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“Ghostbusters”: Se c’è qualcosa di strano nel tuo quartiere chi chiamerai?

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Siamo nella New York del 1984 e i tre sgangherati ricercatori universitari di parapsicologia, protagonisti di questa pellicola cult di Ivan Reitman, non sanno veramente più cosa inventarsi per sbarcare il lunario dato che l'università li ha cacciati tutti e tre.

Questi sono il divertente Peter Venkman (Bill Murray), lo studioso Egon Spengler (Harold Ramis) e l'impulsivo Raymond Stantz (Dan Aykroyd) ed insieme fondano la squadra degli Acchiappafantasmi, Ghostbusters appunto, dopo aver assistito ad un evento paranormale nella biblioteca dello stesso istituto.

I tre mettono insieme quel poco che possono, Stantz ipoteca persino la sua casa, per comprare una scalcinata caserma dei vigili del fuoco da adibire a base operativa, una vecchia ambulanza per ricavarne la macchina Ecto 1 e per assumere la segretaria Janine Melnitz (Annie Potts).

Tra le geniali invenzioni però, tre sono quelle che diventeranno i marchi di fabbrica degli acchiappafantasmi. Lo zaino protonico, praticamente una sorta di centrale nucleare portatile, con cui sparare i raggi che trascinano gli ectoplasmi nell'apposita ghost-trap. Infine gli spiriti vengono immagazzinati all'interno del "dispositivo di stoccaggio". È tutto pronto quindi, spot televisivo compreso, ma il problema principale è che mancano i clienti ed il telefono non suona neanche per sbaglio.

Il colpo grosso arriva con la telefonata della violoncellista Dana Barret (Sigourney Weaver) che afferma di aver visto delle creature mostruose nel suo frigorifero in uno strano universo. L'unico indizio è un nome, "Zuul", ma la squadra non riesce a trovare molto. Da ricordare che Venkman non perde l'occasione per provarci con la bella musicista, però, senza successo.

Contemporaneamente un lussuoso albergo chiama il team per uno strano spettro si aggira per il dodicesimo piano, e non sarebbe neanche la prima volta nel corso degli anni. Uno spettro verde, puzzolente e golosone di nome Slimer che, una volta catturato, procura al trio fama e gloria ed il telefono continua a squillare.

Il lavoro è aumentato al punto che si decide di assumere un quartocomponentee questi sarà il simpatico Winston Zeddemore (Ernie Hudson). Purtroppo non si riesce ancora a decifrare la visione di Dana e, come se non bastasse, ci mette lo zampino anche il funzionario del Dipartimento dell'Ambiente Walter Peck (William Atherton) che ritiene i Ghostbusters pericolosi facendoli arrestare.

La situazione precipita subito e toccherà ai Ghostbusters salvare New York, ce la faranno? Questa in breve la trama di uno di quei film che hanno raggiunto la fama di cult in pochissimo tempo tanto da realizzare un seguito, delle serie a cartonianimatied un recentissimo remake, ma diamo un'occhiata alla colonna sonora.

Ovviamente il singolo che tutti noi conosciamo è l'omonimo "Ghostbusters" di Ray Parker Jr. nel cui video compaiono gli stessi acchiappafantasmi mentre ballano con lui per le strade di New York. La canzone, oltre ad essere stata coverizzata da svariati artisti, è stata anche accusata di plagio da Huey Lewis per la sua "I Want A New Drug".

A questa seguono le trascinanti, e che descrivono perfettamente le scene, "Cleanin' Up The Town" e "Savin' The Day". La prima (The Bus Boys) ha un sapore più anni '50 mentre la seconda (Alessi Brothers) rispecchia più le sonorità tipiche degli anni '80.

Synth, percussioni e giri di basso slap sono le basi per "In The Name Of Love" dei Thompson Twins, "I Believe It's Magic" di Mick Smiley e "Hot Night" di Laura Branigan.

Non manca la ballad "I Can Wait Forever" (Air Supply) e due temi ad opera del compositore Elmer Bernstein. In poche parole una colonna sonora figlia degli anni '80 come la pellicola che, come il buon vino, più invecchia e più diventa buono.

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

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— Onda Musicale

Tags: Vanni Versini/Dan Aykroyd/Bill Murray
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