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18 aprile 1975: John Lennon pubblica il singolo “Stand By Me”

Stand by Me” è una canzone di Ben E. King, scritta da Ben E. King, Jerry Leiber e Mike Stoller, e pubblicata per la prima volta nel 1961.

Ha raggiunto la top ten dei singoli più venduti negli Stati Uniti per due volte, nel 1961 e nel 1986, in occasione dell’uscita del film Stand by Me – Ricordo di un’estate ed il primo posto nella classifica britannica (UK Singles Chart per tre settimane) ed irlandese. Numeroso le cover eseguite da molti musicisti e una delle più belle è quella di John Lennon cha ha inserito il brano nel suo decimo disco da solista intitolato “Rock’n’roll” e pubblicato il 21 febbraio 1975.

Nel 1969, Lennon compose la canzone Come Together per l’album dei Beatles Abbey Road. Ispirata dal brano di Chuck Berry You Can’t Catch Me, la composizione di Lennon soffre di una lieve somiglianza melodica con l’originale, e John utilizzò anche il primo verso della canzone di Berry (Here come old flat-top) per il suo nuovo testo. Il detentore dei diritti della canzone, Morris Levy, intentò contro Lennon una causa per plagio, e l’udienza per la discussione del caso venne fissata a New York per il dicembre del 1973. 

Nel frattempo, Lennon si era lasciato con Yoko Ono ed era andato a vivere a Los Angeles con la sua segretaria personale, May Pang. Gli anni cinquanta stavano tornando di moda dopo l’uscita del film American Graffiti e grazie alla programmazione in TV del popolare telefilm Happy Days (Lennon e Pang avevano persino visitato il set). Per evitare di dover tornare a New York, Lennon accettò di registrare un disco di classici rock’n’roll come sua prossima uscita e di includervi tre canzoni facenti parte del catalogo di Levy. In cambio, Levy avrebbe ritirato la causa. 

Lennon chiamò il produttore Phil Spector per registrare l’album. Quando si sparse in giro la notizia che John Lennon era a Hollywood per registrare un disco, ogni musicista nei paraggi volle partecipare alle sedute. Molti di questi ci riuscirono, come dimostra la lunga lista dei collaboratori del disco. Ma le sedute di registrazione degenerarono ben presto in un caos assoluto – innaffiato da fiumi d’alcol. Si racconta che Spector, un giorno si presentò vestito da chirurgo e che sparò un colpo di pistola nel soffitto dello studio. In un’altra occasione, una bottiglia di whiskey fu svuotata completamente sul banco mixer dello studio della A&M, rovinandolo irreparabilmente.

Infine, Spector scomparve con i nastri delle sedute e non si fece più vedere per diversi mesi. Tempo dopo, Spector fece una criptica telefonata a Lennon, annunciandogli di essere in possesso dei “nastri di John Dean” del recente scandalo Watergate; Lennon dedusse che Spector intendeva dire che aveva i nastri master del disco. Quando poi, un incidente d’auto accaduto il 31 marzo 1974, lasciò Spector in coma, il progetto venne definitivamente rimandato a data da destinarsi. Nel maggio 1974, Lennon ritornò a New York insieme a May Pang e iniziò a scrivere e registrare un nuovo album di materiale originale, Walls and Bridges. Appena iniziarono le session per l’album, Al Coury, l’allora presidente della Capitol Records riscattò i nastri di Spector per la somma di 90,000 dollari.

Non volendo interrompere il flusso creativo, Lennon mise da parte i nastri ritrovati e si concentrò sulla lavorazione di Walls And Bridges. Pubblicando prima Walls and Bridges del disco pattuito, Lennon aveva disatteso i termini dell’accordo fatto con Levy. Per aggiungere la beffa al danno, Lennon incluse nel disco un frammento di una canzone proprietà di Levy, Ya Ya, (con il figlio undicenne Julian alla batteria e la frase pronunciata all’inizio del brano, «Let’s do sitting in the la la and get rid of that!» (Facciamo “sitting in the la la” e chiudiamo la questione!). 

