Recensioni e Interviste

Chitarristi italiani famosi nel mondo: intervista al grande Corrado Rustici

Personalità, talento e rara gentilezza, oltre ad una bravura al di là di ogni limite, descriverei così Corrado Rustici, uno dei pochi chitarristi italiani che ha avuto il grande privilegio, del tutto meritato, di suonare con alcuni artisti di livello internazionale come Phil Collins, Aretha Franklin, George Benson, Miles Davis, e tanti altri, senza dimenticare il nostro Zucchero Fornaciari.

Corrado ha vissuto in U.S.A ed in Gran Bretagna, nazioni dove ha avuto un enorme successo come chitarrista e come produttore. È dunque un musicista italiano conosciuto in tutto il mondo, il quale oltre agli artisti già citati, ha avuto modo, nella sua vita da film, di incrociare lo sguardo fuggente di Whitney Houston, di conoscere il famosissimo chitarrista britannico John Mc Laughlin e di affiancare il celebre compositore e batterista Narada Michael Walden.

Insomma ha aggiunto al suo talento naturale anche il potere magico che si sprigiona nell’aria quando incontri questi miti di fama mondiale.

A questi livelli non è sufficiente saper suonare bene uno strumento musicale ed avere talento, a questi livelli devono esserci valori aggiunti come la sensibilità, la capacità di percepire, la tecnica sopraffina, e tutte quelle qualità pregiate che una volta fuse insieme permettono all’artista di produrre sequenze di note uniche, note meravigliose.

Il viaggio di Corrado Rustici comincia a Napoli, la sua città natale. Nato in una famiglia musicale ed artistica, all’età di 5 anni Corrado impara a suonare il mandolino attraverso gli insegnamenti di una sua nonna. A 9 anni comincia a studiare la chitarra, approfittando degli strumenti musicali di suo fratello maggiore Danilo, anche lui noto chitarrista e membro del gruppo rock progressive Osanna.

All’ età di 17 anni Corrado fa parte del gruppo rock Cervelloe pubblica l’album “Melos”su etichetta Ricordi, prodotto da suo fratello Danilo. Nel frattempo comincia a scrivere ed a cantare anche per gli Osanna, per poi, dopo poco tempo, fondareun suo nuovo gruppo rock-fusion,i Nova.

Dopo essersi trasferiti in Inghilterra, i Nova sono messi sotto contratto dalla casa discografica Arista, con cui pubblicano 4 album dal 1975 al 1978.

Phil Collins suona in uno degli album ed anche Narada Michael Walden, che invita Corrado a trasferirsi in California a lavorare con lui. Dopo il successo di uno degli album dei Nova negli Stati Uniti, il gruppo decide di trasferirsi di nuovo e nel 1977 approda a Los Angeles.

Nel 1985, il batterista jazz Tullio De Piscopo chiede a Corrado di produrre un album dal titolo“Eastern Passage”. L’ album attrae l’attenzione del cantante italiano Zucchero Fornaciari. Nasce così una lunga e proficua collaborazione che dura per ben 17 anni con raccolte che entrano nella storia della musica italiana: Oro Incenso e Birra”, il fortunato Miserere, pubblicato nel 1992, che vende un milione di copie, seguito dall’album del 1995, “Spirito di Vino”, che vende più di 2 milioni di copie raggiungendola Top Ten ed il primo posto nelle classifiche Billboard europee.

In più, l’album di Zucchero del 1987, dal titolo “Blue’s ” regala a Corrado la nomina a miglior produttore discografico d’Italia. La famosa canzone di quell’album,“Senza una Donna”, viene ancheregistratain una nuova versione,con Paul Young che duetta insieme a Zucchero. “Senza una donna” conquista così il primo posto nelle classifiche di tutta Europa.

Nel 1992, Corrado è il produttore del famoso album “Miserere” di Zucchero che nel brano che dà il titolo all’album, duetta insieme a Luciano Pavarotti accompagnatoda un’orchestra formata da 50 elementi diretta da Michael Kamen.

