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Janis Joplin: voce straordinaria e una vita maledetta per la grande ribelle del rock

Janis Joplin può essere considerata la più grande cantante blues del 20mo secolo. O almeno la più grande fra le cantanti bianche. Janis Joplin è stata un’interprete straordinaria ma anche una donna sola, triste e piena di complessi. Era una persona solo apparentemente forte e determinata ma, in realtà, molto insicura. Certamente ha vissuto una vita piena di eccessi.

Janis Lyn Joplin nasce a Port Artur (Texas) il 19 gennaio 1943. Si tratta di una piccola cittadina petrolifera di provincia e Janis cresce in una famiglia in cui i genitori le dedicano molte attenzioni. Sua madre (Dorothy East) è un’impiegata mentre suo padre (Seth Joplin) è un ingegnere della compagnia petrolifera Texaco. La sua è un’infanzia tranquilla.

Con la nascita dei suoi fratelli le cose si complicano un po’, in considerazione del fatto che Janis era una bambina bisognosa di molto affetto ed i genitori, con la nascita dei fratelli, sono costretti a trascurarla un po’. A scuola si dimostra una bambina portata per il canto e per qualsiasi forma d’arte. Tuttavia viene spesso derisa dai suoi compagni di classe, un po’ per il suo aspetto “cicciottello”, un po’ per la sua tendenza a vestirsi come un maschio, cosa molto inusuale in quel periodo, e anche perché, alcune volte, si presenta a scuola a piedi nudi. Janis viene derisa anche per i suoi ideali di uguaglianza fra bianchi e neri.

Intorno ai 14 anni inizia a manifestare una certa inquietudine, specie con l’aumento del suo peso, che la porta a non piacersi più. Janis cerca e trova rifugio nella musica, specie in quella che racconta di sofferenza e di disagio e si innamora di artisti come Leadbelly, Bessie Smith, Odetta e Big Mama Thornton. In questo periodo della sua vita accusa pesantemente la mancanza di difesa dei suoi genitori, impegnati con gli altri fratelli.

Nel frattempo si iscrive all’università, anche se non completa mai gli studi, e continua a coltivare la sua passione per la musica, che tuttavia la isola inevitabilmente dal mondo. Nel mese di gennaio del 1963 Janis decide di abbandonare l’università e si trasferisce a San Francisco.

Infatti, il Texas, con la sua mentalità eccessivamente chiusa e retrograda, le impedisce di essere come vuole: una ragazza libera e padrona della sua vita. San Francisco è la città ideale per consentirle di esprimere al meglio il suo lato ribelle anche se l’inizio non è come se lo aspetta. Le difficoltà sono moltissime e quindi, inevitabilmente, emerge il suo carattere fragile. Janis inizia ad usare la droga. Nel frattempo conosce Jorma Kaukonen che è il chitarrista dei Jefferson Airplane. Insieme registrano alcune canzoni blues che, in futuro, vengono raccolte in due raccolte nel 1974 e nel 1993.

Janis però continua con gli eccessi di droghe ed alcool al punto che i suoi amici sono seriamente preoccupati per la sua salute. Decidono di acquistare un biglietto per farla ritornare in Texas dove Janis si iscrive nuovamente all’università. Siamo nel 1964 e Janis sembra avere “messo la testa a posto”. Ma non è così.

Nel 1966 ritorna a San Francisco ed entra nei Big Brother and The Holding Company con quali si esibisce in giro per la California, inizialmente suonando solo il tamburello e poi, visto il gradimento del pubblico, anche cantando. Viene richiesta in altre band ma i Big Brother, per paura di perderla, la promuovono al ruolo di cantante della band.

In particolare partecipa al Festival di Monterey (17 giugno 1967) dove si mette in evidenza grazie alla sua voce straordinaria e alla disinvoltura con cui sta sul palco. Per la prima volta la gente ascolta la voce meravigliosa e graffiante di questa donna. E se ne innamora.

I Big Brother sono la prima band ad esibirsi (il sabato) ma la loro performance è così gradita al pubblico che gli organizzatori chiedono loro di suonare una seconda volta anche il giorno successivo. Sfortunatamente il manager dell’evento non autorizza alcuna ripresa video il sabato (pare per mancanza di soldi) ma, visto il grande successo, la domenica la loro esibizione viene filmata. Quella memorabile performance cattura l’interesse della Columbia Records che li ingaggia.

