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“I Goonies”: alla ricerca del tesoro di Willy l’Orbo

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Astoria, è un altro grigio giorno nella prigione locale, uno come tanti, quando il secondino di turno fa una strana scoperta in una delle celle che “ospitano” i vari prigionieri.

Jake Fratelli (Robert Davi) pende dalle sbarre della sua cella con un messaggio attaccato al petto indirizzato “a chi di dovere”, ma è solo un trucco visto che era tutto finto! Con un calcio ben assestato stende il secondino e poi scappa fuori dalla stazione di polizia saltando sulla sgangherata macchina con a bordo la temibile mamma Agatha (Anne Ramsey) ed il fratello Francis (Joe Pantoliano).

Parte così un rocambolesco inseguimento per le vie della sonnolenta cittadina immersa in un freddo fine settimana d'autunno sconvolgendo gli increduli abitanti tra i quali un'ispanica che attraversa la strada, un ragazzino alle prese con delle strana invenzioni ed un altro in un negozio, ma di loro parleremo più tardi.

Stacchiamo infatti sulla stanza dei due fratelli Walsh situata a Goon Docks. Il più grande, Brandon (Josh Brolin), è intento ad allenarsi per superare la delusione di essere stato bocciato all'esame di guida mentre il più giovane, Mikey (Sean Astin che poi vedremo nei panni di Samvise Gamgee ne Il Signore degli Anelli), è decisamente annoiato e contrariato visto che tra poco dovranno trasferirsi a causa dei debiti del padre.

La loro “tranquillità” viene sconvolta dall'ingresso del ciarliero e burlone “Mouth” (il Corey Feldman che abbiamo già visto in Stand by Me) seguito a ruota da “Data” (Jonathan Ke Quan) che entra dalla finestra grazie alle sue strampalata invenzione e dal paffuto ed agitato “Chunk” (Jeff Cohen) che informa la banda dell'inseguimento.

Data la sua natura pasticciona e l'abitudine a spararle grosse, una volta ha infatti affermato che Michael Jackson è andato a casa sua per usare il bagno, gli altri amici non gli credono.

Nel frattempo arriva la madre (Mary Ellen Trainor) la quale, a causa di un braccio rotto, ha bisogno dell'aiuto della domestica messicana Rosalita (Lupe Ontiveros) per il trasloco. Peccato che quest'ultima non parli inglese.

A levare le castagne dal fuoco ci pensa il linguacciuto “Mouth” che si improvvisa interprete, sa parlare benissimo lo spagnolo, ma traduce a modo sue le indicazioni della signora Walsh parlando di droghe, strumenti di tortura sessuale ed altre stranezze del genere.

Dopo che entrambe le signore sono uscite di casa nel cuore dei ragazzi si fa strada una consapevolezza, dopo questo benedetto fine settimana si dovranno salutare tutti e la cosa non è certo una delle più allegre.

Decidono quindi di svagarsi un po' nella cantina, a loro proibita perché il padre che lavora nel museo tiene lì alcuni reperti, ed alcuni reperti pirata attirano la loro attenzione. Dopo che “Chunk” ha fatto cadere un quadro che Mikey gli aveva dato in mano, ben conscio che in letteralmente cinque secondi se lo sarebbe fatto sfuggire di mano, la banda trova una misteriosa mappa del '600 ed una chiave che porterebbero al famoso del temibile bucaniere Willy l'Orbo.

Nonostante la riluttanza di alcuni di loro decidono di partire alla ricerca del tesoro, ma per farlo prima legano Brandon e poi gli sgonfiano le ruote della sua amatissima bicicletta. Dopo l'intervento della madre, il fratello maggiore si getta all'inseguimento con una bicicletta da bambina, ma durante la strada s'imbatte nei classici bulletti del paese con tanto di decapottabile fiammante che lo fanno finire fuori strada.

A bordo della macchina ci sono anche le due ragazze della nostra storia. Queste sono la bella Andy (Kerri Green) di cui Brandon è cotto marcio e l'amica occhialuta Stef (Martha Plimpton) che mal digerisce la scalcagnata compagnia dei Goonies e le loro folli avventure.

Intanto la combriccola dei piccoli Goonies sta seguendo gli indizi della mappa trovata in cantina che li porta ad un ristorante estivo apparentemente abbandonato. Dico apparentemente perché dentro ci trovano la banda Fratelli i quali, dopo aver tentato di spacciarsi per ristoratori, fanno fuggire il gruppo di amici.

Essendo Goonies però non si arrendono e riescono a trovare un passaggio segreto sotto il camino che conduce al nascondiglio pieno di trabocchetti di Willy l'Orbo, ma anche un cadavere in una cella frigorifera ed il deforme, ma innocuo “Sloth” (John Matuszak).

Ce la faranno a trovare il tesoro prima della banda Fratelli e ad evitare di finire ammazzati da questi ultimi o dai mille trabocchetti?

Questa, in pillole, è la trama de I Goonies, una storica pellicola diretta da Richard Donner (“Superman”, “Ladyhawke”, “S.O.S. fantasmi”, “Arma letale” e “Maverick” tra i vari) del 1985 basata sulla sceneggiatura di Chris Columbus sul soggetto di Steven Spielberg che qui riveste anche i panni del produttore.

Un cult degli anni Ottanta che sopravvive ancora oggi, intatto, nella mente e nei ricordi di noi ex ragazzini di un tempo.

Ovviamente, che film sarebbe senza la sua colonna sonora? Questa è stata affidata al buon Dave Grusin, pianista e compositore americano, ma non sono certo state tralasciate le sonorità che hanno segnato un'epoca. Le Bangles cantano “I Got Nothing” mentre Cyndi Lauper, uno dei simboli del pop americano anni '80, “The Goonies 'R' Good Enough” e “What a Trill”.

Si prosegue poi con le glitterate “Eight Arms to Hold You” dei Goon Squad, “Love Is Alive” di Philip Bailey, “She's So Good to Me” di Luther Vandross, “14K” di Teena Marie e “Save the Night” di Joseph Williams. Canzone pubblicata nello stesso anno in cui il celebre figlio d'arte è entrato nei Toto.

Non va poi scordata la sognante e corale “Wherever You're Goin' (It's Alright)” dei REO Speedwagon ed il tema di 007 usato da “Data” per il suo spettacolare ingresso in casa Walsh.

 

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Tags: Joseph Williams/007/Vanni Versini/Steven Spielberg/Cyndi Lauper/Toto/Michael Jackson/Il Signore degli Anelli
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