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Perché gli Stone Roses hanno scelto un limone come logo?

Ancora oggi sembra che in molti siano convinti che le note fette di limone, protagoniste della copertina del debutto della storica band di Manchester, corrispondano a degli elementi poco più che casuali, privi insomma di qualsivoglia genere di significato legato ad un determinato immaginario artistico.

E, invece, sembra che il frutto identificativo par excellence degli Stone Roses sia dotato di un significato politico piuttosto pesante, con il quale la band decise, appunto, di definire uno dei classici più imponenti ed eleganti della musica rock made in UK. La vera e propria opera che funge da cover del disco omonimo, intitolata “Bye Bye Badman” – esattamente come la quinta traccia dell’LP –, fu dipinta dal chitarrista del gruppo John Squire – su diretta ispirazione di un lavoro del celebre artista Jackson Pollock – e vedeva la presenza di circa tre fette di limone adagiate lungo la tela.

L’aneddoto raccontato da Ian Brown

Piuttosto curioso, in questo senso, sarebbe l’aneddoto raccontato dal frontman del gruppo Ian Brown, il qualespiegò in un’intervista per Q magazine che – dopo aver visionato in compagnia di Squire un documentario a riguardo – il succitato brano parlasse delle rivolte scoppiate a Parigi nel maggio del 1968, a cui presero parte studenti e lavoratori per protestare contro il governo in vigore all’epoca, il capitalismo sempre più imperante e un altro paio di importanti cause politiche.

Non mancarono dunque sit-in, manifestazioni e contestazioni di vario genere

Che, purtroppo, videro la violenta reazione della polizia francese ai danni dei manifestanti. E, a dire il vero, è opportuno ricordare che questi moti avrebbero ispirato non solo il processo creativo dei mancuniani, ma anche quello di John Lennon e Paul McCartney nella scrittura di “Revolution” – lato B del singolo “Hey Jude” –, di cui furono registrate tre versioni, fra cui “Revolution 1” e “Revolution 9”, entrambe contenute nel famoso “White Album” targato The Beatles.  

Mentre a proposito del frutto prediletto dalla formazione e del suo significato – come si è detto – dalle forti connotazioni politiche, John Squire avrebbe successivamente dichiarato sempre a Q magazine nel 2001.

Le sue parole:

Ian aveva incontrato questo francese mentre faceva l’autostop in giro per l’Europa. Questo tizio era stato coinvolto nelle rivolte del ‘68 e ha raccontato a Ian come i limoni fossero stati usati come antidoto ai gas lacrimogeni.”

In questo modo, d’altronde, si spiegherebbero alcuni versi contenuti in “Bye Bye Badman” e decantati dal frontman inglese come “choke me, smoke the air/In this citrus sucking sunshine” (“Soffocami, fuma l’aria/In questo sole che succhia gli agrumi”), che secondo quanto dichiarato da Squire, corrisponderebbero alle parole pronunciate – e immaginate da Brown in fase di scrittura – da uno studente manifestante di fronte ad un poliziotto armato nel corso di quei tragici avvenimenti.

Il limone come simbolo di protesta

Dunque, il noto agrume non rappresenterebbe nient’altro che un simbolo di protesta e sfida contro il potere costituito, in particolare contro quello della polizia. Ciò, infatti, spiegherebbe anche il significato del titolo della canzone, ovvero ‘addio, uomo cattivo’, riferito, dunque, ad un immaginario membro delle forze dell’ordine. Perché le leggende del madchester, in fondo, non sono mai state in grado di lasciare nulla al caso.

— Onda Musicale

Tags: John Lennon, The Beatles, Paul McCartney
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