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I plagi musicali 3: Zucchero

Nel precedente articolo di questa serie dedicata alle canzoni plagiate ci siamo occupati dei “recidivi“, ovvero i cantanti che hanno nel loro repertorio molti brani ispirati a pezzi famosi.

C’è però un artista la cui carriera merita un articolo a parte, ed è Zucchero. E se non ci credete, al solito cliccate sui link per ascoltare le canzoni. Nel 1986 Adelmo Fornaciari in arte Zucchero fece uscire No no (non gli dire no), che riprende pari pari la musica di The happy song (dum dum) di Otis Redding del 1968. Il ritornello è identico.

Passiamo al 1988, quando a nome di Zucchero uscì Dopo di noi, un pezzo troppo simile a I didn’t know dei Phd pubblicata nel 1983.

Basta spostarsi di un anno e raggiungiamo il 1989, quando esce un brano molto bello di Zucchero, dal titolo Madre Dolcissima. Già, peccato per quella smaccata somiglianza con Jesus is waiting di Al Green, pubblicata nel 1973. Uguale uguale!

Questa volta non serve nemmeno spostarsi: stesso anno e stesso album (“Oro, incenso e birra”) e troviamo il pezzo che fece esplodere Zucchero sulla scena musicale italiana, ovvero Diavolo in me. Che è uguale, identico, spiccicato a High time we went di Joe Cocker, uscita nel lontano 1969. Praticamente una cover.

E se ti va bene una volta, perché non riprovare? Il repertorio di Joe Cocker è talmente vasto! Nel 1996 Zucchero pubblicò il brano Menta e Rosmarino, che è la carta carbone di Sandpaper Cadillac del cantante inglese, anche questa del 1969.

Ora una combo: Così celeste di Zucchero, uscita nel 1995, rassomiglia incredibilmente a Coming Home di Bob Seger del 1982, che a sua volta riecheggia Out on the weekend di Neil Young pubblicata nel 1981. E Neil Young non copia da nessuno!

Che dire di Puro amore, brano di Zucchero del 1998 la cui strofa riprende pari pari la musica di Hedonism degli Skunk Anansie del 1996? L’inizio è identico.

Passiamo a qualcosa di più recente: Porca l’oca, brano di Zucchero del 2001, riprende nientemeno che la musica di Stormbringer dei Deep Purple, uscita nel 1974.

Chiudiamo il capitolo su Zucchero con un caso diverso, che riguarda il testo di due canzoni. Nel 2001 uscì Me gustas tu di Manu Chao, che contiene i versi “Me gusta Malasaña, me gustas tu” e “Me gusta marijuana, me gustas tu”. Cinque anni dopo venne pubblicata Cuba Libre di Zucchero, il cui ritornello recita “Mi piace la lasagna e poi mi piaci tu. Un po’ di marijuana sotto il cielo blu”. Praticamente una cattiva traduzione.

Nel prossimo articolo di questa serie dedicata alle scopiazzature leggerete e sentirete cose a cui non vorrete credere. Il prossimo articolo si occuperà infatti dei plagi “incredibili”. Vi vorrete strappare le orecchie dopo averli sentiti!

 

— Onda Musicale

Tags: Manu chao, Otis Redding, Plagi, Deep Purple, Neil Young, Joe Cocker, Skunk Anansie
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