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Alla ricerca della canzone più rock della storia: Under the Bridge

“Under the bridge” è una rock ballad della rock band americana dei Red Hot Chili Peppers contenuta nell’album “Blood Sugar Sex Magik” del 1991.

Anthony Kiedis ne scrisse il testo in un periodo in cui si sentiva depresso: erano tre anni che non si drogava, ma questo suo ravvedimento non era condiviso dagli altri membri della band. John Frusciante e Flea continuavano a farne uso, e si appartavano per fumare marijuana anche durante le sessioni di registrazione dell’album, isolando di fatto Kiedis. Nell’aprile 1991, guidando verso casa dopo una sessione di prove, Anthony Kiedis pensò a come si sentisse depresso in quel momento. Questo gli ricordò il periodo in cui si drogava e la relazione che aveva avuto con una ragazza, che lui aveva trascurato a causa degli stupefacenti.

In particolare gli venne in mente quello che lui considerava il momento peggiore della sua vita, quando invece di stare con la sua ragazza, lui si finse compagno della sorella di uno spacciatore per poter entrare nel suo gruppo, recarsi sotto un ponte dove la gang smerciava la droga e farsi di speedball. Mentre ripensava a queste cose, Kiedis immaginò che la città di Los Angeles fosse la sua unica compagna, come “ci fosse un’entità non umana, forse lo spirito delle colline e della città, che era dalla mia parte e si prendeva cura di me.” Con questi pensieri il testo della canzone nacque praticamente da solo.

La canzone parte con l’introduzione composta e suonata da Frusciante, poi inizia la parte principale cantata da Anthony Kiedis, e in conclusione arriva il finale con il coro. E qui ci soffermiamo, perché la parte conclusiva di “Under the bridge” è una delle più rock mai sentite in una canzone!

Il merito va riconosciuto a Rick Rubin, il produttore di “Blood Sugar Sex Magik”, che pensò che il finale suonato da John Frusciante e Flea meritasse di essere preceduto da qualcosa di epico. Mise pertanto assieme un coro che canta con una voce che sembra provenire dall’inferno e dal paradiso al tempo stesso. Un coro di angeli negli inferi che fa da controcanto alle parole di Kiedis. Questo è rock!

Secondo singolo estratto da “Blood Sugar Sex Magik”, “Under the bridge” rimase per ben ventisei settimane nella Billboard Hot 100, raggiungendo il secondo posto e ottenendo il disco di platino.

Ora è giunto il momento di ascoltare assieme “Under the bridge” e il suo fantastico finale.

 

 

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— Onda Musicale

Tags: Red Hot Chili Peppers, Flea, Anthony Kiedis, John Frusciante
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