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Syd Barrett, un diamante pazzo sull’Isola di Wight

Syd Barrett

L’Isola di Wight (leggi l’articolo) può tranquillamente essere considerato come uno dei festival simbolo della ribellione sociale, musicale, culturale e giovanile che il rock ha portato anche qui in Europa.

Tre furono le edizioni storiche (1968, 1969 e 1970) prima che il festival venisse chiuso per i gravi problemi finanziari. Nel 2012, però, c’è da dire che è stato riaperto riportando in vita una leggenda

Ad ogni modo, tra i tanti giovani presenti al grande evento ce n’erano due che colpivano per la loro presenza al grande evento. Questi due altri non erano che Syd Barrett, fondatore e leader del primo nucleo dei Pink Floyd, assieme alla sua fidanzata Gretta che siede accanto a lui.

Vediamo dunque il giovane Syd sedere vicino alla macchina azzurra, al centro della fotografia, mentre la sua ragazza siede alla sua destra

Con i lunghi capelli corvini ad incorniciargli il volto ed una camicia psichedelica, veri e propri simboli di quegli anni, il diamante pazzo è completamente assorto dal concerto a cui era stato invitato assieme a personalità come Eric Clapton, George Harrison ed Elton John. Per rimediare alla prima edizione, solo un giorno in cui suonarono i Jefferson Airplane, gli organizzatori dell’evento portarono sul palco gruppi come Who e Free assieme a solisti come Joe Cocker e Bob Dylan per due giorni di festival.

Proprio il “menestrello” fu oggetto di discussione a causa della sua esibizione

Dylan è apparso spaesato, completamente vestito di bianco e con ben due ore di ritardo per una performance decisamente al di sotto dei suoi standard. Un repertorio molto ristretto per un totale di quindici canzoni, circa un’ora quindi, tirate e svogliate. Come recita l’adagio, “oltre il danno la beffa”, Dylan venne pagato ben 50.000 sterline e qualcuno, il giorno dopo, ha pensato di fare una croce con le pietre recante la scritta qui giace Bob Dylan.

Chissà a che cosa ha pensato Syd e, soprattutto, quali sono state le sue opinioni sull’esibizione di Dylan e sul festival in generale. E se il misterioso monumento funebre fosse stato proprio opera dell’imprevedibile Barrett come atto di protesta?

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Joe Cocker, Eric Clapton, Bob Dylan, Elton John, Syd Barrett, George Harrison, Jefferson Airplane
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