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Stevie Nicks: la regina del rock mistico

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Stevie Nicks

Stevie Nicks, nata Stephanie Lynn Nicks il 26 maggio 1948 a Phoenix (Arizona), è una delle figure più iconiche della musica rock, nota per la sua voce distintiva, il suo stile bohemien e i testi poetici che mescolano misticismo, romanticismo e introspezione.

La sua carriera, che si estende per oltre cinque decenni, l’ha consacrata come una delle artiste più influenti del XX e XXI secolo, sia come membro dei Fleetwood Mac che come solista. Stevie Nicks nasce in una famiglia benestante, con un padre, Jess Nicks, dirigente aziendale, e una madre, Barbara, casalinga. La sua infanzia è segnata da frequenti traslochi a causa del lavoro del padre, ma la musica diventa presto una costante nella sua vita. A cinque anni riceve in regalo una chitarra e inizia a scrivere canzoni, ispirata dalla musica country e folk dell’epoca. Durante il liceo, a San Francisco, si esibisce in piccoli gruppi locali, affinando le sue capacità come cantante e autrice.

Il punto di svolta arriva quando, durante gli anni del college, incontra Lindsey Buckingham, un talentuoso chitarrista con cui sviluppa un’intensa relazione musicale e personale. I due formano il duo Buckingham Nicks e si trasferiscono a Los Angeles per inseguire il successo. Nel 1973 pubblicano l’album Buckingham Nicks, un progetto che, pur non ottenendo grande successo commerciale, attira l’attenzione per il suo mix di folk, rock e armonie vocali. L’album diventa un cult tra i fan, ma le difficoltà finanziarie spingono Nicks a lavorare come cameriera per mantenersi.

L’ingresso nei Fleetwood Mac

Nel 1974 il batterista Mick Fleetwood, fondatore dei Fleetwood Mac, ascolta Buckingham Nicks e invita Lindsey Buckingham a unirsi alla band, che stava cercando un nuovo chitarrista dopo l’uscita di Bob Welch. Buckingham accetta, ma a una condizione: Stevie Nicks deve entrare con lui. La coppia si unisce ufficialmente ai Fleetwood Mac nel 1975, trasformando radicalmente il sound e la dinamica del gruppo.

L’album omonimo Fleetwood Mac (1975) segna l’inizio di un’era d’oro per la band. Con successi come “Rhiannon” e “Landslide”, entrambe scritte da Nicks, l’album raggiunge la vetta delle classifiche e vende milioni di copie. “Rhiannon”, ispirata a una figura della mitologia celtica, diventa una delle canzoni simbolo di Nicks, incarnando il suo stile mistico e il suo carisma sul palco, con abiti fluenti e scialli che diventeranno il suo marchio di fabbrica.

Il vero capolavoro arriva con Rumours (1977), uno degli album più venduti della storia della musica

Registrato in un clima di tensioni personali – con la fine della relazione tra Nicks e Buckingham, il divorzio di John e Christine McVie e i problemi di droga di Mick Fleetwood – Rumours è un trionfo artistico. Nicks contribuisce con brani come “Dreams”, il singolo numero uno negli Stati Uniti, e “Gold Dust Woman”, che esplora il lato oscuro della fama e della dipendenza. L’album vende oltre 40 milioni di copie e consolida i Fleetwood Mac come una delle band più importanti degli anni ’70.

Gli album successivi, come Tusk (1979), Mirage (1982) e Tango in the Night (1987), vedono Nicks continuare a brillare con canzoni come “Sara” e “Gypsy”. Tuttavia, le tensioni interne e i problemi personali, inclusa la dipendenza da cocaina, portano a una pausa della band negli anni ’80.

La carriera solista di Stevie Nicks

Parallelamente al suo lavoro con i Fleetwood Mac, Stevie Nicks intraprende una carriera solista che le permette di esplorare ulteriormente la sua visione artistica. Nel 1981 pubblica Bella Donna, il suo primo album solista, che diventa un successo immediato. Con hit come “Edge of Seventeen”, “Stop Draggin’ My Heart Around” (in duetto con Tom Petty) e “Leather and Lace” (con Don Henley), l’album raggiunge il triplo platino e dimostra che Nicks è una forza creativa autonoma.

