In primo pianoMusica

Radio Caroline: la voce pirata e proibita del rock

Radio Caroline

Radio Caroline, un’audace stazione radio pirata, è diventata una pietra miliare nella storia dei media e un simbolo della rivoluzione culturale che ha scosso il Regno Unito e non solo.

Tutto ebbe inizio a mezzogiorno del mese di marzo del 1964

Quando il visionario irlandese Ronan O’Rahilly, avendo subito numerosi rifiuti dalle stazioni radio britanniche per la trasmissione della musica popolare, decise di agire. Con un equipaggio di giovani e appassionati disc jockey, O’Rahilly trasformò un vecchio peschereccio danese in un’improvvisata stazione radio galleggiante. Nasceva così Radio Caroline, chiamata così in onore della figlia del fondatore, Caroline.

«Questa è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24»

Situata appena al di fuori delle acque territoriali britanniche, Radio Caroline trasmetteva una miscela di rock and roll, pop e rhythm and blues, rompendo le rigide convenzioni delle stazioni radio tradizionali dell’epoca. Il segnale trasmesso dalla nave era debole, ma la sua influenza era straordinaria. Gli adolescenti britannici, affamati di musica moderna e ribelle, sintonizzavano la loro radio per cogliere le ultime novità musicali e le voci di DJ come Tony Blackburn e Johnnie Walker.

Ma come si viveva a bordo della nave?

La vita a bordo dell’imbarcazione non era affatto semplice. Il compenso per i DJ era 25 sterline la settimana, venti sigarette e birra gratis. Loro restavano a bordo due settimane e poi andavano per una settimana sulla terraferma a spendere tutto. Una volta Johnnie Walker, un DJ arrivato 21enne sulla nave che aveva scoperto lì la marijuana, disse in diretta che a bordo era finito il “tè”, e con il carico postale successivo arrivarono parecchi spinelli (già preparati) mandati dagli ascoltatori.

Nonostante le pressioni del governo britannico e delle stazioni radio ufficiali, Radio Caroline non si lasciò intimidire

Continuò a trasmettere la sua rivoluzionaria programmazione musicale, diventando un faro di libertà e innovazione nel mondo dei media. La sua influenza crebbe esponenzialmente, con milioni di ascoltatori che affollavano le loro onde radio per ascoltare le ultime hit e sentirsi parte di qualcosa di nuovo e avventuroso.

Radio Caroline contribuì a lanciare i BeatlesRolling StoneDire Straits, e, a proposito dei Dire Straits, David Knopfler, (leggi la nostra intervista del 2017) saputo della scomparsa di Ronan O’Rahilly ha dichiarato “Radio Caroline è stato fondamentale nei primi giorni di vita dei Dire Straits, dandoci supporto nel periodo in cui ne avevamo veramente bisogno, e per quello gli saremo sempre grati”.

La storia di Radio Caroline non fu priva di turbolenze

Nel 1967 il Parlamento britannico introdusse una legge per sopprimere le stazioni radio pirata, minacciando di arresto chiunque collaborasse con loro. Nonostante la resistenza dei sostenitori e delle personalità pubbliche, Radio Caroline dovette interrompere temporaneamente le trasmissioni dal mare nel 1968. Infatti, dopo la legge del 1967 era diventato illegale lavorarerifornire o pubblicizzare una radio offshore.

Il naufragio

Nel 1991 Radio caroline ha interrotto definitivamente le sue trasmissioni a causa di un naufragio sulle coste inglesi le cui autorità ne hanno impedito la prosecuzione delle trasmissioni. Ma l’eredità di Radio Caroline vive ancora oggi. La sua ribellione contro le convenzioni e il suo spirito pionieristico hanno ispirato generazioni di broadcaster e ascoltatori. Anche se ora trasmette via satellite anziché dalle onde marine ( e non più pirata, ma legale) , Radio Caroline continua a diffondere la sua passione per la musica e la sua dedizione alla libertà di espressione. Infatti, el 2017 ha ottenuto una licenza per trasmettere regolarmente e le trasmissioni radiofoniche sono riprese.

In un’epoca in cui i media sono diventati sempre più omologati e commercializzati, la storia di Radio Caroline rimane un potente richiamo alla forza della voce individuale e alla capacità di trasformare il panorama mediatico con coraggio e determinazione. Essa rimane un faro di speranza per coloro che credono nel potere della musica e della comunicazione per cambiare il mondo.

Radio Caroline

— Onda Musicale

Tags: The Rolling Stones, The Beatles, Pink Floyd, Dire Straits
Sponsorizzato
Leggi anche
Garbage: la band ritorna in Italia dopo 5 anni
“Lividi nel cuore” è il nuovo singolo degli AlchemicA