chicago
  12. Looking for a Way Out
  13. Birth / Rescue
  14. In the Woods
  15. Digging
  16. Symptoms
  17. Eggo in the Snow
  18. Soldiers
  19. Choices
  20. Never Tell
  21. She Wants Me to Find Her
  22. Shouldn’t Have Lied
  23. It’s a Trap
  24. Crib
  25. The Return
  26. Escape
  27. We Go out Tonight
  28. Connect the Dots
  29. The Hub
  30. On Edge
  31. What Else Did You See?
  32. Run
  33. Levitation
  34. To Be Continued
Queste invece sono le canzoni edite che compaiono nella seconda stagione di “Stranger Things”:
  1. Whip It – DEVO
  2. Just Another Day – Oingo Boingo
  3. Talking in your Sleep – The Romantics
  4. Rock You Like a Hurricane – Scorpions
  5. Spooky Movies – Gary Paxton
  6. Every Other Girl – Prehistoric Wolves
  7. Ghostbusters (Instrumental Version) – Ray Parker Jr.
  8. Wango Tango – Ted Nugent
  9. Blackout – Swing Set
  10. Shout at the Devil – Motley Crue
  11. Islands in the Stream – Kenny Rogers & Dolly Parton
  12. Monster Mash – Bobby “Boris” Pickett
  13. Girls on Film – Duran Duran
  14. Outside the Realm – Big Bian Circles
  15. Ghostbusters – Ray Parker Jr.
  16. Whistle on the River – The Mercy Brothers
  17. You don’t mess around with Jim – Jim Croce
  18. Go! (Single Edit) – Tones on Tail
  19. The Ghost in You – The Psychedelic Furs
  20. Clean Cut American Kid – Ill Repute
  21. Cookin’ – Al Casey Combo
  22. How I feel about you – Jumpstreet
  23. This is radio clash – The Clash
  24. Scarface (push it to the limit) – Paul Engemann
  25. The Growing – The Haxan Cloak
  26. Try My Love – Carroll Lloyd
  27. You Ought to be with Me – Carl Weathers
  28. Gree, Green Grass of Home – Bobby Bare
  29. Can I do what I want – Shock Therapy
  30. Metal Sport – Hitman
  31. Darling Don’t Leave Me – Robert Gorl
  32. When the Sun goes down – The Jetzons
  33. Strenght in Numbers – Channel 3
  34. No More – Billie Holiday
  35. Open the Kingdom (Liquid Days, Part II) – Philip Glass Ensemble
  36. Hammer to Fall – Queen
  37. Where Django’s At – Cameron Brooks
  38. There is frost on the Moon – Artie Shaw and his Orchestra
  39. You Better go now – Billie Holiday
  40. Blue Bayou – Roy Orbison
  41. Round and Round – Ratt
  42. Open the Kingdom (Liquid Days, Part II) – Phlip Glass Ensemble
  43. Runaway – Bon Jovi
  44. Outside the Realm – Big Giant Circles
  45. Back to Nature – Fad Gadget
  46. The Bank Robbery – John Carpenter
  47. Dead End Justice – The Runaways
  48. Whisper to a Scream (Birds Fly) – The Icicle Works
  49. The Love you save may be your own – Jack Cook
  50. The Four Horsemen – Metallica
  51. Should I stay or Should I go – The Clash
  52. The way we were – Barbra Streisand
  53. I Do believe (I fell in Love) – Donna Summer
  54. I see Charcoal (You see Scarlet) – Cameron Brooks
  55. Rare Bird – Tangerine Dream
  56. Jingle Bell Rock (Re-Recorded) – Bobby Helms
  57. Love is a Battlefield – Pat Benatar
  58. Twist of Fate – Olivia Newton – John
  59. Time after Time – Cyndi Lauper
  60. Every breath you take – The Police

— Onda Musicale

Tags: Metallica/The Clash/The Police
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