Soundtrack

The Wolf of Wall Street: “Tutto questo era legale? Assolutamente no, cazzo!”

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Siamo negli anni ’80 e la vita di Jordan Belfont scorre tranquilla all’interno della sua società di brokeraggio, l’antica e gloriosa Stratton Oakmont, dove le giornate sono intervallate da sesso, droghe e soprattutto soldi, ma non è sempre stato così.

Jordan Belfont (interpretato da Leonardo DiCaprio) fresco di laurea e di matrimonio, si accinge a buttarsi a capofitto nella giungla degli affari come apprendista broker a Wall Street.

È lì che conosce il suo maestro Mark Hanna, Matthew McConaughey, eccentrico broker che lo introduce ad un mondo di affari condito da sesso e droghe per aiutare la mente e sgombrarla dai pensieri negativi. Tutto questo, ovviamente, per raggiungere il top negli affari e nelle vendite.

Ma, come si sa, nel campo di Wall Street l’imprevisto è in agguato ed in questo caso prende la forma del lunedì nero che causa il fallimento della società ed il licenziamento di Belfont che però non si dà per vinto.

Aiutato dalla moglie Teresa, Cristin Milioti, Jordan finisce in un piccolo call center dove si occupa di vendite per telefono di azioni di piccolissime aziende scarsamente quotate in borsa, penny stock, dove si fa subito riconoscere.

Ha appreso bene le lezioni di alta finanza e vendita di Mark Hanna, tanto che riesce subito a guadagnare parecchi soldi, sostanzialmente, truffando delle ignare vittime.

Decide dunque di mettersi in proprio e di fondare con il vicino di casa Donnie Azoff, Jonah Hill, la Stratton Oakmont. Una società di brokeraggio tirata su dal niente, ma per avere un’aria di sicurezza e di rispettabilità, anche se spacciata come centenaria.

Da qui è tutto un crescendo, oltre che aziendale, di eccessi. Jordan Belfont & soci sono ufficialmente ricchissimi e desiderosi di fare sempre più soldi come dei veri lupi di Wall Street senza curarsi delle conseguenze.

Anche la moglie Teresa ne è coinvolta visto che Jordan la tradisce con la seducente Naomi Lapaglia, interpretata da Margot Robbie, che finisce per sposare.

Intanto la Stratton Oakmont finisce nel mirino dell’incorruttibile agente speciale dell’FBI Patrick Denham (Kyle Chandler) che comincia ad investigare su di lui e sul riciclaggio di denaro.

Jordan ne è ben consapevole e, tra un festino e l’altro, cerca di riciclare il denaro in Inghilterra tramite la zia della moglie, tale Emma interpretata da Joanna Lumley, ed in Svizzera con la complicità della moglie di uno dei suoi soci in affari.

Ma non può sempre andare tutto bene e, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine ed infatti le cose cominciano a peggiorare precipitosamente per la Stratton, ma non voglio svelarvi troppo.

Prima di parlare della colonna sonora, davvero azzeccata, vorrei farvi notare che Jordan Belfont è un personaggio reale che ha truffato tantissime persone e fa un piccolo cameo verso la fine della pellicola.

Proprio per questo motivo il regista Martin Scorsese ha ricevuto non poche critiche da parte del pubblico, delle vittime e dai parenti di queste. In ogni caso il film è stato un successone, nonostante DiCaprio non abbia vinto qui un più che meritato Oscar, ricevendo numerosi premi e recensioni più che positive.

Ma cerchiamo di spendere due parole sulla colonna sonora di questa monumentale pellicola firmata Scorsese che ne è anche il produttore.

Come aveva già abituato il pubblico, con pellicole del calibro di The Departed, Scorsese opta per una colonna sonora che mischia sapientemente pop, rap e punk rock con il soul, il blues ed il jazz, che sono i generi prevalenti, evidenziando così le parti più goliardiche e trasgressive della vita dei personaggi e della pellicola in generale.

Ma andiamo più nel dettaglio. Già il trailer del film è stato distribuito con “Black Skinhead” di Kanye West e, sempre a proposito di rap, non mancano i Cypress Hill con “Insane in the Brain”.

Il piatto forte però, come ho accennato prima, sono i brani blues. Compaiono infatti nomi del calibro di Bo Diddley, “Pretty Thing” e “Road Runner”, Ellmore James, “Dust My Broom” e“Dust My Blues”, Howlin’ Wolf, “Spoonful” e“Smokestack Lightning” e John Lee Hooker, “Boom Boom”.

Per il jazz ed il soul abbiamo invece Ahmad Jamal, "Moonlight in Vermont”, “Surrey with the Fringe on Top” e“There Is No Greater Love”, Joe Cuba, “Bang! Bang!”, The Jimmy Castor Bunch, “Hey Leroy, Your Mama’s Calling You”, Eartha Kitt, “C’est si bon” e Billy Joel con “Movin’ Out (Anthony’s Song)”.

Per quanto riguarda il pop, tra i vari, abbiamo anche l’italianissimo Umberto Tozzi con “Gloria”, usata durante un salvataggio in mare da parte della marina italiana, e “Ça plane pour moi” di Plastic Bertrand.

Infine, per le parti più punk rock, troviamo i Foo Fighters, “Everlong”, assieme a reinterpretazioni in questa chiave di pezzi come "Sloop John B”, originariamente dei Beach Boys, nella versione dei Me First and the Gimme Gimmes, e “Mrs. Robinson” dei Lemonheads di cui abbiamo già parlato qui.

Che dire, una soundtrack più che completa e variopinta per un film che vi terrà incollati alla sedia dal primo all’ultimo minuto.

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

 

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— Onda Musicale

Tags: Beach Boys/Umberto Tozzi/Kanye West/Vanni Versini/John Lee Hooker/Leonardo DiCaprio/Bo Diddley/Cypress Hill/Howlin' Wolf/Foo Fighters
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