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Emily Young, la ragazza che ha reso celebri i Pink Floyd ma è stata dimenticata per 50 anni

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Chi era Emily Young, “The Psychedelic Schoolgirl“, la ragazza che ha ispirato “See Emily Play“, uno dei singoli più famosi dei Pink Floyd?

Siamo nel 1966 e i Beatles sono impegnati in un viaggio spirituale (e non solo) in India e stanno dando forma a quell’ album che avrebbe capovolto la musica: Revolver (leggi l’articolo). C’è però un altro gruppo britannico che si sta allontanando dagli schemi classici e tradizionali di quel periodo e sta, a sua volta, dando vita ad un “sound “che avrebbe generato effetti mentali simili a quelli prodotti dall’ LSD. Questo gruppo si chiama Pink Floyd.

Ma di chi è il merito di questa innovazione musicale? I Beatles usano le loro esperienze allucinogene come temi centrali in alcune delle loro canzoni e i i Pink Floyd stanno gettando le basi di un genere completamente nuovo che in seguito sarà conosciuto (ed apprezzato) come psichedelia: il psychelic rock, inventato dai texani The 13th Floor Elevators.

Tuttavia, la portata della musica dei Pink Floyd diventa così importante che in pochi anni la loro influenza nella musica controculturale appare davvero molto evidente. La band (nella sua prima fase) è composta da Richard Wright, Roger Waters e Nick Mason ed è guidato dal cantante e compositore Roger Keith “Syd” Barrett (6 gennaio 1946 – 7 luglio 2006).

La popolarità della band e le vendite dei loro dischi aumentano, ma anche i conflitti interni tra i vari componenti, specialmente fra Syd Barrett e Roger Waters, entrambi dalla spiccata e difficile personalità. In poco tempo Syd Barrett, che è affetto dalla Sindrome di Asperger (leggi l’articolo), è costretto a lasciare i Pink Floyd ed il suo posto viene preso dal giovane David Gilmour. (leggi l’articoloPer un breve periodo Gilmour affianca Barrett ma alla fine si decide per i suo allontanamento. In quel momento i Pink Floyd stanno plasmando i suoni di quello che sarebbe diventato il  progressive rock, presentandolo come alternativa ad altri sottogeneri del rock.

Ma facciamo un passo indietro. Quando Syd Barrett è ancora nella band scrive “Interstellar Overdrive“, che porta ad un contratto con la EMI (leggi l’articolo) per la realizzazione del loro primo disco, che sarà The Piper at the Gates of Dawn. (leggi l’articolo)

I Floyd registrano quindi due singoli: “Arnold Layne” e “See Emily Play“. Ed è proprio con l’uscita di “See Emily Play” che inizia l’ascesa inarrestabile della band. Il resto, come si dice, è storia. 

Ma cosa ha reso questa canzone speciale? Syd Barrett, che come detto era il leader incontrastato della band, in seguito ha ammesso che il personaggio che lo ha ispirato a scrivere quella canzone è una donna che lui ha visto nei boschi mentre camminava sotto gli effetti dell’LSD. Più tardi, raccontò invece di averlo inventato. Il parere di Nicholas Schaffner, giornalista musicale e biografo della band, è ancora differente.

Lui infatti sostenne che questa canzone fosse stata ispirata dalla figlia di un inglese, la quale trascorreva le sue notatte all’UFO Club di Londra, uno dei primi locali dove si esibivano i Pink Floyd. Una cosa però è certa. Il nome di questa ragazza, noto anche come “The Psychedelic Schoolgirl“, era Emily Young.

La registrazione di questo singolo rimane comunque un mistero. La EMI (leggi l’articolo) sostiene di non avere alcuna registrazione delle sessioni effettuate in quel momento e tutto quello che sappiamo sono i vari ricordi faticosamente ricostruiti e risalenti ad oltre 50 anni fa. Non è molto. E, soprattutto, non molto affidabile. 

Quello che certamente sappiamo è che Syd Barrett ha usato un righello di plastica per suonare la sua chitarra (la celebre Fender Telecaster con gli specchi tondi) e che le sessioni di pianoforte sono state registrate con una velocità diversa fra loro.

Nel frattempo, i Pink Floyd continuano la loro crescita e la loro celebrità aumenta e con essa i conflitti interni. Emily Young, invece, smette di frequentare l’UFO ed inizia a lavorare come scultrice. Oggi vive in Italia e molte delle sue creazioni sono esposte in alcuni parchi di Londra. E’ una delle più apprezzate artiste mondiali. Nata a Londra nel 1951, Emily è figlia del corrispondente in Italia del The Guardian. Le cronache raccontano che una sera Emily stesse ballando in un locale di Londra con una sua amica, tale Anjelica Huston: sul palco c’era una band emergente, i Pink Floyd.

“Io stavo ballando con un’amica e loro suonavano – racconta la donna in un’intervista a Il Tirreno – Io e Syd abbiamo parlato, non c’è stato altro. Lui era un poeta fantastico, una creatura deliziosa. Ha scritto questa canzone dopo un sogno in cui ero apparsa io.”

A chi le domanda cosa ci sia stato fra loro lei risponde: “Nessuna storia! Alla fine non c’è stata nessuna storia tra me e lui, non è stato nient’altro che un sogno creato dalla sua testa. Ed io non sono che un nome in una canzone …”

Come è noto, dopo l’era Barrett è iniziata l’era Waters e la band ha realizzato molti dischi memorabili come The Dark Side of The Moon (1973), Wish You Were Here (1975), Animals (1977), The Wall (1979).

Roger Waters lascia i Pink Floyd nel dicembre del 1985, dopo la pubblicazione del disco The Final Cut. Inizia quindi un’era nuova, quella di David Gilmour il quale può finalmente “dire la sua” nei Pink Floyd. Il risultato sono dischi apprezzabili come A Momentary Lapse of Reason (1987) e The Division Bell (1994), oltre ad una serie memorabile di colossali concerti live fra i quali il celebre concerto di Venezia del 15 luglio 1989 (leggi la nostra intervista all’organizzatore)

— Onda Musicale

Tags: Arnold Layne/Pink Floyd/David Gilmour/Roger Waters/Richard Wright/Nick Mason/Sindrome di Asperger/Syd Barrett/See Emily Play
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