Questo fece infuriare Levy che minacciò di ricontattare i suoi avvocati. Lennon spiegò a Levy cos’era successo, e gli assicurò che l’album di cover era comunque in lavorazione. Quindi, Lennon richiamò i turnisti di Walls and Bridges per completare il suddetto album. Levy arrivò anche ad offrire alla band l’uso della sua fattoria vicino New York per terminare le registrazioni. Per assicurarlo dei progressi fatti, Lennon diede a Levy una copia ancora non rifinita dei nastri.

Levy si offrì di distribuire direttamente l’album per posta, attraverso la propria etichetta discografica, la Adam VIII, scavalcando la Capitol e la EMI, garantendo così sia a Lennon che a Levy una maggiore fetta dei profitti. Lennon diede il suo assenso, e considerò addirittura l’idea di apparire in uno spot in TV per pubblicizzare il disco, ma sapeva che doveva ottenere l’approvazione della EMI, della Capitol e della Apple Corps per la decisione. Avendo investito così tanti soldi e tempo in Rock ‘n’ Roll, sia la Capitol, che la EMI e la Apple rifiutarono di dare il loro consenso e insistettero perché Lennon pubblicasse l’album rispettando il suo normale contratto. Sentendosi tradito, Levy stampò la sua versione del disco intitolandolo ROOTS: John Lennon Sings The Great Rock & Roll Hits, ricavato dai nastri grezzi che Lennon gli aveva dato in ascolto, poi citò in giudizio Lennon, la EMI e la Capitol chiedendo 42 milioni di dollari in risarcimento. 

Lennon finì comunque la sua versione dell’album, lasciando fuori dal disco finale molte delle canzoni registrate. Nel febbraio 1975, la Capitol Records pubblicò infine Rock ‘n’ Roll ad un prezzo leggermente ridotto, ma i ritardi nell’uscita ebbero un effetto nocivo sulle vendite. La nostalgia per gli anni cinquanta andava scemando, e altri artisti come David Bowie e Bryan Ferry avevano già pubblicato progetti simili, sciupando l’effetto novità. Non molto tempo dopo l’uscita del disco, Lennon si riconciliò con Yoko, e presto lei restò incinta. Sean Lennon nacque l’ottobre successivo (il giorno del 35º compleanno di John); subito dopo la pubblicazione di Shaved Fish (una compilation dei singoli di Lennon usciti tra il 1969 e il 1975), che rimarrà l’ultima uscita discografica di Lennon fino al 1980. Nel 2004, Yoko Ono supervisionò la rimasterizzazione di Rock ‘n’ Roll, incluse quattro bonus tracks provenienti dalle session con Spector.

Altri brani da queste sessioni sono apparsi sul disco Menlove Avenue (una raccolta del 1986 contenente inediti e nastri prova di Lennon) e nel cofanetto John Lennon Anthology del 1998. Lennon aveva pensato di utilizzare dei suoi disegni di quando era bambino per la copertina del disco, ma la travagliata storia dell’uscita dell’album, fece sì che l’idea fu usata per l’album seguente Walls and Bridges. Nel settembre 1974, May Pang incontrò Jurgen Vollmer, un vecchio amico dei Beatles dei tempi di Amburgo, che aveva fotografato la band all’epoca. Stava vendendo appunto questi ritratti, e Pang immediatamente telefonò a Lennon per raccontargli della sua scoperta. Incontratosi con Vollmer a New York, Lennon scelse una delle sue foto per la copertina del disco. 

La foto ritrae un giovane Lennon (in divisa da Teddy Boy) appoggiato allo stipite di una porta con tre figure sfocate che gli passano davanti. (Queste figure sono Paul McCartney, George Harrison e Stuart Sutcliffe).  Il titolo provvisorio dell’album era Oldies but Mouldies; nessun titolo ufficiale fu scelto finché lo stesso Lennon non vide la scritta al neon preparata per l’album da John Uotomo, con il nome di Lennon e le parole “ROCK ‘N’ ROLL” sotto. Questa gli piacque molto, e divenne il titolo dell’album.

— Onda Musicale

Tags: Come Together, Abbey Road, The Beatles, Paul McCartney, George Harrison, Yoko Ono, Stuart Sutcliffe
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