Musica

U2: con “Songs of Innocence” c’è voglia di stupire

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Gli U2 sono stati per molti anni associati all’idea di contestazione, critica e di giustizia sociale, da sempre associati al genere punk-rock degli inizi degli anni ’80, ed per questa ragione che è particolarmente difficile valutare e commentare l’ultima fatica discografica della band irlandese.

Il disco si intitola “Songs of innocence“, tredicesimo album in studio della band e a molte persone sarà parso quantomeno imbarazzante associare Bono e compagni a Tim Cook (Amministratore Delegato di Apple), figuriamoci nel vederli  fianco a fianco sul palco di una delle aziende più ricche del mondo.

Certamente possiamo non condividere il modo in cui è avvenuta la presentazione del disco, prodotto da Island Records,  fosse solo per il fatto che milioni di persone, inconsapevolmente, se lo sono ritrovato gratuitamente nelle loro librerie Itunes. Pare che l’operazione commerciale potrebbe fare da catalizzattore mondiale  e moltiplicare i fan di Apple e degli U2. Una vera e propria operazione di marketing. Ben pagata da Apple!

Cercheremo quindi di parlare solo del disco, prodotto da Danger Mouse (musicista e produttore musicale statunitense),  che è stato definito  “il disco più personale che abbiamo scritto” e ci trova, almeno in parte, d’accordo.

Se da una parte è vero che Bono si confronta con la sua infanzia e con i luoghi della sua adolescenza, compresi i suoi amori, dall’altro appare fortemente ridimensionato il sound. Le linee di basso e la chitarra sembrano sullo sfondo di un arrangiamento fortemente influenzato dalla personalità musicale  di Danger Mouse.

Nel suo insieme il disco è ben costruito e ottimamente arrangiato,  anche se l’impressione finale è che sia stato, volutamente, costruito un prodotto tagliato su misura per un Apple device. Ascoltato interamente il disco la nostra considerazione finale è che si tratta di un bel lavoro, certamente lontano nella concezione e anche nei fatti dai primi U2, ma ascoltabile piacevolmente.

Apprezziamo il tentativo di modernizzazione anche se, a nostro parere, risulta un po’ snob. Scaricare e ascoltarlo ci sembra come andare a pranzo in un ristorante di lusso con i jeans e gli anfibi. Si può fare, certo, ma il contrasto appare evidente. Anche se le pietanze risultano ottime e saporite.

— Onda Musicale

Tags: Apple/U2
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