Il suo stile solista si distingue per una fusione di rock, pop e influenze folk, con testi che esplorano temi di amore, perdita e spiritualità

La sua voce, rauca e versatile, e la sua estetica bohemien – fatta di chiffon, stivali e cappelli a cilindro – la trasformano in un’icona culturale. Album come The Wild Heart (1983), con la hit “Stand Back”, e Rock a Little (1985) consolidano il suo status, anche se la sua dipendenza da droghe inizia a influenzare la sua salute e la sua carriera.

Negli anni ’90 e 2000 Stevie Nicks continua a pubblicare album solisti, tra cui Street Angel (1994) e Trouble in Shangri-La (2001), che riceve critiche positive per il suo ritorno a sonorità più intime. Nel 2011, In Your Dreams segna un ritorno trionfale, con collaborazioni con Dave Stewart degli Eurythmics. Il suo ultimo album solista, 24 Karat Gold: Songs from the Vault (2014), presenta brani inediti scritti nel corso della sua carriera, dimostrando la sua capacità di rimanere rilevante.

Lo stile musicale di Stevie Nicks

Lo stile musicale di Stevie Nicks è un mix unico di rock, folk, pop e influenze country, con un tocco di misticismo che la distingue dai suoi contemporanei. Le sue canzoni sono spesso costruite attorno a melodie accattivanti e testi poetici che evocano immagini di streghe, spiriti e paesaggi onirici. Brani come “Rhiannon” e “Sisters of the Moon” riflettono il suo interesse per la mitologia e l’occulto, mentre pezzi come “Landslide” mostrano una vulnerabilità emotiva universale.

La sua voce, caratterizzata da un timbro caldo e leggermente roco, è uno degli elementi più riconoscibili del suo stile. Anche la sua presenza scenica è leggendaria: i suoi movimenti fluidi, i costumi elaborati e l’uso di accessori come scialli e tamburelli creano un’esperienza visiva indimenticabile. Nicks ha ispirato generazioni di artiste, da Tori Amos a Taylor Swift, grazie alla sua autenticità e al suo approccio non convenzionale alla musica.

La sua vita privata: amori, lutti e rinascita

La vita privata di Stevie Nicks è stata tanto intensa quanto la sua carriera musicale. La sua relazione con Lindsey Buckingham, durata dagli anni ’60 fino alla metà degli anni ’70, è stata una delle dinamiche centrali della sua vita e della storia dei Fleetwood Mac. Sebbene i due si siano separati romanticamente, la loro collaborazione musicale ha continuato a produrre capolavori, anche se spesso segnata da conflitti.

Stevie Nicks ha avuto altre relazioni significative, tra cui una breve storia con Mick Fleetwood e una relazione con Don Henley degli Eagles. Nel 1983, in un momento di fragilità emotiva, sposa Kim Anderson, il vedovo della sua migliore amica Robin, morta di leucemia. Il matrimonio, motivato dal desiderio di prendersi cura del figlio di Robin, dura solo pochi mesi.

Uno dei capitoli più difficili della vita di Stevie Nicks è stata la lotta contro la dipendenza

Negli anni ’80, la sua dipendenza da cocaina raggiunge livelli critici, portandola a un lungo percorso di riabilitazione. Negli anni ’90, sviluppa una dipendenza da Klonopin, un farmaco prescritto per aiutarla a disintossicarsi, che la porta a un secondo periodo di recupero. La sua capacità di superare queste sfide e continuare a creare musica è una testimonianza della sua resilienza.

Nicks non ha mai avuto figli, una scelta che ha attribuito alla sua dedizione alla carriera e al timore di non poter bilanciare la maternità con il suo stile di vita. Tuttavia, ha mantenuto stretti legami con la sua famiglia e con una cerchia di amici fedeli, tra cui Christine McVie, sua grande confidente nei Fleetwood Mac.

Icona culturale che ha ridefinito il ruolo delle donne nella musica rock

La sua influenza si estende oltre la musica, ispirando moda, arte e cultura pop. Nel 2019 è stata la prima donna a essere inserita due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, come membro dei Fleetwood Mac e come solista, un riconoscimento della sua straordinaria carriera. Oggi, a oltre 70 anni, Stevie Nicks continua ad esibirsi e la sua musica, che parla di amore, perdita e rinascita, rimane senza tempo, e il suo spirito libero continua a brillare come un faro per chi cerca autenticità e creatività.

— Onda Musicale

Tags: Tom Petty/Don Henley/Fleetwood Mac
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