Nel 1994 Corrado suona con Zucchero a Woodstock ’94, affiancando sul palco il celebre batterista Michael Shrieve, già membro dei Santana, colui che ebbe  l’onore di suonare con Carlos Santana proprio allo storico festival del 1969.

Corrado Rustici è così uno dei più affermati produttori del settore discografico, nonché famoso chitarrista di fama mondiale, che collabora nella sua carriera anche con Francesco De Gregori, Elisa, Claudio Baglioni, PFM, Negramaro, Francesco Renga, Ligabue, il chitarrista inglese Allan Holdsworth, il polistrumentista Paul McCandless, il batterista statunitense Steve Smith, Peter Vettese e  tanti altri.

L’ho contattato, è stato molto gentile, ecco l’intervista.

Corrado Rustici, musicista, produttore, autore, compositore, artista, come ti definisci?

“Sono tutti ruoli nei quali trovo spazio e gioia nellesprimermi musicalmente.

Hai una carriera professionale veramente unica. Ti sei conquistato un ruolo primario accanto a celeberrimi musicisti di livello internazionale. Ci puoi raccontare le tue emozioni, le sensazioni, gli aneddoti di quei momenti magici?

“Ci sarebbe troppo da raccontare 🙂 ma rimangono nel mio cuore –ci racconta Corrado Rustici – diversi momenti specialidurante i quali mi sono sentito più maturo e molto grato per le opportunità che ho ricevuto. Alcuni momenti potrebbero essere quando ho iniziato a suonare con Aretha FranklinQuando ho conosciuto John Mc Laughlin… Oppure quando ho lavorato con Whitney Houston…  Lemozione di suonare nellalbum di George Benson… Il conoscere Miles Davis e suonare con luiUna lista lunghissima che forse, un giorno, mi piacerebbe facesse parte di un libro.”

Italia, Inghilterra, U.S.A, Giappone. Una bravura eccezionale e tanta voglia di affermarsi. Come è andata?

“Alla fine è andata bene, ma la gavetta, gli sforzi e sacrifici sono stati tanti e le prove sono state molteplici e dure… ma credo che tutto sia stato necessario ed istruttivo.”

Quando e come ti sei avvicinato alla musica?

“Nella mia famiglia c’è sempre stata tanta musica.  Alletà di 5 anni, mia nonna -ci spiega il chitarrista – mi insegnò a suonare il mandolino e poi seguendo le orme di mio fratello maggiore Danilo, che con la sua band ‘Osanna’ contribuì alla storia del rock progressivo italiano degli anni 70, cominciai a strimpellare la chitarra… cosa che continuo a fare…”

Quali sono gli artisti che ti sono interessati maggiormente?

“Se parli di artisti che mi hanno influenzato di più, i miei interessi spaziano dai Beatles ai Gentle Giant, dalla Mahavishnu Orchestra a Joni Mitchell,da Allan Holdswortha Phil Keaggy”.

Con Zucchero un sodalizio che ha fatto storia. Cosa ci racconti in merito?

“La storia del capitolo Zucchero, meriterebbe un discorso a parte. Sarebbe interessante, e forse giusto, condividere – ad un certo punto – la mia versione di come – e da chi – fu creata la direzione musicale e da quali luoghi provenne la visione artistica diventata così popolare. Sono stato molto fortunato – continua Corrado – di entrare a far parte di un team, in un momento storico speciale, che ha contribuito al cambiamento ed alla formazione della musica italiana.”

Che chitarre usi?

“Al momento sto usando una chitarra signature che ho sviluppato con laiuto di Marco De Virgiliis e la sua ditta DV Mark, che spero vedrà luce nei prossimi mesi.Ci abbiamo lavorato per un paio danni e credo/spero che lo sforzo piacerà a tutti quei chitarristi che danno valore allespressività.

Che progetti hai per il futuro?

“Ho appena terminato di mixare il mio nuovo album da solista, che spero sarà pubblicato entro Natale 2020. È un album le cui composizioni sono uno sforzo per ricollocare la chitarra in un contesto più moderno e rilevante, che mi piace chiamare Transmoderno.”

— Onda Musicale

Tags: PFM, Phil Collins, Francesco Renga, Santana, Whitney Houston, Aretha Franklin
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