Cultura ed eventi

Verranno a chiederti della quarantena, le raccolte sul lockdown

|

Scenari post apocalittici da film; le nostre abitudini rimesse in discussione e i drammi piccoli e grandi vissuti tra quattro mura: diciamo la verità, chi poteva aspettarsi che il 2020 avrebbe precipitato l’umanità in una situazione drammatica e surreale a un tempo?

Tutto questo è successo nei mesi passati a causa della pandemia dovuta al Covid-19; e – non dimentichiamolo – sta tuttora accadendo in gran parte del mondo, a partire dagli Stati Uniti, senza contare che la bolla di parziale tranquillità che stiamo vivendo nel nostro paese non ci mette al sicuro da possibili nuove ondate.

Siamo quindi ancora pienamente all’interno di un periodo che verrà ricordato nella storia, un po’ come noi oggi ricordiamo le guerre mondiali e altri eventi nefasti a livello planetario; normale che ci si chieda come questa terribile emergenza verrà vista nel futuro, quando la storicizzazione avrà messo in prospettiva tutto il periodo, come sempre accade.

E inevitabilmente il mondo dell’arte – musica e letteratura in primis – si è chiesto la stessa cosa; per un comprensibile – e pericoloso – fenomeno psicologico, una sorta di shock post traumatico, molte persone tendono a rimuovere gli eventi più tragici, e così sta accadendo con la pandemia. Tra chi si dice certo che il fenomeno sia largamente sopravvalutato e chi cavalca per propri interessi teorie più o meno strampalate, la sensazione è che i mesi di terrore, di attesa spasmodica per i bollettini quotidiani, di storie tragiche di famiglie spezzate, siano già finiti nel dimenticatoio.

Ed è allora ancora più importante l’iniziativa di alcuni autori ed editori che hanno deciso di fermare sulla carta, mettendole nero su bianco, le sensazioni di quei giorni sospesi. E se oggi può risultare faticoso leggere quelle storie e tornare a quei momenti che tutti vorrebbero dimenticare, queste operazioni assumono un’importanza quasi sociologica per le generazioni che verranno, e che chiederanno curiose informazioni su questo periodo storico.

Noi abbiamo selezionato per voi lettori quattro raccolte particolari che assolvono in pieno allo scopo.La prima è Andrà Tutto Bene”, edita da Garzanti e intitolata con la frase mantra delle prime giornate di lockdown. Un’antologia di racconti e saggi che sfoggia un parterre di autori dai nomi piuttosto conosciuti: Massimo Gramellini, Ilaria Tuti, Stefania Auci, Donato Carrisi, Alessia Gazzola e Andrea Vitali tra i tanti.

Ma non sono sempre i grandi nomi a sancire la riuscita di una raccolta, ed è il caso di un’antologia di racconti e poesie dal sapore molto intenso,Cronache di un tempo senza tempo”, edita da Tabula Fati e nata per volere della friulana Silva Ganzitti, autrice di vari romanzi e solido nocchiere dell’iniziativa. In questo caso sono venticinque tra racconti e poesie, con la spesa che diventa quasi un’operazione da film di fantascienza e i condomini che risvegliano antichi istinti di solidarietà.

Momenti sospesi. Raccolta di poesie e racconti ai tempi del Covid-19 è invece la raccolta proposta da Mondadori; anche qui l’antologia propone prosa e poesia, autori noti e meno noti, il tutto all’insegna delle riflessioni su un’avventura che tutti avremmo preferito evitare, ma che nondimeno va dimenticata.

Vogliamo chiudere con una proposta un po’ diversa, e forse per questo ancora più intensa e consigliata: Domus, una raccolta di poesia che arriva dall’Abruzzo e dalla penna di Manuela Toto, anche questa edita da Tabula Fati. Sono testi che raccontano “la vulnerabilità, la fatica ma anche le risorse emerse in quei giorni difficili”. Il libro è arricchito dalle illustrazioni minimali di Emanuele Dragone, una per ogni componimento.

È la solitudine condivisa,/il prodigio del terrore./È la sinfonia accordata/delle rinunce alla vita/per restare vivi. – sono alcuni dei versi che inducono a fermarsi a riflettere, e magari a trarre un’occasione dalla crisi.

Andrà tutto bene”, “Ne usciremo migliori”… sembra passato tanto tempo, ma sono appena pochi mesi, e forse l’ottimismo un po’ forzato di quei giorni ha insegnato troppo poco, guardando la realtà che abbiamo davanti. Queste raccolte, in qualche modo, servono a non dimenticare che dal brutto può nascere il bello, e chedal letame nascono i fiori.

(alr)

 

  PAGINA FACEBOOK DI ONDA MUSICALE

 

 

— Onda Musicale

Tags: lockdown
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli