Musica

Redattore per un giorno: “Braìn Salad Surgery” di Emerson, Lake & Palmer

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Doveroso parlare di questo disco, dopo la morte di due dei tre splendidi autori. Dopo una carriera costellata da successi, sembra che il Rock Progressive di E.L. & P. non debba esaurirsi mai, invece il canto del cigno arriva, eccome.

Braìn Salad Surgery" è un canto, si, l’epitaffio di un’epoca e dello stesso movimento Prog, sebbene fossimo appena nel ’73 e il Punk ancora lontano. Perché questo disco ha tutto di un movimento musicale nato solo pochi anni prima. Robert Fripp con “In The Court of The Crimson King” ha aperto la stagione della sperimentazione, delle suite, delle storie fiabesche ed esagerate, ma Keith Emerson c’era già stato in quelle terre, con i suoi Nice alcuni anni prima.

E qui si riprende la corona di Re Del Progressive. Disco esagerato, si disse, pomposo si affermò, che forse non aggiungeva nulla né alla carriera del trio, né al movimento musicale cui apparteneva.

Eppure “Braìn Salad Surgery" è un disco completo, dove tutti si esprimono senza sovrastare gli altri, a partire da “Jerusalem”, inno che mette in risalto la splendida voce di un Greg Lake in piena forma e “Toccata”, arrangiata quasi per mettere in risalto la classe di un batterista fin troppo sottovalutato, Carl Palmer. Elaborata e composita, con le sue fughe di moog, tanto bello questo arrangiamento da essere elogiato perfino dal suo autore, l’argentino Alberto Ginastera.

Dopo l’energia di Toccata, due pause, una dolce con la canzone d’amore di Greg Lake, “Still You Turn Me on” e lo scherzo, cui ELP erano abituati da sempre, “Benny The Buoncer”. Infine “Karn Evil 9”, la suite delle suite: un continuo inseguimento tra chitarra e voce di Lake e tastiere di Emerson, con Palmer a fare da supremo collante. Karn Evil 9 finisce con l’inquietante computer che impazzisce e chiude il disco con l’interminabile loop di Moog di Keith.

E che dire della copertina? Il cranio del teschio trafitto, una volta aperta, la cover rivelava il bellissimo volto di una mummia che altro non era che la moglie dell’artista che aveva creato tale opera: HR Giger. Nessun’altra cover avrebbe potuto rappresentare questo impossibile, esagerato, bellissimo capolavoro della nostra giovinezza.

 

  Carlo Cimino 

— Onda Musicale

Tags: Robert Fripp/Keith Emerson/Lake & Palmer/Greg Lake/In the Court of the Crimson King/Carl Palmer/ELP/Emerson
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