Recensioni e Interviste

Intervista a Fabio Matera, in arte Mate

Fabio Matera, in arte Mate, è un cantante che sta costruendo pian piano il suo percorso nella musica. I primi stream lasciano già presagire un futuro piuttosto interessante. 

Fabio come ami esprimere la tua parte artistica? 

Mi esprimo attraverso la scrittura. E’ infatti scrivendo che riesco a tirare fuori tutte le mie emozioni e tutti gli stati d’animo che provo, soprattutto quelli negativi, liberandomi. E’ la mia valvola di sfogo.

Quando hai iniziato a coltivare questa forma di espressione artistica?

Nel lontano 2009. Da allora non ho più smesso ed ho continuato finché mi sono potuto permettere economicamente di raggiungere uno dei miei più grandi sogni: incidere il mio primo Album. 

Che tipo di musica ascolti?

Ascolto principalmente musica rap, italiana e non, ma spazio molto tra i generi pop, reggaeton latino, R&B e cantautorato. Quando ascolto musica, questa deve trasmettermi qualcosa, che sia derivante dall’ importanza del testo o semplicemente da un’ ottima interpretazione. Credo che la tecnica sia importante ma non fa di una persona un’ Artista. 

Tu che tipo di musica fai?

Spazio molto. Al momento rap, pop con qualche richiamo al latino, reggaeton.

E qual’è la tua cifra stilistica?

Mi piace che la musica trasmetta un messaggio, faccia riflettere o semplicemente racconti il mio quotidiano. Le persone si devono ritrovare in quel che scrivo e canto.

Utilizzi un nome d’arte?

Si, Mate che è l’abbreviativo del mio Cognome. Gli amici mi hanno sempre chiamato così e ho voluto farlo diventare il mio marchio anche nella musica.

Con quale etichetta sei?

Non ho un’etichetta al momento. 

Invece dagli stream su Spotify che feedback hai ricevuto per la tua musica?

Alcuni brani meglio di altri, soprattutto gli ultimi.

Studi o lavori? 

Lavoro e svolgo molte attività extra lavorative che alimentano le mie passioni: il vino ( sono un sommelier qualificato, lo faccio ogni tanto a qualche evento attraverso l’AIS) ; il fitness e la musica in particolare.

Qual’è il tuo pregio più grande? E quale invece il tuo peggior difetto? 

Come pregio mi sento di dire di essere una persona estremamente diretta, solare e determinata. Come difetto, invece, a volte mi reputo timoroso. Ho paura a buttarmi nelle cose. Sono piuttosto riflessivo.

— Onda Musicale

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