Siamo nella Russia dei primi dell’800 e la vita del giovane e goffo Boris Grushenko (Woody Allen) scorre tranquilla nella sua grande casa assieme ai genitori ed ai fratelli Ivan e Mikhail, ma una grande minaccia incombe sull'intera nazione.
La minaccia è quella di Napoleone Bonaparte (James Tolkan) in persona che, dopo l’Austria, si prepara ad invadere anche la Russia per saziare la sua fame di potere.
I tre fratelli Grushenko sono così chiamati alle armi, ma naturalmente Boris ha paura e preferisce stare a casa a scrivere poesie d’amore per la cugina Sonja (Diane Keaton) della quale è follemente innamorato da anni.
Nonostante la sua contrarietà, e codardia, Boris viene mandato nell’esercito dove, dopo un disastroso e spassosoaddestramento, finisce per scontrarsi con le armate francesi assieme ai suoi commilitoni.
Grazie ad un "fortunato incidente" sul campo Boris riesce a creare scompiglio tra le truppe francesi ed ha sgominare una tenda di ufficiali vincendo così la battaglia. Durante questo periodo avrà poi altri contatti con la morte ed il grande mistero dell'aldilà e questo genererà tutta una serie di divertentissime gag a sfondo etico e filosofico.
Tornato a casa come “eroe” decorato, Boris vorrebbe confessare i suoi sentimenti alla cugina Sonja che, nel frattempo, ha sposato un commerciante di aringhe che continua a tradire con una serie interminabile di amanti ed avventure varie.
Dopo la morte di quest’ultimo a causa di un incidente con la pistola, la stava pulendo per difendere l'onore di Sonja, Boris si fa finalmente avanti, ma non è così facile come può sembrare.
Dovrà infatti sfidare a duello il geloso amante della provocante contessa Aleksandrovna (Olga Georges – Picot) con la quale Boris ha avuto una tresca. Solo se sopravvivrà al duello potrà sposarsi con Sonja e, per fortuna, ci riesce.
La vita coniugale è inizialmente tesa, ma per fortuna i due trovano la giusta intesa fino a quando non fanno il passo più lungo della gamba, tentare di assassinare Napoleone. Ce la faranno?
Liberamente ispirato a “Guerra e pace” di Tolstoj, anche se non mancano anacronismi e citazioni anche da “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij ed altre sue opere, "Amore e guerra" del 1975 può tranquillamente essere considerato tra i più colti del primo periodo allenianovisti i riferimenti alla letteratura, alla filosofia ed al cinema russo. La coppia Allen – Keaton poi è in gran spolveroe riesce a strappare allo spettatore più di una risata.
La colonna sonora, invece del jazz a cui siamo stati abituati come in “Midnight in Paris” o in altre pellicole, attinge dal grande mondo dei compositori classici. Serge jProkof'ev è naturalmente il primo seguito da Wolfgang Amadeus Mozart con “Il flauto magico”, godetevi la divertentissima scena del teatro in cui Boris e la famiglia commentano l'opera, ed anche il nostrano Luigi Boccherini.
Vanni Versini – Onda Musicale
