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La grande bellezza: “Io non volevo solo partecipare alle feste, io volevo avere il potere di farle fallire!”

La grande bellezza

Sarà bravo Toni Servillo, sarà bella Sabrina Ferilli, ma la cosa che più impressiona è come si sia ridotta Serena Grandi.

“La grande bellezza” è una pellicola diretta da Paolo Sorrentino che l’ha scritta assieme a Umberto Contarello, ed è interpretata da Toni Servillo e altri grandi attori. Uscita nel 2013, ha vinto il Premio Oscar come miglior film in lingua straniera, e numerosi altri riconoscimenti in Italia e all’estero. La sua distribuzione nelle sale è stata un evento, capace di riportare il cinema italiano ai fasti di un tempo. Tra i pregi della pellicola vi è indubbiamente la sua colonna sonora, in cui canzoni edite e composte per l’occasione caratterizzano in maniera determinante ed indimenticabile le scene.

Il protagonista del film è Jep Gambardella, uno scrittore, giornalista di costume e critico teatrale nella Roma bene. Il suo unico libro “L’apparato umano” è stato un successo, e da allora Jep si è adagiato sugli allori. Le persone che frequenta, le feste e gli eventi mondani della capitale lo hanno rammollito, privandolo del desiderio della scrittura. Gambardella – in realtà – già da tempo odia questo mondo fatto di persone egocentriche, infedeli e altezzose, e sembra l’unico ad accorgersi del vuoto delle loro vite. Se da un lato l’uomo vorrebbe riprendere a scrivere, dall’altro è troppo invischiato in quell’ambiente che non gli fornisce stimoli ma solo false lodi, per fare il grande passo. Alcuni incontri e circostanze, tra cui la morte di persone a lui vicine, lo spingono però a lasciare quel mondo con la lucidità e la consapevolezza necessaria per produrre un nuovo romanzo.

Analisi

“La grande bellezza” è un capolavoro, non ci sono altre parole per definirlo: il ritratto che Paolo Sorrentino fa di una certa Roma e dei suoi abitanti e vita è spettacolare, drammatico e grottesco allo stesso tempo. Oltre che per la regia e l’interpretazione di Toni Servillo, il film si distingue per la molteplicità di grandi attori presenti nel cast. Tra questi Roberto Herlitzka, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Iaia Forte, Giorgio Pasotti, Serena Grandi, Luca Marinelli, Pasquale Petrolo (Lillo), Isabella Ferrari e persino Fanny Ardant e Antonello Venditti che interpretano loro stessi. Si tratta di una squadra di caratteristi che riesce a rendere vivi e credibili alcuni “mostri” contemporanei, che popolano le nostre città e vite.

Il paragone più immediato che viene in mente guardando “La grande bellezza” è quello con “La dolce vita”, ma non bisogna leggere questo come un confronto che porti a sminuire uno dei due. Ci conferma, piuttosto, che in certi ambienti niente cambia, e che la realtà è ancora oggi più interessante della finzione. Alcune scene “La grande bellezza” sono entrate subito di diritto nella storia del cinema, come quelle delle feste, in cui la regia di Sorrentino dà il suo meglio con movimenti di camera arditi che rendono ancora più grottesche le figure che vi si avvicendano. Le sequenze dei party si fanno ricordare, inoltre, per l’uso di canzoni da discoteca tra cui l’iconica “Far l’amore” di Raffaella Carrà nella versione dance di Bob Sinclar.

L’unico particolare di cui io mi possa lamentare è la giraffa fatta (male) in digitale, un orrore per gli occhi, una caduta di stile non accettabile in una grande produzione del genere.

Colonna sonora

Anche le canzoni contenute in “La grande bellezza” hanno contribuito a renderlo un grande film, in particolare la già citata “Far l’amore”. Nella pellicola, oltre ai brani editi, si possono sentire le musiche di scena scritte da Lele Marchitelli. Le tracce presenti nel film sono le seguenti:

  1. I Lie – (David Lang) Torino Vocalensemble
  2. World to Come IV – (David Lang) Maya Beiser
  3. My Heart’s in the Highlands (feat. C. Bowers-Broadbent) – (R. Burns, A. Pärt) Else Torp
  4. Time – Lele Marchitelli
  5. The Beatitudes – (Vladimir Martynov) Kronos Quartet
  6. Dies Irae – Zbigniew Preisner
  7. The Lamb – (John Tavener) The Choir of the Temple Church
  8. Sinfonia in do maggiore II (Andante adagio) – (Georges Bizet) Donald Johanos
  9. River Flows – Lele Marchitelli
  10. Sinfonia n. 3 III (Cantabile semplice) – (Henryk Górecki) Dawn Upshaw
  11. Beata Viscera – (Magister Perotinus) Mikk Üleoja – Vox Clamantis
  12. Far l’amore (feat. Raffaella Carrà) – (V. Sessa Vitali, C. Carucci) Bob Sinclar
  13. More Than Scarlet – Decoder Ring
  14. Take My Breath Away – Gui Boratto
  15. Brain Waves – Lele Marchitelli
  16. Everything Trying – Damien Jurado
  17. Parade (feat. Damien Lindelof) – Tape
  18. Color My World – Lele Marchitelli
  19. Forever – (Maurizio Fabrizio) Antonello Venditti
  20. Surge of Excitement – Lele Marchitelli
  21. Water from the Same Source – (C. Frederickson, R. Grimes, J. Noble) Rachel’s
  22. Settembre non comincia – Lele Marchitelli
  23. Ti ruberò – (Bruno Lauzi) Monica Cetti
  24. Trumeau – Lele Marchitelli
  25. Que no se acabe el mambo – (J. Peña Suazo) La Banda Gorda
  26. We No Speak Americano – (R. Carosone, N. Salerno – Yolanda Be Cool) Studio Allstars
  27. Discoteca – (Christian Bouyjou, Chloé Fabre, Radha Valli) Exchpoptrue
  28. There Must Be an Angel – (A. Lennox, D. Stewart – Lorraine Bowen) El Gato DJ
  29. Ramona – Lele Marchitelli
  30. Mueve la colita – (F. Attanasio, Ricky Nanni, Lorenzo Confetta) El Gato DJ
  31. Moody – (Scroggins Sisters) ESG
  32. Pancho – Jack Trombey
  33. Trois mouvements perpétuels – (Francis Poulenc) Peter Beijersbergen van Henegouwen

Premi

Il film ha conquistato il titolo di Miglior film straniero ai Premi Oscar, ai Golden Globe e al British Academy Film Award. Ha inoltre vinto il premio come Miglior film all’European Film Award e al Ciak d’oro. Il regista Paolo Sorrentino ha ottenuto il riconoscimento come miglior regista ai David di Donatello e all’European Film Award. Toni Servillo è stato premiato come miglior attore ai David di Donatello, all’European Film Award e al Ciak d’oro, e ha inoltre ricevuto un Nastro d’argento speciale.

— Onda Musicale

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