Nel frattempo la band registra il primo disco (dal titolo omonimo) che risulta un prodotto ancora acerbo ma dal quale si intuiscono le potenzialità future. Il disco può essere considerato il punto di partenza della carriera di Janis Joplin.

Janis è una cantante fuori dagli schemi di quell’epoca e non rispecchia affatto l’immagine della cantante (donna) puritana che è richiesta allora. Questo atteggiamento la porta a renderla affascinante ed intrigante allo stesso tempo e forse è proprio questo il segreto del suo grande ed improvviso successo, tanto che ben presto diventa più importante degli altri membri della band, che sono tutti uomini. E’ come se la grande America la abbia adottata per proteggerla nella sua diversità.

Nel mese di agosto del 1968 viene pubblicato “Cheap Thrills”, nel quale Janis mette tutte le sue energie. Alcuni tecnici dello studio di registrazione assicurano che lei è la prima ad arrivare al mattino e l’ultima ad andarsene la sera, a conferma del grande impegno con il quale Janis si cimenta nella realizzazione del disco. Inizialmente il disco deve intitolarsi “Sex, Dope and Cheap Thrills” ma l’etichetta discografica si oppone considerando il titolo “troppo provocatorio”.

Anche la copertina del disco è oggetto di discordia. Inizialmente è previsto che fosse una fotografia di tutti i componenti della band, nudi, nella stanza di Janis, ma in seguito viene sostituita con quella di Robert Crumb.

Il disco raggiunge in breve tempo la prima posizione in classifica e vi rimane per 8 settimane vendendo circa un milione di copie e conquistando il Disco d’Oro. Il disco è un grande successo ed una pietra miliare del cosiddetto Acid Rock.

Ma nel dicembre del 1968 le strade di Janis e dei Big Brothers si separano, con una decisione condivisa. Tutti concordano, infatti, che è giunto il momento di diventare una cantante solista e che lo spazio all’interno della band è diventato ormai troppo stretto. La decisione comporta però degli effetti collaterali. Janis ritorna nella solitudine dei suoi primi anni e ricomincia a fare pesantemente uso di droghe ed alcool.

Crea un nuovo progetto musicale e decide di avvalersi della collaborazione di musicisti turnisti e continua a fare la sua musica. Con la neonata Cozmic Blues Band realizza delle sonorità più blues e funky e nasce il disco “I got Dem Ol’Cozmic Blues Again Mama!”, suo terzo disco solista. Il disco non entusiasma né la critica musicale né il pubblico. Janis viene duramente criticata e questo aumenta le sua fragilità al punto da preoccupare, ancora una volta, i suoi amici più stretti.

Nel 1969 inizia un tour europeo che la porta anche alla prestigiosa Royal Albert Hall di Londra. Tuttavia il feeling con il pubblico europeo non è idilliaco, in modo particolare con quello inglese che lei definisce troppo “castigato ed incapace di lasciarsi andare”. La ragione è facilmente intuibile nella marcata differenza culturale di allora fra Europa e Stati Uniti d’America.

Anche la sua partecipazione al Festival di Woodstock (agosto 1969) non è memorabile. Lei pensa di arrivare e cantare subito ma invece deve aspettare quasi 10 ore, durante le quali assume pesanti dosi di stupefacenti. Il risultato è un’ esibizione con parecchie stonature e molto incerta al punto da spingerla, in seguito, a pretendere la cancellazione dalle registrazioni  audio dell’evento. Ovviamente anche il pubblico non gradisce.

In seguito capisce che probabilmente è giunto il momento di cambiare radicalmente stile di vita. Si trasferisce in Brasile e smette di bere e di drogarsi. Si innamora anche di un uomo che cerca, non riuscendovi, di allontanarla dal suo mondo fatto di musica e di eccessi.

Al suo ritorno in America forma una nuova band e sembra che tutto possa andare nel migliore dei modi. Janis è convinta che quella sia la band giusta e sembra entusiasta e felice del momento che sta vivendo. Non usa droghe anche se mantiene l’abitudine di consumare molto alcool.

