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Pink Floyd: il 29 aprile esce “A Saucerful of Secrets” versione mono su vinile 180 grammi

foto cover

In casa Pink Floyd prosegue il programma di ripubblicazione del ricco catalogo musicale. Il 29 aprile 2022 esce in vinile la versione mono del secondo album “A Saucerful of Secrets”.

Si tratta della edizione già pubblicata dai Pink Floyd in occasione del Record Store Day del 2019. Fu il collaudato “trio delle meraviglie soniche” formato da James Guthrie, Joel Plante e Bernie Grundman a rimasterizzare, nel 2017, il missaggio mono del disco, riprendendo direttamente i nastri analogici del 1968.

Guthrie, Plante, Grundman

Stessi tecnici del suono e stessa operazione tecnologica fatta per “The Piper at the Gates of Dawn”, il primo album dei Pink Floyd ripubblicato dapprima nel 2018 per il Record Store Day e di nuovo il 4 marzo 2022, ovvero una settimana fa.

Stampato su vinile 180 grammi e recante numero catalogo PFRLP30, l’album “A Saucerful of Secrets” viene presentato in una busta interna nera, dentro la copertina che riproduce confezione e grafica dell’LP originale del ’68. Sulla cover, un adesivo rimovibile con una splendida foto ‘virata’ della band.

Pink Floyd e Hipgnosis

Quella copertina segnò l’inizio della proficua collaborazione tra Pink Floyd e Hipgnosis, ovvero tra artisti e ancor prima amici approdati a Londra ma provenienti da Cambridge.

Syd Barrett, Roger Waters, David Gilmour dei Pink Floyd, nonché Storm Thorgerson e Aubrey ‘Po’ Powell erano tutti parte di quel crogiuolo artistico che Storm amava definire “Cambridge Mafia”; un gruppo di artisti che avrebbero poi ravvivato la “Swinging London” e conquistato il mondo nella seconda metà degli anni Sessanta e a seguire.

Pink Floyd a cinque

“A Saucerful of Secrets” è l’unico album dei Pink Floyd a presentare la formazione a cinque. Roger Waters basso e canto, Richard Wright tastiere e canto, Nick Mason alla batteria, Syd Barrett e David Gilmour alle chitarre e canto.

All’interno della band, la transizione da Syd a David avvenne all’inizio del 1968; nel disco c’è il “saluto” di Barrett: “Jugband Blues” che chiude l’album non si capisce bene se sia effettivamente il commiato di un essere disperato oppure uno sberleffo all’ascoltatore. Probabilmente è entrambe le cose. Spruzzi della chitarra di Syd sono presenti anche in “Set the Controls for the Heart of the Sun” e in “Remember a Day”.

Barrett si allontana dai Pink Floyd, loro lo lasciano; Syd era stato il Big Bang, dopo di lui l’Universo non si è ancora formato. “A Saucerful of Secrets” è la transizione fino alla ricomposizione dei corpi celesti sul “Lato oscuro della Luna” nel 1973.

Perché le ristampe di “Piper” e “Saucerful”

Molti fans si chiedono quale sia il senso della ripubblicazione di “The Piper at the Gates of Dawn” il 4 marzo scorso (qui il nostro articolo) e di “A Saucerful of Secrets” il 29 aprile prossimo.

Al di là di ovvie considerazioni di ordine commerciale, queste riedizioni rendono di nuovo disponibili per una platea più vasta di appassionati e audiofili le versioni monofoniche dei due dischi, pubblicate in edizioni limitate per i Record Store Day del 2018 e 2019.

Sapientemente elaborate dai maghi del suono Guthrie, Plante e Grundman, quelle rimasterizzazioni erano state particolarmente apprezzate dai cultori del vinile e dell’alta fedeltà.

È bello pensare che la ristampa di “A Saucerful of Secrets” sia anche un omaggio ai Nick Mason’s Saucerful of Secrets, la band del batterista dei Pink Floyd, che tornano in tour il 13 aprile prossimo con un concerto a Dublino, dunque 16 giorni prima dell’uscita del disco; band che prende il nome proprio dal titolo dell’album e che dal vivo rende omaggio proprio al repertorio degli “Early Years” dei Pink Floyd.

— Onda Musicale

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