Musica

1977: l’anno in cui nacque il Punk e sfidò il Glam Rock

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Correva l’anno 1977, e il regno della musica continuava a sfornare idoli non sempre all’altezza dei loro ideali ma va bene così, sarebbero comunque sopravissuti al loro tempo.

In un caleidoscopio di colori, mode, ritmi e giovani icone vendute precocemente al sistema, era ufficialmente iniziata la guerra tra il Rock n Roll, di chitarre urli, imprecazioni e insulti al sistema, capelli lunghi e giacche di pelle, e la disco: musica facile e ignorante, il ballo del sabato sera, snaturato e smidollato, come lo definiranno certi.

Qualcosa non va per il verso giusto

Ma qualcosa, forse o per dettaglio o divertimento o sorpresa, andò storto, da battaglia in due fazioni lo sconto mutò in “guerra civile”, e ciò non potè che rendere più interessante il tutto. Il 1976 aveva aperto le porte a un nuovo tipo di Rock n Roll, e a farlo erano stati quattro ragazzi di New York in giacche di pelle, jeans strappati e Converse, i fratelli Ramones: un muro di amplificatori, pezzi adrenalinici mitragliati ad altissima velocità senza respiro, canzoni dai testi di due frasi, canzoni di due minuti, canzoni che rimaranno incise nella storia.

Il loro album di debutto uscì il 24 aprile 1976, riscontrando difficoltà nell’accontentare i gusti del pubblico statunitense, ragion per cui decisero di intraprendere un tour in Inghilterra dove furono sinceramente stupiti dall’accoglienza entusiastica che ricevettero. Dagli inglesi vennero considerati come promotori di un nuovo periodo musicale e del movimento punk che stava prendendo piede proprio a partire dal continente d’oltremanica. E tra i folgorati della visione ci sono quattro ragazzi sporchi, burberi e ribelli che la BBC definirà “la sola punk rock band inglese”… i Sex Pistols.

La band nasce come risposta a generi giudicati eccessivi

I Pistols nacquero come risposta a generi musicali eccessivi come il rock progressivo, produzioni pop e glam, creando molte controversie durante la loro breve carriera: i loro show e tour venivano spesso ostacolati da autorità e le apparizioni pubbliche finivano disastrosamente. Ciononostante le loro performance divennero influenti per la musica del futuro.

Uno show di rilevanza fu quello del 04 giugno 1976 quando suonarono a Lesser Free Trade Hall, a Manchester di fronte a un pubblico di appena 42 persone, fra il pubblico c’era gente che in seguito avrebbe fondato band popolari o si sarebbe affermato come icona generazionale, erano presenti: Ian Curtis e Peter Hook dei Joy Division, Morrisey degli Smith, Mick Hucknall dei Simple Red ed i Buzzcocks (organizzatori del concerto).

L’arrivo del glam rock

Contemporaneamente al punk un altro fenomeno musicale era fiorito e continuava a mutare: il glam-rock: musica hard rock suonata da gente dal look curato colorato e vistoso che strizzava l’occhio a elementi fantascientifici o settecenteschi, riprodotti con estro. Il promotore del glam fu probabilmente Marc Bolan dei T-Rex, il primo a truccarsi il viso, a  indossare scialle di piume, lustrini e cilindro e a scrivere canzoni incorniciate da chitarre elettriche mai prese sul serio. Seguirono la sua scuola: David Bowie, Roxy Music, Sweet, Kiss, New York Dolls, Alice Cooper  e i Queen.

L’arrivo del ciclone Freddie

Nato nel 1970 e capitanato dal carismatico Freddy Mercury, il gruppo nel 1976 con quattro album all’attivo e uno che sarebbe uscito a fine anno, iniziava la sua scalata nell’olimpo della musica, imponendo il suo genere barocco e sperimentale. Queen e Sex Pistols erano legati da un filo invisibile, rappresentato dalla stessa etichetta discografica, la EMI.

La gloria regalata dai Queen ai Pistols arrivò il 1 dicembre 1976 quando la band di Mercury venne ingaggiata per un Talk Show in prima serata condotto da Bill Grundy per promuovere il nuovo album: A Day at The Race. Ma Freddie aveva una visita dentistica quindi lasciarono il posto ai Sex Pistols.

La serata degenerò

La serata con la loro esibizione si trasformò in un vero e proprio delirio, Sex Pistols e Grundy erano in preda all’alcool e i discorsi iniziarono a farsi scabrosi. Il giorno dopo il Daily Mirror tirolò l’evento come “il sudiciume e la rabbia”, la voce si sparse in tutto il Regno Unito e spianò la strada ai Pistols in previsione del loro primo (e unico) album in studio in uscita un anno dopo.

Ma l’incontro fisico fra i due gruppi si ebbe proprio l’anno seguente, sempre in studio registrazione quando il controverso bassista dei Pistols, Sid Vicious, irruppe ubriaco nello studio dei Queen iniziando a sbraitare “avete avuto successo a portare il ballato nella masse?”, con il chiaro intento di provocare una rissa. Fu un momento di massima tensione, si rischiò di arrivare alle mani. Ma Mercury non abboccò alla provocazione, si alzò e iniziò a giocherellare con le spille sul “chiodo” di Vicious “le hai attaccate tutte da solo?”. Sid gli si avvicinò con fare minaccioso ma Mercury lo spinse indietro, il bassista dei Pistols non reagì ed uscì.

1977: Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols

Dopo l’uscita del loro disco Sex Pistols Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols, il gruppo andò in tour fino al 1979, anno dello scioglimento (Sid Vicious morirà lo stesso anni a soli 22 anni, ma questa è un’altra storia), incidendo il loro nome a fuoco sulle tavole sacre della musica punk e aprendo numerosi scenari.

I Queen divennero uno dei fenomeni commerciali più imponenti della musica, coniando un ibrido tra asprezze hard, gusto glam e pop, fino alla tragica morte del leader che non fermò i superstiti.

Signori questa è la storia del Rock n Roll, la storia della musica.

 

   

— Onda Musicale

Tags: Sid Vicious/Joy Division/David Bowie/Freddie Mercury/Sex Pistols/Ramones/rock n’ roll
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