Nel mese di giugno del 1970 Janis e la sua nuova band partecipano ad una tournèe organizzata su un treno in movimento nel Canada dal titolo “Festival Express 1970”. Al tour partecipano anche altri musicisti importanti come Grateful Dead, Buddy Guy e altri. Nei filmati realizzati Janis appare felice e spensierata e anche le performance musicali risultano intense e memorabili. Durante quel tour Janis riferisce di aver avuto 65 rapporti sessuali in 5 giorni. I fans che hanno avuto la possibilità di assistere a quel memorabile tour certamente ricorderanno una Janis Joplin spensierata e molto concentrata.

Alla fine del tour decide di farsi chiamare “pearl” e conosce Paul Allen Rothchild, il produttore discografico dei Doors, il quale le fa realizzare un disco dal titolo omonimo. Rothchild è convinto che Janis abbia lasciato alle sue spalle droga e alcool e decide di credere i lei.

Il risultato è un disco molto bello (pubblicato postumo), dalle tinte soul e blues old style che contiene alcune canzoni davvero ricche di significato come “Mercedes Benz” che è un brano che racconta del desiderio di un uomo di avere un’automobile Mercedes anche se non ha affatto bisogno. E’ l’ultima canzone registrata da Janins Joplin, la quale muore il 4 ottobre del 1970 nella sua stanza d’albergo a Los Angeles. (leggi l’articolo) Il referto medico parla di “morte accidentale causata da overdose di eroina”.

La donna viene rinvenuta priva di vita circa 18 ore dopo il decesso, con il viso riverso sul pavimento e con il corpo incastrato fra il letto e il comodino. Il suo corpo viene cremato e le sue ceneri sparse nell’Oceano Pacifico.

Nella sua vita Janis Joplin è stata una donna alternativa, ribelle, vulnerabile, fragile e anticonformista che è stata amata dal pubblico cantando come nessuna donna bianca aveva mai fatto prima. Molte cantanti si sono ispirate a Janis anche se in poche sono riuscite ad essere come lei.

Janis Joplin si è sempre apertamente dichiarata bisessuale e le sono stati attribuiti flirt amorosi con Leonard Cohen, Jimi Hendrix, Kris Kristofferson, Country Joe McDonald, Jim Morrison, Joe Namath, Peter De Blanc, Seth Morgan.

Janis ha una relazione piuttosto stabile anche con Peggy Caserta, una groupie, la quale, nel suo libro intitolato “I Ran Into Some Trouble” sostiene che Janis non sia morta per overdose.

“Ho visto il suo piede sporgere alla fine del letto. Era sdraiata con le sigarette in una mano e il resto nell’altra. Per anni mi ha disturbato. Come poteva in overdose essere andata fino all’atrio e poi essere tornata indietro? Io sono andata in overdose e crolli in terra come hanno trovato Philip Seymour Hoffman. L’ho lasciata passare per anni, ma ho sempre pensato, ‘Qualcosa non torna’”.

Lei se la faceva praticamente con tutti quelli che incontrava, e io ero fra loro ricorda il chitarrista dei Big Brother James GurleyJanis si innamorava di chiunque. Voleva scopare tutti quelli che conosceva, specialmente quando eravamo in tour.”

Ecco, secondo noi, i suoi 10 maggiori successi.

1. Summertime (Cheap Thrills – 1968)

2. Bye Bye Baby (Big brother and the holding company – 1967)

3. Try (just a little bit harder) (I got dem ol’ kozmic blues again mama! – 1969)

4. Kozmic blues (I got dem ol’ kozmic blues again mama! – 1969)

5. Maybe (I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama -1969)

6. Me and Bobby McGee (Pearl, 1971)Cry baby (Pearl – 1971)

7. Mercedes Benz (Pearl -1971)

8. Ball and chain (Cheap Thrills – 1968)

9. Little girl blue (I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama – 1969)

10. Piece of my heart (Cheap Thrills – 1968)

— Onda Musicale

Tags: The Doors, Leonard Cohen, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Jefferson Airplane, Festival di Woodstock, Groupie, Janis Joplin
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